Dalle Pay TV alle Broadband TV: come sta cambiando la fruizione dell’intrattenimento On Demand

VOD

Le abitudini delle persone, in materia di intrattenimento, stanno cambiando. Sempre più utenti infatti chiedono di poter vedere film e serie TV in ogni momento della giornata e da ogni tipo di dispositivo. Il divano e la televisione sono sì importanti, ma, se bloccato in metro, perché non poter vedere l’ultimo episodio della Casa di Carta sul tuo smartphone? La risposta arriva, ormai da qualche anno, da parte della Broadband TV, ovvero la televisione trasmessa via internet, che sta sorpassando la Pay-TV, e potrebbe presto sostituirla completamente. La Broadband TV è suddivisa in quattro categorie:

SVOD – Subscription on Demand

Lo SVOD è la classificazione del video on demand che permette, attraverso il pagamento di un abbonamento mensile, di avere accesso all’intero catalogo proposto senza ulteriori costi aggiuntivi, come Netflix, Amazon Prime Video, Infinity, NowTV, DAZN, TIM Vision, Hulu, Eurosport Player ecc.

TVOD – Transaction Video on Demand

Il TVOD è invece la pay-per-view, ossia quel metodo di distribuzione per cui il cliente acquista singolarmente il prodotto on demand senza nessuna sottoscrizione mensile. Rappresentano questa categoria iTunes Store, Google Play, PlayStation Store, Chili TV ecc.

AVOD – Advertising Video on Demand

Per AVOD si intendono tutti i siti dove è possibile collegarsi ed avere a disposizione gratuitamente contenuti, come film e serie tv già andate in onda, in cambio della visione di pubblicità. Il miglior esempio di AVOD è YouTube, ma fanno parte di questa categoria anche RaiPlay e Mediaset Play.

PVOD – Premium Video on Demand

In ultimo troviamo la PVOD, ossia la fruizione on demand, attraverso il pagamento del singolo evento, di contenuti Premium come anteprime cinematografiche o documentari d’arte, trasmessi via internet. Siti che offrono questo servizio sono ad esempio Curzon Cinemas e Screening Room.  

Nella relazione “Il mercato televisivo in Italia: 2018-2020 – L’effetto Netflix” elaborato da ITMedia Consulting, viene analizzato come stia cambiando la scelta degli italiani nella fruizione della televisione. La richiesta della TV on demand è cresciuta dal 42% al 55% in due anni, dichiarando l’addio del free-to-play come modalità primaria di accesso ai contenuti televisivi grazie alla diffusione di SVOD a prezzi contenuti. ITMedia Consulting prevede che nel 2020 la Broadband TV arriverà a conquistare il 61% degli utenti, erodendo quote di mercato a tutte le altre piattaforme.

broadband-tv-scenari-1

broadband-tv-scenari-2Il ReportTV dell’area studi Mediobanca, che ha analizzato i principali gruppi televisivi italiani nel periodo 2014-2019 confrontando i maggiori gruppi europei privati e pubblici, mostra come dal 2021 la tv via internet sarà più diffusa rispetto al digitale terrestre. Secondo le previsioni ITMedia Consulting infatti, la Broadband TV diventerà  la piattaforma di distribuzione leader in Italia, con 9,2 milioni di abitazioni raggiunte, rispetto ai 5,9 milioni del 2019. Si prevede anche che dal 2022 il mercato del Video on demand in Europa Occidentale avrà un giro di affari totale che supererà i 10 miliardi di euro.

C’è però un’imprevisto che potrebbe far accelerare questo processo: la diffusione a livello mondiale del Covid-19. Con l’obbligo di rimanere in casa infatti sono moltissimi i siti on demand che hanno fornito servizi gratuiti o scontati, come ad esempio Infinity che ha deciso di regalare ai nuovi iscritti due mesi di accesso gratuito ai propri contenuti. Persino i grandi Studios di Hollywood stanno vagliando l’ipotesi dell’on demand per permettere agli utenti di avere a disposizione sempre maggiori contenuti di intrattenimento. La Universal Pictures è stata la prima a decidere di non far passare i consueti novanta giorni dall’uscita nelle sale alla distribuzione su altre piattaforme, e anche la Disney ha reso disponibile sulle piattaforme digitali Frozen 2 e Star Wars The Rise of SkywalkerJeff Shell, amministratore delegato di NBCUniversal ha infatti dichiarato:

“Speriamo e crediamo che la gente andrà ancora al cinema nelle sale dove è disponibile, ma capiamo che, per le persone in diverse aree del mondo, ciò sta diventando sempre meno possibile”.

Certamente una mossa astuta, poiché proporre quasi immediatamente un film su piattaforme on demand permette di abbattere i costi di promozione e aumentare il fatturato, con l’80% delle entrate destinate direttamente agli studios.  Il cambiamento è in corso d’opera, e sicuramente l’appeal delle Broadband TV crescerà sempre di più. 

Area Studio Mediobanca

La passione per la scrittura e il fantasy nascono prestissimo, ma l’incontro con i videogiochi arriva di soppiatto a casa dei compagni di scuola con Mario Kart, Age of Empires e The Sims. La sua formazione è prevalentemente letteraria ma l’incontro fortuito con Marco Accordi Rickards al Vigamus le ha permesso finalmente di ritrovare il suo lato giocoso e di divertirsi lavorando.