Zombie Army 4: Dead War Provato

Zombie Army 4 Dead War

Rebellion torna per la quarta volta nei campi di battaglia di una Seconda Guerra Mondiale alternativa invasa da zombie e altre creature mostruose. Zombie Army 4: Dead War è il quarto capitolo di una saga nata come spin-off di Sniper Elite, che immagina una Germania nazista ormai alle strette che gioca la sua ultima carta: Adolf Hitler, tramite alcuni rituali occulti, fa risorgere un esercito di non morti che invade l’Europa e attacca l’esercito alleato. Il gioco originale prevedeva una strutturata campagna in single-player giocabile in cooperativa fino a quattro giocatori. I primi due capitoli uscirono come delle espansioni di Sniper Elite V2 nel 2013, poi vennero raccolti nel 2015 insieme al terzo episodio. Il titolo ricorda molto quanto visto con Left 4 Dead di Valve, con quattro giocatori intenti a collaborare per sopravvivere contro orde di zombie e altri mostri.

Invitati dal publisher Koch Media abbiamo potuto provare ben 3 ore di campagna in cooperativa di Zombie Army 4: Dead War, titolo in uscita il prossimo 4 febbraio 2020 per PlayStation 4, Xbox One e in esclusiva PC per Epic Game Store.

Zombie Army 4: massacrare zombie in compagnia

Zombie Army 4: Dead War

Nella nostra prova abbiamo affrontato diverse missioni della campagna principale assieme altri 3 giocatori. Entrambe le sequenze erano ambientate in Italia, tra la Sardegna e Venezia, mostrandoci i paesaggi del belpaese distrutti dall’invasione di non morti. Si nota subito come la struttura del titolo sia rimasta fedele ai suoi prequel, lasciando intatte le meccaniche generali per cui i giocatori dovranno collaborare per avanzare nell’avventura affrontando un esercito di zombie nazisti, accompagnati spesso da altre creature ancor più pericolose che fungono anche da boss fight.

Lo stile dunque sarà familiare a chi ha giocato a Left 4 Dead e derivati. Avremo degli obiettivi piuttosto semplici, come trovare uno o più oggetti per aprire una porta, uccidere tutti i nemici in un’area o semplicemente sopravvivere alle ondate di creature assetate di sangue che vorranno farci la pelle. Nulla di troppo complesso dunque, dato che il focus dell’esperienza è riuscire a sopravvivere coprendosi le spalle l’un l’altro fino all’agognata safe room dove potremo ricaricare salute e munizioni. C’è una discreta varietà nel level design che non ci offre soltanto corridoi alternati ad arene più larghe, ma cerca di sviluppare le mappe anche in verticale in modo da spronare i giocatori all’esplorazione.

Zombie Army 4 Dead War massacro

Per sopravvivere avremo a disposizione un arsenale di tutto rispetto diviso tra fucili da cecchino, fucili a pompa, mitragliatori e pistole. Potremo portarci dietro due armi di grosso calibro e una secondaria, più una terza da corpo a corpo e vari tipi di granate e un medikit alla volta. Ogni arma bianca avrà un’abilità speciale, che impiegherà qualche secondo a ricaricarsi. Questo colpo potente è in grado di mettere KO diversi nemici se piazzato bene, e a volte avrà anche effetti extra, come la possibilità di curare i nostri alleati. Anche le nostre armi da fuoco avranno una sorta di “attacco speciale” caricabile tramite le uccisioni degli zombie. Ad esempio il fucile da cecchino è in grado di rallentare il tempo per pochi secondi e sparare un proiettile dall’enorme potenza in grado di trapassare più di un nemico se messi in fila; il fucile a pompa può invece sparare colpi a ripetizione senza bisogno di ricaricare. Ci saranno poi delle armi extra molto più potenti di quelle normali recuperabili soltanto all’interno dei livelli, come ad esempio lanciafiamme e lanciarazzi. A volte sarà possibile anche trovare torrette fisse da utilizzare contro i nemici, prima che questi decidano di usarle contro di noi. Torna anche l’X-ray kill cam, nata in Sniper Elite, che ci mostrerà un breve filmato con tanto di radiografia del punto critico colpito con il nostro fucile da cecchino.

Zombie kill cam

Dopo tre ore di gioco possiamo affermare che il titolo ha un buon gunfight, molto arcade nella struttura, che funziona bene contro le orde. La chiave sarà riuscire a gestire munizioni e tempi di ricarica, alternandole ad attacchi corpo a corpo quando i nemici sono troppo vicini. Anche il fucile da cecchino è molto più semplice da usare rispetto a un titolo più simulativo, inoltre si potrà anche evitare di utilizzare lo zoom per sfruttarlo come se fosse un normale fucile d’assalto negli scontri a breve distanza.

