Marvel’s Avengers recensione: nel cuore dell’azione

Ne avevamo parlato un mese fa, al tempo della prova in anteprima della versione beta di questa nuova avventura regalataci da Square Enix e Crystal Dynamics, e l’hype non poteva che essersi alimentato dalle prime immagini e sequenze vissute perlustrando da cima a fondo questa nuova parte di universo videoludico che sarebbe arrivata poco tempo dopo. Non contenti di questa prima prova, ci siamo abbeverati alla fonte della conoscenza per carpire quante più informazioni possibili, seguendo i diversi War Table che sono stati lanciati periodicamente in live streaming. Dunque, come promesso e senza alcun ritardo sulla tabella di marcia, il 4 settembre è uscita ufficialmente la nuova impresa dei Vendicatori in Marvel’s Avengers, il game as a service (GaaS) tanto atteso ora disponibile per PlayStation 4, Xbox One, PC e Google Stadia. Viviamo così il ritorno dei principali protagonisti che hanno affascinato e incantato migliaia di fan in tutto il mondo: al momento, abbiamo avuto il piacere di interagire con la Vedova Nera, Captain America, Hulk, Thor, Hawkeye e la piccola, ma fortissima e altrettanto tenace Kamala Khan (alias Ms. Marvel), la ragazzina di Jersey City che cambierà le sorti del gruppo di Vendicatori. Sappiamo che arriveranno nuovi volti prossimamente, tra cui quello di Kate Bishop, ma per ora dedichiamoci alla disamina di questa prova su PlayStation 4 nei giorni subito precedenti al lancio, che ci ha lasciato un retrogusto dolceamaro, e vi spieghiamo subito le ragioni della nostra sensazione a riguardo.

Marvel’s Avengers: l’inizio della fine

L’introduzione al gioco nella campagna in single player è ben diversa, e chiaramente più completa ed esplicativa, rispetto a quanto abbiamo visto nella precedente versione beta. Se l’inizio di quest’ultima vedeva un coinvolgimento del giocatore in medias res, qui l’inizio è molto più lento, ma altrettanto coinvolgente, per immergerci a gradi nel mondo dei nostri supereroi preferiti. Siamo alla guida di Kamala Khan, la ragazzina fanatica di questi supereroi che ha addobbato la sua cameretta e perfino il “quartier generale” segreto con poster e qualsiasi accessorio che il merchandising riesca a produrre per il fandom accanito, di cui lei fa parte. Proprio in virtù di questa sua passione, Kamala partecipa con il padre al cosiddetto A-Day, la manifestazione dedicata proprio agli Avengers per celebrarli di fronte a una massiccia folla in delirio, in veste di finalista a un concorso di fan fiction. Questa prima occasione è stata sfruttata strategicamente per presentarci man mano, e in diverse modalità, i singoli eroi principali con cui avremo a che fare sin dagli esordi: Hulk, Iron Man, la Vedova Nera, Thor e Captain America, i quali diventeranno protagonisti, e personaggi giocabili uno dopo l’altro, nella sequenza subito successiva circa lo scontro sul Golden Gate, che non ha subìto pressoché alcuna revisione rispetto a quanto avevamo visto in anteprima. Confermiamo inoltre quanto osservato nella versione beta da un punto di vista del dettaglio nella resa grafica degli Avengers: i personaggi ricalcano abbastanza bene la fisionomia degli attori che vestono i loro panni nella versione cinematografica di questo franchise, presentandoli qui come personaggi dal cuore buono e umano nei confronti dei giovani fan come Kamala. Un motivo in più per aumentare il suo legame con loro e combattere per ricostruire il gruppo, a cinque anni dal disastro dettato dall’esplosione dell’Helicarrier, incidente durante il quale Captain America sembra aver pagato il prezzo più grande. E non è l’unica perdita durante il gioco su cui possiamo, e dobbiamo, nutrire dubbi sulla veridicità, ma non vi anticipiamo ulteriori dettagli. Nell’incidente, è stata colpita anche una vastissima parte della popolazione, uccidendola o trasformandola in inumani a causa dei misteriosi cristalli terrigeni. Il governo degli Stati Uniti, appoggiato dalle dichiarazioni di Bruce Banner, decreterà che gli Avengers sono una minaccia fuori controllo e il gruppo si scioglierà facendo perdere le proprie tracce, incolpato anche per questo disastro.

Gli Avengers lasciano così il posto alla tirannica egida dell’AIM (Avanzate Idee Meccaniche), la società che ambisce al controllo degli Inumani, tra cui spunta anche la nostra Kamala, che guidiamo sin da subito in una serie di ambientazioni metropolitane, seguite da scenari fantastici e dalla resa grafica piuttosto curata, tra percorsi adrenalinici e sequenze stealth piuttosto facili da superare, imparando man mano le migliori combo per affrontare con colpi scenografici e micidiali i nostri nemici. Le sequenze di combattimento rivestono infatti il core di questo titolo, come avevamo subodorato nella nostra prova della beta. Ci attende una serie di scontri davvero complessi e corposi, contraltata sicuramente da diversi momenti di esplorazione del Quinjet e dei “dungeon” in cui sono ambientate le nostre missioni, dichiarando dunque un ritmo di gioco piuttosto sostenuto e serrato fin dall’inizio. Infatti, guardando più da vicino al gameplay, abbiamo avuto a che fare con una struttura narrativa lineare e per nulla complessa, evitando dunque le dinamiche tipiche di un open world che rischia di essere dispersivo e lasciare eccessivo spazio di esplorazione, qui ridotto a una manciata di missioni. Da una parte, questo aspetto può sembrare limitato e limitante, nei confronti di un’esperienza di gioco che così sembrerebbe poco stimolante, soprattutto se si osserva come la maggior parte dei livelli ci incanala in un percorso ben preciso e senza troppa “fantasia” nell’esplorazione. E’ anche vero che questa minore attenzione prestata alla realizzazione di ampi spazi, ha permesso a Square Enix e Crystal Dynamics di concentrarsi su altri aspetti adrenalinici, come combattimenti sostenuti e senza fiato, fughe rocambolesche e una buona alternanza di gameplay e sequenze sceniche di intermezzo, regalandoci una storia dai contenuti ben equilibrati, non particolarmente ardui da affrontare (a seconda del livello di difficoltà impostata) e con un buon grado di coinvolgimento.

