Remedy e Microsoft hanno sempre avuto un sodalizio molto importante. Lo sviluppatore finlandese è stato infatti uno dei primissimi protagonisti dell’era Xbox 360, con quell’Alan Wake lanciato in esclusiva sulla console della casa di Redmond e anche Xbox One non è stata priva di un videogioco in esclusiva, quel tanto chiacchierato e discusso Quantum Break. Dopo la parentesi con 505 Games per Control, ora Remedy torna (in qualche modo) su Xbox Series X, con il lancio di CrossfireX e della sua campagna single player, che vedrà la luce per prima sulla prossima famiglia di console della casa di Redmond, atterrando successivamente anche su altre piattaforme. Un ritorno al profumo di passato, anche se per la primissima volta Sam Lake e soci si trovano a fare i conti con un prodotto non loro, con una IP già esistente e non con una creazione da zero: le premesse però sono davvero interessanti e allora vale la pena analizzare al meglio tutte i nuovi dettagli del prossimo lavoro di casa Remedy, complice anche la presenza di CrossfireX all’Xbox Game Showcase di qualche giorno addietro
CrossfireX: un lavoro su commissione…
Per la prima volta in assoluto nell’era moderna, Remedy si trova a fare i conti con una IP non sua. La genesi di CrossfireX infatti arriva da Oriente. Si tratta di un first person shooter online, molto competitivo. Un genere che oramai da anni ha trovato anche in Occidente una grande fan base, come dimostra il successo di Counter Strike, Overwatch e Valorant: in Cina e Corea del Sud, i due mercati principali di Crossfire X, il titolo è giocato da oltre un miliardo di giocatori, rendendolo così estremamente proficuo a livello monetario. E allora dove diavolo si infila Remedy? Nello spazio narrativo, che alla fine è quello che conoscono meglio di tutti. Sam Lake e il suo team sono infatti chiamati a scrivere una campagna single player del titolo, attingendo a piene mani alla lore e agli elementi del multiplayer online per portare su console e PC di tutto il mondo uno sguardo diverso e arricchire l’intera IP. Una mossa sicuramente azzardata che però strizza l’occhio, guarda caso, al mondo occidentale, da sempre propenso a giocare titoli con un impianto narrativo e non solo volti alla competizione più totale.
…a distribuzione episodica
Oltre al giocare con una nuova IP, Remedy ha deciso di sperimentare anche un nuovo modo per la distribuzione. Il tutto infatti si concentra e ruota intorno ad una formula oramai episodica, che abbiamo imparato a conoscere nel corso degli anni complici alcune opere estremamente narrative come Life is Strange. La porzione single player del gioco si concentrerà esclusivamente sulle Operazioni, divise appunto in episodi singoli. In realtà la distribuzione episodica non è ancora conferma a livello commerciale, ma l’ipotesi di trovarsi tutta la campagna su disco, in un’unica forma, appare quanto meno un’utopia bella e buona.
I modelli di business però, si sa, interessano poco i giocatori. Sicuramente meno delle regole di game design. Come espresso durante un’intervista, infatti, i designer di Remedy si sono dovuto ingegnare e non poco nel riuscire a capire come implementare un comparto narrativo: questo perché CrossfireX è un first person shooter, mentre Remedy e Sam Lake hanno scritto le loro storie esclusivamente in terza persona. Ci sono stati dunque grandi cambiamenti all’interno del processo di design e scrittura, di cui purtroppo sarà possibile valutarne l’effettiva resa solamente dopo la release del titolo, fissata per il 2020 su tutte le console della famiglia Xbox e PC Windows 10.
Il multiplayer gioca un ruolo importante
Strutturare la campagna di un first-person-shooter che non ha altro che il multiplayer è complicato. Per questo motivo Remedy non ha potuto escludere totalmente il comparto multigiocatore ed è stata costretta a passare in rassegna tutti i vari elementi di gioco introdotti dal 2007 ad oggi. Un’operazione non semplice, ma che non ha messo paletti al team di sviluppo. Smilegate (developer originali dell’epoca) hanno lasciato una totale libertà di movimento a Remedy, permettendo così di esplorare, fantasticare e giocare. Certo, non si può pensare di ritrovarsi un prodotto nuovo, che stravolga le regole di design e distrugga i vari elementi ma i designer del team finlandese hanno trovato quella che sembrerebbe una quadra più o meno valida al prodotto finale.
La libertà creativa è sicuramente fondamentale per un team di sviluppo come remedy. CrossfireX tuttavia sarà completamente influenzato dalla lore originale e non è detto che sia un male. Il trailer ci ha dato la possibilità di avere un first look piuttosto interessante, con una background story comunque abbastanza convincente e con un conflitto globale visto anche sotto l’aspetto dei mercenari. Non è sicuramente abbastanza per giudicare, ma le premesse di un buon lavoro sicuramente sono presenti.
CrossfireX: Smart Delivery ed esclusività
Al momento nei piani di Remedy Entertainment c’è quello di lanciare CrossfireX su tutta la gamma di console Xbox. Questo significa che in questo 2020 (al netto di rinvii e possibili slittamenti) si potrà giocare alla versione base della campagna senza dover necessariamente acquistare Xbox Series X. La versione per la prossima console di casa Microsoft, con i dovuti tweak grafici e di frame rate, arriverà nel prossimo futuro ma sicuramente non sarà disponibile al lancio. La versione PC arriverà probabilmente tramite Xbox Game Pass e Microsoft Store.
Il titolo non sarà un’esclusiva. Crossfire X arriverà probabilmente anche su Steam, Epic Games Store e forse altre piattaforme nel corso dei prossimi anni, ma i dettagli (come sempre in questi casi) non sono stati divulgati al grande pubblico.
Con CrossfireX, Remedy scommette su se stessa e sulle possibilità di esplorare e lavorare in un nuovo campo, quello dei giochi in prima persona. Si tratta di un grande passo, che probabilmente rispecchia la filosofia della casa di sviluppo ma non sappiamo se si tradurrà in un buon prodotto. Le premesse di ritrovarsi davanti ad un prodotto in pieno stile del team di sviluppo finlandese ci sono e con il know how che sta acquisendo ci sono anche buone probabilità che in futuro Sam Lake e soci lascino andare del tutto la terza persona, proponendoci nuove IP con una visuale completamente inedita.