Brain Training del Dr. Kawashima per Nintendo Switch Recensione

Brain Training del Dr. Kawashima

Quando le due passioni della mia vita, ovvero la medicina e i videogiochi, si incontrano, provo forti emozioni. Occuparmi di Brain Training del Dr. Kawashima per Nintendo Switch, mi ha reso davvero felice,poiché è un titolo che mostra grandi potenzialità dal punto di vista neurologico – cognitivo, e che potrebbe aiutare la popolazione anziana a migliorare alcune abilità quotidiane. Non è solo un’ipotesi campata in aria: sono stati pubblicati negli anni diversi studi che hanno tentato di definire accuratamente quali funzioni siano migliorate dai giochi di Brain Training. Uno di essi è citato nel gioco stesso, e ha verificato l’effetto del training su una popolazione anziana di 14 pazienti, che si è dedicata a migliorare la propria età cerebrale per 20 giorni. Il risultato è interessante: non ci sono state variazioni nello status cognitivo globale o nella capacità di attenzione, ma le funzioni cognitive e la velocità di elaborazione dei dati sono francamente migliorate. E parliamo di capacità marginali: sono l’abilità profonda di programmare le nostre azioni e poi andarle ad eseguire, attenendosi man mano ai vari passi progettati, ma essendo anche in grado di modificare il percorso in caso di necessità. Nonostante tutti i paper pubblicati al riguardo si basino su piccoli campioni di studio, è sufficiente per interessarsi alla questione con un discreto ottimismo.

Brain Training del Dr. Kawashima

Partendo da questo assunto, mi sono dedicata a Brain Training del Dr. Kawashima per Nintendo Switch con un certo occhio clinico. Avevo già giocato ai titoli precedenti, che avevo sempre trovato divertenti e stimolanti, ma stavolta ho tentato di comprendere quale effetto avesse l’opera sulle mie capacità, più che sul mio intrattenimento. Si inizia con il test della propria età cerebrale, e il primo risultato è stato devastante: 60 anni. All’epoca, quando giocavo sulla precedente console di Nintendo, ottenevo risultati decisamente più brillanti, e ciò fa comprendere quanto sia importante tenere la mente allenata. Brain Training del Dr. Kawashima per Nintendo Switch serve proprio a questo, ovvero a offrire una palestra quotidiana per il proprio cervello, in piccole sessioni di massimo mezz’ora l’una. Tanto è vero che se si eccede, il titolo stesso consiglia di smettere e di dedicarsi ad altro, magari persino di andare a dormire.

L’allenamento giornaliero di Brain Training del Dr. Kawashima offre una vasta gamma di attività, che vanno a stimolare diverse capacità. All’inizio sono disponibili solamente la lettura ad alta voce, Calcolo 25 e il Sudoku, un po’ poco per i miei gusti. Ad eccezione del Sudoku, che è un classico intramontabile, le altre due vengono presto a noia, ed è un bene che vengano aggiunte altre possibilità andando avanti. Ecco quindi comparire tastiere musicali, morra cinese o esercizi di memoria visiva, che possono dare davvero filo da torcere. L’idea è tornare ogni giorno ad allenarsi, per ottenere il timbro di approvazione del Dottor Kawashima, che ci consente peraltro di giocare a Sterminavirus. In caso non siate familiari col minigioco: è la versione di Dr. Mario senza Mario, ed è estremamente divertente.

Ogni giorno possiamo inoltre riprovare l’analisi per l’età cerebrale, che offre test diversi, per toccare con mano il nostro eventuale miglioramento. Vedere il numerino calare è senza dubbio gradevole, anche se non è chiaro quanto sia un effettivo ringiovanimento del nostro cervello e quanto dipenda dall’aver imparato “a memoria” alcuni esercizi. Ma anche quello è allenamento di una funzione superiore, no?

Brain Training del Dr. Kawashima

Ciò che Brain Training del Dr. Kawashima per Nintendo Switch offre di nuovo, rispetto ai suoi predecessori, è una sorta di modalità PvP. Selezionando Allenamento veloce è infatti possibile accedere a una serie di minigiochi che ci permettono di scontrarci con un amico, impugnando un Joy-Con a testa. Tali attività premiano principalmente la velocità dei riflessi e la memoria visiva, richiedendo di contare rapidamente oggetti su schermo o di riprodurre movimenti. In questa sezione sono inoltre presenti una serie di giochini in single-player che sfruttano la telecamera infrarossi del Joy-Con destro, riprendendo i movimenti della nostra mano. Non sono nulla di eclatante, ma è gradevole veder sfruttare funzioni quasi sconosciute del controller: ben fatto.

Il gioco infine strizza l’occhio a un futuro “Campionato mondiale di Brain Training”, che probabilmente sfrutterà le classifiche online. Non ci è ancora dato sapere nessun dettaglio, ma trovo che qualsiasi forma di competizione possa aumentare la compliance del giocatore all’allenamento quotidiano, e ciò è bene per la sua salute cerebrale.

Brain Training del Dr. Kawashima

 

Brain Training del Dr. Kawashima in versione fisica viene venduto con uno stilo nero, che si può utilizzare per le attività che richiedono il touch screen, ovvero la maggioranza dell’allenamento quotidiano. Mi mancava usare il pennino su una console Nintendo, ed ho apprezzato l’omaggio: è decisamente più comodo di scrivere col dito. Ciò nonostante, trovo che il titolo abbia molti più problemi col riconoscimento di lettere e numeri rispetto ai precedenti, e questo è un dilemma molto seccante. Avrei gradito la possibilità di “calibrare” il gioco sulla mia grafia, cosa che peraltro in passato era possibile. Ad ogni modo, studiando bene come vanno realizzati i tratti, si riesce a risolvere questo fastidioso intoppo.

Tirando le somme, Brain Training del Dr. Kawashima per Nintendo Switch fa bene il suo lavoro. L’aggiunta della modalità multiplayer e delle classifiche online è un’extra molto gradito, che può aumentare il desiderio di giocare. Non è un titolo nato per divertire, anche se intrattiene adeguatamente, soprattutto con il Sudoku e Sterminavirus, bensì per cercare di essere utile. Come tale, trovo che sia un ottimo regalo per persone anziane o con la necessità di tenere la mente allenata. Bene inteso: fa sicuramente bene a tutti noi.

Mangiatrice compulsiva di sushi e cibarie di ogni genere, ama alla follia tutto quello che è Nintendo, non disdegnando neppure il dorato mondo dei Pokémon. Videogioca sin da quando era bambina, ed ora che è grande forse lo fa addirittura più di prima. Anzi, sicuramente.