Elden Ring: l’open-world trae inspirazione da Shadow of the Colossus

Elden Ring sarà il prossimo action-RPG di From Softwar diretto da Hidetaka Miyazaki con la partecipazione di George R.R. Martin, autore de Le Cronache del Ghiaccio e del Fuoco, nel ruolo di consulente storico/artistico. Il futuro lavoro di From Software promette, dopo l’escursus nipponico di Sekiro: Shodows Die Twice, di tornare ad atmosfer dark-fantasy già viste nell’originale Dark Souls. Un recente leak apparso su Reddit alimenta i desideri di rivedere le oscure e gotiche ambientazioni tipiche della serie capostipite del genere soulslike.

In un grande post su ResetERA, l’insider FromSoftware Omnipotent ha parlato ampiamente delle caratteristiche del gioco. Quando ha citato l’open world del titolo ha spiegato che le ispirazioni provengono principalmente da Fumito Ueda e il suo Shadow of the Colossus e dai paesaggi della Scozia. Ma seppur l’idea di scenari così grandi e desolati l’insider non nega la presenza di zone più piccole e interconnesse tra loro, le stesse che hanno reso celebre la saga. Queste sono le sue dichiarazioni a riguardo.

Elden Ring

“Le aree saranno connesse alle altre come Dark Souls e penso sia giusto menzionare che la consapevolezza dei problemi dell’infame collegamento tra Forte Ferreo e Picco Terrestre [Dark Souls 2] hanno permesso di evitare che errori del genere capitino ancora.
“In termini di terraferma stessa sarà più simile di ogni cosa ai lavori dell’idolo di Miyazaki, Ueda [ICO, Shadow of the Colossus e The Last Guardian], e ovviamente ai titoli From Software. Ma non si tratta solo di avere campi aperti immensi, ma anche diversi livelli di verticalità dove le transizioni naturali tra più sezioni aperte e sezioni chiuse, come rovine e castelli, abbiano più senso. Quando ho menzionato la Scozia nell’originale post dell’E3 a questo mi riferivo. Non alla mitologia gaelica o celtica (questi rumor non hanno nulla a che vedere con me). I paesaggi della Scozia sono serviti da ispirazione per Elden Ring. Detto questo, vedrete certamente molti luoghi fantasy cool”. 

Se a questa dichiarazione colleghiamo la possibilità, appena emersa, di avere incontri casuali ed eventi dinamici in base alle nostre scelte (e non narrative, bensì di gameplay) potremmo davvero avere un open-world, in stile From Software, quanto affascinante quanto rischioso. Noi siamo davvero elettrizzati da volerne sapere di più.

Non esisto. E anche se esistessi ignorerei dove sono. Perso nel NET o nel Lifestream, in qualche arcipelago sperduto dell'Alaska, forse nell'Arkham dei Grandi Antichi e, più lontano, tra montagne di D20, alla destra di Padre Ilùvatar, in un sogno b/n. Dove sono, chi sono? Nel dubbio, scrivo.