Deathloop Anteprima: il nuovo sparatutto di Arkane Lyon

Deathloop

Se avete un buon ricordo della conferenza E3 2019 di Bethesda, sicuramente il nome Deathloop rimembrerà nella vostra mente. Presentato con un affascinante teaser il quale, anticipava la sua natura shooter, il titolo è tornato a mostrarsi durante la diretta di Sony Interactive Entertainment dell’11 giugno, in cui vi è stato spazio per la presentazione di un gameplay trailer. Da quest’ultima dimostrazione, abbiamo appreso diverse informazioni sulla nuova produzione di Arkane Lyon, autori della saga di Dishonored, grazie alla quale abbiamo maturato qualche aspettativa su questo sparatutto, il quale sembra proporre una nuova sfida al team di sviluppo. Dunque, dopo aver raccolto tutte le informazioni rivelate e analizzato l’ultimo gameplay trailer, vi parleremo in maniera dettagliata di Deathloop in questa nuova anteprima.

Deathloop: rompere il ciclo della morte

Deathloop ci accoglierà su un’isola misteriosa denominata Blackreef, dove il giocatore vestirà i panni di Colt, un assassino rimasto prigioniero di un loop senza fine, il quale lo costringe a vivere lo stesso giorno per sempre. Attraverso gli occhi del protagonista, sarà necessario eliminare gli obiettivi evidenziati sull’isola, cosicché questo interminabile ciclo venga spezzato prima che tutto si resetti. Colt dovrà essere rapido nella sua missione, ma non sarà solo: infatti, verrà braccato da un’assassina decisamente particolare, la quale farà di tutto per ostacolare il protagonista nel raggiungimento del suo obiettivo. Da qui conosciamo l’antagonista Julianna, dotata anch’essa di equipaggiamenti ed abilità all’avanguardia, pronta a proteggere il loop in una storia che vede la cacciatrice contro la sua preda.

Da questa sinopsi della trama, apprendiamo un dettaglio che delinea il giocatore singolo, trasformandolo in un multiplayer drama: la possibilità di controllare Colt o Julianna. Infatti, come mostrato anche dal gameplay trailer, l’esperienza di gioco verrà avvalorata da una componente multigiocatore definita come facoltativa dagli stessi sviluppatori, con la possibilità di vivere la storia da due prospettive diverse. A detta di ciò, viene confermata una modalità PvP dove i giocatori potranno scontrarsi in un loop infinito laddove la preda lotta per la libertà.

Imparare dal passato

Come accaduto nella serie di Dishonored, anche in Deathloop il giocatore potrà sbizzarrirsi nella creatività d’approccio con gli obiettivi. Difatti, eliminare gli otto obiettivi che mantengono intatto il loop entro ventiquattro ore non sarà per niente semplice, e un pizzico d’inventiva aiuterà il giocatore ad uscire dalla prigionia di Blackreef. Per questo, gli sviluppatori sottolineano l’importanza di saper imparare dal passato: questo suggerisce che ogni ciclo sarà utile per la progressione, equipaggiamenti, abilità, puzzle-solving, e lo studio di una tattica, sono tutti elementi che permetteranno a Colt di avvicinarsi sempre di più al suo obiettivo. Egli dovrà farsi largo per e strade eliminando tutti i nemici sul suo cammino e potrà contare su un’ampia varietà di armi ed equipaggiamenti. Poniamo una maggiore attenzione sulle abilità, le quali sono chiaramente ispirati alle precedenti produzioni dello studio francese. Colt potrà teletrasportarsi lungo gli edifici per trarne vantaggio tattico e potrà addirittura scaraventare i nemici per delle uccisioni più immediate, al tempo stesso, la creatività sarà un elemento fondamentale nel titolo, dove il giocatore dovrà sfruttare il level design a proprio vantaggio.

