Giugno è ancora lontano ma Sony conferma di saltare l’appuntamento del prossimo E3 2020. Il colosso nipponico che manca la seconda più grande conferenza al mondo di videogiochi risulta essere una sorpresa per gli addetti ai lavori e non, soprattutto se si tiene in considerazione il periodo di transizione prossimo tra Playstation 4 e Playstation 5. L’Entertainment Software Association (ESA), una delle associazioni organizzatrici dell’E3 di Los Angeles, ha dato una risposta sulla dichiarazione Sony di non presenziare all’E3 2020.
E3 è un evento esclusivo che celebra l’industria dei videogiochi e mostra le persone, i marchi e le innovazioni che ridefiniscono l’intrattenimento amato da miliardi di persone in tutto il mondo. L’E3 2020 sarà uno spettacolo emozionante e ad alta energia con nuove esperienze, partner, spazi espositivi, con una programmazione che intratterrà sia i partecipanti nuovi che quelli veterani. L’interesse degli espositori per le nostre nuove attività sta attirando l’attenzione dei marchi che vedono l’E3 come un’opportunità chiave per entrare in contatto con gli appassionati di videogiochi di tutto il mondo.
Ad una prima letta la dichiarazione di ESA non si rivolge direttamente a Sony, non citandola neppure nel testo. Eppure ad una analisi più attenta si riferisce a “nuove esperienze, partner, spazi espositori” come caratteristiche chiave che i partecipanti possono aspettarsi di vedere all’E3 2020.
Naturalmente, questo mette in evidenza il fatto che lo scorso anno E3 ha subito il primo duro colpo con l’assenza di Sony e EA Games, che hanno preferito eventi off-site e presentazioni digitali. L’ESA quindi sta cercando gradualmente di regolare l’E3 per farlo rimanere rilevante, mirando a fare uno show che possa accontentare i fan.