Control: Anna Megil, la Narrative Lead, parla delle origini dei bambini della soglia

Control

Aggiudicandosi la migliore direzione artistica durante i TGA 2019 e uscito alle luci dalla ribalta come la sfida della finlandese Remedy alle pluriproduzioni tripla A di tutto il mondo – con un budget di produzione irrisorio a confronto – Control è stato un grande successo. Il titolo è riuscito a mescolare una trama affascinante che attinge a piene mani dagli universi narrativi creati in precedenza da Sam Lake (May Payne, Alan Wake e Quantum Break) e da una cultura sub-pop e intellettuale (la serie SCP e le teorie dell’archetipo di Carl Gustav Jung) mescolando la formula in un gameplay action avvincente e originale.

In una recente intervista Anna Megill, Narrative Lead del titolo, spiega dove l’idea dei bambini della soglia (Threshold Kids) nasca. L’ispirazione originale arriva da video su YouTube simil-puppet, tra qui la serie dark e surreale Don’t Hug Me I’m Scared.

Ha anche rivelato che l’idea è stata quasi scartata dal gioco finale perché creduta troppo sciocca. Quando dopo una lunga resistenza e persistenza della sua idea è riuscita a trovare un membro di Remedy capace di costruire puppet, finalmente Anna Megill è riuscita a inserire il suo macabro show nel titolo.

Megill ha anche rivelato di aver scritto molti altri episodi rispetto quelli comparsi nel titolo. Con la prima espansione in arrivo a Marzo e la seconda prevista per il 2020, forse il lavoro della Narrative Lead vedrà luce.

Non esisto. E anche se esistessi ignorerei dove sono. Perso nel NET o nel Lifestream, in qualche arcipelago sperduto dell'Alaska, forse nell'Arkham dei Grandi Antichi e, più lontano, tra montagne di D20, alla destra di Padre Ilùvatar, in un sogno b/n. Dove sono, chi sono? Nel dubbio, scrivo.