Riuscire a coordinarsi con i propri compagni sarà poi fondamentale per la sopravvivenza del gruppo e il successo della missione. Nella nostra esperienza abbiamo provato sia a livello di difficoltà facile che a difficile. Nel primo caso è stata una passeggiata: andando allo sbando si sopravvive piuttosto facilmente alle orde di nemici, anche contro quelli più agguerriti. Una volta cambiato il settaggio al livello maggiore di difficoltà le cose sono cambiate enormemente: ci siamo visti costretti a comunicare e organizzare ogni movimento dovendo ripetere alcune sequenze diverse volte fino a quando non si trova la chiave giusta per affrontare la situazione. Nulla di impossibile, ma è necessario avere un team ben affiatato.

Buona varietà anche per le creature, che, oltre i classici zombie carne da macello, vedono la presenza di alcune unità speciali abbastanza simili a quelle viste in altri titoli di questo tipo; troveremo gli zombie esplosivi che si lanciano in una carica suicida, altri dalle sembianze più bestiali in grado di muoversi a quattro zampe e in maniera più agile del normale, zombie d’elite in grado di evocare unità normali e molto altro. Non mancheranno poi i boss, noi ne abbiamo affrontati due: uno strano carro armato fatto di metallo e materia organica, e un enorme umanoide con una sega circolare come arma. Gli scontri con questi nemici saranno ancora più duri e avremo bisogno di una buona dose di munizioni e strategia per abbatterli.

Abilità e lato tecnico

Assalto

Zombie Army 4: Dead War prevede anche una certa personalizzazione del personaggio, soprattutto legata alle armi che sceglieremo. Avanzando nei diversi livelli potremo ottenere dei punti da spendere nel potenziamento delle nostre armi. Ognuna avrà un diverso skill tree, ad esempio il fucile da cecchino potrà essere dotato di mirini dallo zoom maggiore, maggior potenza di fuoco e alcune abilità uniche come un mirino meno preciso, ma che permette di assorbire una certa quantità di salute per ogni nemico ucciso. Il fucile a pompa, invece, ci permetterà di migliorare la velocità di ricarica e ci consentirà di scegliere se aumentare il raggio del colpo sparato oppure di concentrare tutto in un unico proiettile più preciso e meno dispersivo. Aumentando il livello del nostro personaggio potremo anche sbloccare nuove abilità speciali ed equipaggiare fino a tre perk differenti. Questi ci doneranno dei bonus fondamentali in battaglia come ad esempio una maggior resistenza agli attacchi corpo a corpo o una velocità migliorata nei movimenti. Sarà inoltre possibile potenziare le armi con attacchi di tipo elementale, divisi in fuoco, elettricità e divino.

Tecnicamente il titolo sembra un passo in avanti rispetto ai precedenti capitoli, con una buona fluidità nelle animazioni e delle ambientazioni piuttosto curate. In questa fase di prova però non sono mancati alcuni difetti, come ad esempio qualche bug grafico di troppo. In una missione siamo anche stati costretti a ricominciare da un checkpoint precedente a dove eravamo arrivati per via di un bug che ci impediva di proseguire. Essendo una versione di prova è comunque probabile che queste mancanze verranno corrette durante la versione finale.

Dopo tre ore passare a massacrare zombie in compagnia possiamo dire che Zombie Army 4 è un titolo che vuole cercare di dire la sua nel campo degli shooter cooperativi. Da quanto visto finora il gioco diverte, ma non ha nessun particolare guizzo di originalità rispetto a molti prodotti simili, e le similitudini con i grandi classici come Left 4 Dead sono molte. Bisognerà poi valutare in sede di recensione la varietà di una campagna principale che sembra promettere una discreta longevità, il sistema di sviluppo dei personaggi sulla lunga distanza e le modalità extra che il titolo offrirà. Sicuramente chi cerca un titolo da giocare insieme agli amici potrebbe avere dell’interesse nel seguire gli sviluppi di Zombie Army 4: Dead War fino alla data d’uscita.

Di stirpe vichinga, sono conosciuto soprattutto con il soprannome “Shiruz”, tanto che quasi dimentico il mio vero nome. Videogiocatore incallito sin dall’alba dei tempi, adoro il mondo videoludico perché dopo tanto tempo riesce sempre a sorprendermi come la prima volta. Scrivo ormai da diversi anni di questa mia passione per poterla condividere con tutti. Sono uno dei fondatori di Orgoglio Nerd e sono anche appassionato di tutto ciò che riguarda la cultura giapponese e la mitologia (in particolare quella nordica).