Una iniziativa Avengers piuttosto fiacca

Non di solo single player vive Marvel’s Avengers. Come sappiamo, questo titolo porta con sé anche la possibilità di vivere le avventure dei Vendicatori in modalità multiplayer, con i nostri amici online o semplicemente con la connessione del server di altri giocatori online per condividere in maniera ancora più coinvolgente le avventure dei nostri eroi. Osserviamo come questa modalità sia presentata in maniera diversa rispetto a un mese fa: si chiama ora Iniziativa Avengers e in questa modalità possiamo anche incorrere in anticipazioni e “spoiler”, in quanto i contenuti sono relativi a eventi successivi alla campagna e infatti l’hub è proprio l’Helicarrier degli Avengers. Cosa significa questo? In pratica ritroviamo tutti i nostri eroi riuniti e potremo selezionarli fin da subito a nostro piacimento, ancor prima di aver fatto qualsivoglia progresso in single player. Le due modalità sono dunque slegate l’una dall’altra, e per quanto queste anticipazioni e slegature siano abbastanza fastidiose ai fini dell’hype per i contenuti di gioco in campagna, è anche vero che le parti più deboli sono state proprio quelle ambientate nelle mappe di questa “iniziativa”. Ci è parsa un’aggiunta quasi “necessaria” per cercare di soddisfare a qualsiasi costo i requisiti minimi dei titoli tripla A del momento, ma con la pecca di presentare un level design e obiettivi privi di originalità e coinvolgimento rispetto alla campagna in single player.

In generale però, osserviamo come la storia in Marvel’s Avengers si divida in missioni per single player, dal carattere fortemente story-driven e basate sulla guida di uno specifico personaggio, accanto alla versione coop, giocate sia online, sia sfruttando l’IA per controllare gli altri Avengers e basate su diversi obbiettivi raggiungibili grazie a meccaniche semplici e funzionali. Il tutto si dimostra ben bilanciato, seppur poco vario nelle sue meccaniche, riuscendo a far emergere con buoni risultati la singola personalità degli eroi chiamati in causa, in ogni momento della storia. Si riesce così a trasmettere ai giocatori il respiro abbastanza ampio ed equilibrato che gli autori volevano raccontare, senza mai scadere nella noia o nell’eccessiva ridondanza. Ci auguriamo però che, considerando la previsione di contenuti massicci e non di poco conto anche nella fase post-lancio nei prossimi mesi, la software house riesca a risolvere i problemi menzionati circa la campagna multiplayer, ma anche in single player durante la storia principale. Lo avevamo anticipato nella nostra prova della versione beta, e ci erano saltati all’occhio diversi difetti, che non sono mancati purtroppo nemmeno in questa versione. Abbiamo notato alcuni bug sin dai giorni precedenti il lancio, e speriamo vengano fixati con patch successive, anche perché risultano essere pressoché gli stessi della precedente versione. Tra questi sono spuntati doppiaggi totalmente mancanti in alcuni dialoghi, dove siamo riusciti a scoprire cosa abbiano detto alcuni personaggi solo grazie all’inserimento dei sottotitoli, o ancora alcune difficoltà nel caricamento tra una sequenza cinematografica e una sequenza di gameplay, determinati da improvvisi cali di prestazioni del motore di gioco, che ha anche causato diversi movimenti “ritardati” e rallentati di poco. Fastidiosi? Sì. Eccessivi? Non diremmo. Risolvibili? Lo speriamo di cuore.

In buona sostanza, la storia di Marvel’s Avengers si è rivelata sotto i nostri occhi con una trama solida e ben scritta, con un buon mix tra universo comics e contenuti fan service, allontanandosi dall’universo proposto finora e portando una boccata d’aria nuova ai giocatori e agli aficionados del franchise. Alla luce della presenza di parecchi eroi nel nostro roster e tutti con una certa importanza e personalità di spicco, non è stato facile riuscire a mantenere l’equilibrio e la linearità nell’intreccio narrativo, evitando il caos e facendo ruotare di fatto la narrazione sul “perno” offerto da Kamala Khan. D’altro canto, le imperfezioni tecniche non vanno certamente a inficiare la resa globale dell’esperienza di gioco, ma non ci consentono allo stesso tempo di godere appieno di una fluidità e di una perfezione che i supereroi di questo calibro avrebbero meritato. Marvel’s Avengers si presenta dunque con una base di partenza piuttosto buona, soprattutto sul lato della campagna principale del titolo in questione, e che si merita ulteriori arricchimenti e sistemazioni, per regalarci e restituirci un’esperienza sempre più supereroica.

VOTO: 7.8

Si svezza con Medievil e Tomb Raider, cresce con Final Fantasy, matura con la scrittura di qualsiasi genere di videogiochi. Giocatrice da più di 20 anni, Francesca coniuga passione e studio in una tesi magistrale a tema videoludico e la nutre quotidianamente tra console e articoli su videogiochi, cinema e serie TV. Toglietele tutto, ma non la scrittura.