Avvicinarsi ad una saga di nicchia ma molto amata tra il pubblico dei videogiocatori รจ sempre unโimpresa che esige una grande responsabilitร . Oltre al rispetto nei confronti dell’opera e dei suoi creatori, c’รจ il rispetto nei confronti del suo passato e nei confronti di tutti quelle persone che hanno atteso anni per poter finalmente mettere le mani sul nuovo capitolo. La recensione di Desperados III รจ stata per me tutto questo. Prima di avviare il gioco sulla mia Playstation 4 (il titolo รจ in uscita a breve) ho sentito la necessitร di rispolverare i vecchi giochi per avere la possibilitร di capire meglio qual รจ la direzione intrapresa dagli sviluppatori e riuscire a collocare questo terzo capitolo all’interno di un modo dei videogiochi che ormai รจ polarizzato sempre di piรน sull’asse competizione on-line versus narrazione.
Fin dai suoi albori nel lontano 2001, Desperados viene identificato da tre fondamentali caratteristiche: visuale isometrica, meccaniche di gioco strategiche con forti elementi stealth e il contesto narrativo, incarnato dal suo protagonista, il famigerato pistolero-cacciatore di taglie John Cooper.
Desperados III: mani in alto!
Nonostante il cambio del team di sviluppo (non piรน Spellbound, ormai chiuso, ma Mimimi Games) il forte legame col passato รจ evidente fin dalle prime immagini. Il brevissimo mini tutorial รจ, infatti, un capitolo introduttivo che ci mostra Cooper alla prese con una missione di infiltrazione assieme a suo padre. Qui, apprendiamo i primi rudimenti di gioco che puntano il focus sull’aspetto stealth. In un sol colpo gli sviluppatori mettono in chiaro i loro intenti sia dal punto di vista narrativo che puramente ludico. Il giocatore รจ avvisato: se avete acquistato Desperados III per lanciarvi in rocambolesche sparatorie e stalli alla messicana, questo non รจ il titolo che fa per voi. Del resto, dal punto di vista concettuale questo capitolo รจ molto fedele alle meccaniche di gioco originali, ma man mano che si procede รจ evidente il grande lavoro fatto per riuscire a svecchiare e alleggerire un sistema che probabilmente oggi sarebbe risultato incredibilmente farraginoso.
Si potrebbe dire perรฒ che il tutorial di gioco va ben oltre questi primi minuti ed effettivamente si prolunga per diverse ore (il numero dipende da come si decide di approcciare al gioco), almeno fino a quando la narrazione non avrร introdotto tutti i potenziali compagni di party del protagonista. Come in passato, ogni personaggio avrร meccaniche di gioco uniche e distintive che possono essere sfruttate in determinate situazioni, obbligando cosรฌ il giocatore a non fissarsi su i personaggi piรน semplici da utilizzare ma ad ingegnarsi per comprendere il contesto ambientale con l’obiettivo di affrontare ogni missione nel modo piรน “pulito” possibile. Per entrare nel dettaglio della nostra gang oltre a John Cooper, i fan storici della saga ritroveranno il medico cecchino Doc Mcoy e la seduttrice Kate O’Hara a cui si aggiungono due nuovi personaggi Hector Mendoza, il classico tank, (concedetemi il prestito linguistico improprio) e la bizzarra Isabelle Moureau, il membro piรน intrigante sia esteticamente (una maga voodoo) sia in termini di meccaniche.
Tanta libertร d’azione
Ognuno di loro verrร introdotto con tempi e modalitร diverse permettendo cosรฌ al giocatore di approfondire la conoscenza dei volti noti e, allo stesso tempo, entrare in sintonia con personaggi mai visti; un ottimo lavoro dal punto di vista di storytelling che accontenta sia i fan storici, sia i nuovi avventori. Questa scelta รจ inoltre funzionale all’apprendimento di un sistema di gioco estremamente variegato e stratificato che in questo modo permette di familiarizzare, senza fretta, con le meccaniche peculiari di ciascun membro del party.
Desperados III dร grandissima libertร al giocatore quando si tratta di scegliere come portare a termine una missione: si puรฒ optare per la violenza, ammazzando i nostri avversari oppure essere clemente e puntare direttamente all’obiettivo; si puรฒ decidere di optare per esecuzioni plateali, oppure sfruttare l’ambiente per far sembrare le morti una serie di sfortunati incidenti. Questo mix รจ ben distribuito nel corso delle missioni e non sempre avremo a disposizione ogni singola possibilitร ma la varietร รจ significativa e, per i manici del genere come me, รจ vero un piacere riaffrontare le singole missioni per mettersi alla prova con metodi sempre piรน creativi.
Dal punto di vista della trama Desperados III si colloca all’interno della saga come un prequel e racconta di un John Cooper ancora giovane, ben lontano da essere il famigerato cacciatore di taglie del primo capitolo. Scendere nel dettaglio delle situazioni narrate sarebbe un torto nei confronti dei giocatori che si accingono a vivere quest’avventura ma posso dirvi che rispetto al fiacco Cooper’s Revenge (Desperados II) la qualitร della narrazione ritorna ai fasti del primo Desperados, proponendo non solo situazioni divertenti e stimolanti ma anche una cornice narrativa di grande respiro, facilmente collocabile nell’epopea mitica del grande Old Wild West. Non immaginate perรฒ l’intimismo ร la Sam Pakimpah dei due Red Dead Redemption, qui parliamo piรน che altro di un West classico, avventuroso e vagamente mitizzato come quello di John Ford.
Prima di trarre conclusioni su questo titolo vorrei sottolineare un’ulteriore chicca del titolo che, a mio avviso, evidenzia ancora una volta il grandissimo lavoro di limatura fatto sulle meccaniche di gioco. Allo standard dell’azione real-time, gli sviluppatori hanno aggiunto un’interessantissima modalitร chiamata Show-down. Premendo la levetta analogica verso l’alto l’azione di gioco di freeza e il giocatore, come in una partita a scacchi, puรฒ pianificare le azioni di tutti i suoi personaggi. Attuare il piano riavvierร lo scorrere del tempo e cosรฌ assisteremo senza ulteriori sforzi all’azione che, nell’ipotesi piรน banale, vedrร i membri del nostro parti uccidere simultaneamente piรน nemici. Immaginate le decine di potenziali situazioni in cui una meccanica del genere puรฒ tornare utile per svolgere simultaneamente un gran numero di azioni che altrimenti sarebbero impossibili. Dal mio punto visto la modalitร Show-down รจ la ciliegina sulla torta di un gameplay capace di ammodernare un meccanica di gioco che ormai mostra purtroppo i segni del tempo.
Desperados III รจ il terzo capitolo di una saga storica, figlio di un epoca in cui la visuale isometrica era familiare a tutti i videogiocatori. Si pone chiaramente l’obiettivo di traghettare un brand – e un modo di fare gaming – storico in un epoca moderna in cui il videogioco pare avere spazio solo per due tipi di titoli, da un lato quelli competitivi e dall’altro quelli narrativi. Senza tradire il suo passato, Desperados III decide di collocarsi al di fuori di quest’asse, in uno spazio a parte, quello dei giochi che hanno il puro scopo di intrattenere il giocatore e impegnarlo in una sfida sempre stimolante e coinvolgente. Una presa di posizione molto saggia, che gli evita qualsivoglia confronto con altri titoli piรน o meno blasonati e che allo stesso tempo ci spinge a riflettere su un mondo dei videogiochi che forse oggi offre meno libertร creativa di quanto si creda.