Rockstar Games: il publisher Take-Two sprona la software house a sviluppare più titoli

Red Dead Redemption 2 Rockstar Games New York Times

Rockstar Games non è certamente la più prolifica delle software house, ma ha dalla sua la capacità di sviluppare titoli in grado di proporre, in modo coerente, una grande vastità di contenuti. Inoltre, considerando che le vendite di Grand Theft Auto V, uscito su precedente generazione videoludica nel 2013 e sull’attuale il novembre 2014, e Red Dead Redemption 2 nell’ottobre 2018, sono ancorate saldamente nelle top 10 di tutto il mondo, non vediamo perché Rockstar debba cambiare strategia. D’altronde, squadra che vince non si cambia.

Take-Two Interactive, publisher di Rockstar, non soddisfatta dell’operato della società regina degli open-world, vorrebbe rilasciati più giochi con maggiore frequenza. La notizia arriva dall’insider Rockstar, SWEGTA, tramite un post Twitter. Take Two vorrebbe che Rockstar tornasse ad un modello di sviluppo/uscita appartenente a più di dieci anni fa, dove accanto la serie più acclamata (Grand Theft Auto) figuravano Midnight Club, Bully e il discusso Manhunt.

Al momento non è nulla di certo. Certamente un cambio di rotta di questo tipo renderebbe impossibile lo sviluppo di titoli la cui mole e qualità nel dettaglio è come quella di Red Dead Redemption 2, a meno di grandi investimenti per ampliare i team di sviluppo. Rockstar ha già sedi in tutto il mondo, ma riuscirà ad accettare la sfida di Take-Two?

Non esisto. E anche se esistessi ignorerei dove sono. Perso nel NET o nel Lifestream, in qualche arcipelago sperduto dell'Alaska, forse nell'Arkham dei Grandi Antichi e, più lontano, tra montagne di D20, alla destra di Padre Ilùvatar, in un sogno b/n. Dove sono, chi sono? Nel dubbio, scrivo.