Come ogni assassino che si rispetti, sarà necessario raccogliere informazioni sui bersagli, per questo è necessario trarre beneficio dal loop: ogni reset è l’occasione perfetta per concentrarsi sugli altri bersagli, creare dei collegamenti, ricostruire delle relazioni, trovare indizi, programmare addirittura un proprio percorso. Essi sono tutti elementi che migliorano la nostra conoscenza sul gioco, sui bersagli e sarà importante in Deathloop tenere a mente tutti questi dettagli, così da perfezionare ulteriormente la nostra tattica ed evitare che il loop si ripeti ancora una volta. Nonostante sia controllata dall’intelligenza artificiale, Julianna braccherà il buon Colt in ogni modo, sfruttando anch’essa armi ed abilità simili a quelle del protagonista. Essa fornisce inoltre l’espediente per il multigiocatore PvP, che seppur opzionale, potrebbe rendere l’esperienza di gioco ancor più intrigante. Ciononostante, non vi è stato svelato molto circa sull’identità di tale antagonista, e le sue abilità rimangono tutt’ora un mistero. Da quanto abbiamo potuto osservare, soprattutto dall’ultimo trailer dedicato al gameplay, notiamo come Julianna inseguirà Colt anche all’interno degli edifici, adempiendo in questo modo al suo ruolo di cacciatrice senza limitarsi a rimanere nascosta nell’ombra. In questa produzione, Arkane vuole proporre un’esperienza story-driven amalgamandola ad un gameplay da sparatutto in prima persona, sfruttando le proprie potenzialità nella realizzazione del level design proponendo diverse meccaniche, tra cui le abilità possedute da Colt. Ogni loop potrà essere utilizzato a proprio vantaggio, permettendo al giocatore di avvicinarsi sempre di più a quella libertà per cui sta lottando, senza ovviamente abbassare la guardia.

Il fascino della next-gen

Annunciato attraverso il PlayStation Blog, Deathloop sarà un’esclusiva console su PlayStation 5, a cui si aggiunge anche la release su PC. Intrigante questa scelta da parte di Bethesda che, insieme a Ghostwire: Tokyo, propone due nuove Ip sulla futura ammiraglia di Sony, ma come specificato dai ragazzi di Arkane, Deathloop nasce con l’obiettivo di sfruttare tutte le potenzialità della next-gen, sposando la filosofia della casa nipponica. Come si esibirà il titolo su PlayStation 5? Come abbiamo potuto vedere nella esaustiva presentazione, l’isola di Blackreef opta per un’architettura retro-futuristica ispirandosi al design degli anni sessanta, accogliendo Colt in una città decisamente fuori dal comune. Notiamo alcune influenze proveniente dalla suggestiva Karnaca, l’atmosfera difatti si protrae nelle stradine della lussureggiante città, un paese dei balocchi visto da occhi esterni, mentre per il protagonista sarà un enorme prigione, con tanto di litorale su cui risvegliarsi. La visione artistica di Arkane viene elevata dalla verticalità esibita nel gameplay trailer, il quale avvalora un level design marchio di fabbrica dello studio francese, ciò apre le porte a tantissime possibilità di approccio al nemico, dando modo al giocatore di sfoggiare la propria creatività nel conquistare la sua tanto agognata libertà.

Personalmente, quando venne annunciato Deathloop ebbi una reazione alquanto tiepida, se non quasi fredda. Finalmente, il gameplay ha dato modo sia al sottoscritto, che a qualsiasi utente rimasto perplesso dinanzi alla nuova produzione di Arkane, di rivalutare le proprie aspettative. Difatti, l’idea di realizzare uno sparatutto che unisce narrazione ed azione frenetica sotto un unico tetto può rivelarsi davvero interessante, specie se questi due elementi vengono contestualizzati in un multigiocatore piuttosto singolare. Le influenze “dishonorediane” in Deathloop sono tangibili, dal level design mostrato al gameplay che unisce shooting e poteri in un connubio affascinante, il tutto situato in una città suggestiva la quale mescola gli anni sessanta con un assaggio di futuristico, dando carattere da vendere alla nuova Ip di Arkane Lyon. Curiosa inoltre l’esclusiva console su PlayStation 5 e chissà di quali su quali altri benefici potrà contare questa nuova produzione dalla nuova ammiraglia di Sony.

Matteo è un grande appassionato di videogiochi, manga ed anime. Come videogiocatore nasce sul Nintendo 64, Il suo primo videogioco? Super Mario 64. Col passare del tempo si è unito alla famiglia delle console di casa Sony e adora in particolare i videogiochi di produzione giapponese, ma grazie anche al suo spirito di cacciatore di trofei, prova interesse in ogni sfaccettatura del videogioco.