Hyrule Warriors L’Era della Calamità non è stato esattamente l’annuncio che gli estimatori di The Legend of Zelda si aspettavano, ma ha rivelato molte cose sull’andamento dei lavori per Breath of the Wild 2: anzitutto, il fatto che miri ad esplorare gli eventi accaduti un secolo prima di Breath of the Wild, integrando di nuovo la formula Warriors di Koei Tecmo nel folclore di Hyrule e permettendoci di affrontare orde di nemici armati soltanto di coraggio e pazienza. I giocatori potranno finalmente vedere gli eventi che hanno scatenato la Grande Calamità dipanarsi davanti ai loro occhi con dovizia di particolari, ma questo inatteso antefatto segna anche una svolta epocale per il franchise, e cioè che per la prima volta Nintendo, forse la casa di software che più di tutte preferisce mantenere uno strettissimo riserbo sulle sue proprietà intellettuali, ha affidato un episodio canonico di Zelda ad uno sviluppatore di terze parti. Un action game stracolmo di battaglie su larga scala che mette in mostra la potenza e le capacità dei Campioni del passato sembra la produzione adatta per narrare il secondo, tragico avvento di Calamità Ganon su Hyrule.
Hyrule Warriors L’Era della Calamità: è giunto il momento di spiegarti cosa accadde cento anni fa
Oltre allo sviluppo dei personaggi che in Breath of the Wild e nei relativi DLC erano stati appena delineati, L’Era della Calamità sarà anche una fonte cruciale di informazioni su ciò che è andato esattamente perso durante quella fatale contesa e su quanto essa sia stata terribile: per quanto grandioso ed eroico possa essere il trailer, infatti, siamo già a conoscenza del modo in cui si risolverà il conflitto e poco importa se l’avventura conterrà anche momenti leggeri o comunque meno intensi, perché non penso saranno in grado di scacciare in toto l’incombente senso di catastrofe che aleggerà mentre condurremo i Campioni incontro al loro destino. Di contro, approfondire la relazione fra Link e il mondo di Hyrule di questa nuova (almeno per il momento) linea temporale non potrà che rendere Breath of the Wild 2 un’esperienza ancora più ricca e coinvolgente.
Questo non significa certo che l’originale fosse avaro di dettagli relativi all’ambientazione, tutt’altro: la vastissima mappa puntellata dai resti di civiltà in rovina ma non completamente distrutte, con i loro sparuti insediamenti disseminati un po’ ovunque, raccontava storie di un passato glorioso e terribile anche con la semplice esposizione visiva, accentuata dalla presenza di mostri di ogni tipo, dai caotici boglin agli antichi Guardiani demoliti ma ancora in cerca di morte e distruzione, che vagano per le sterminate praterie, i grandi laghi o le svettanti cime montuose, e che culmina con lo spettro incombente di Calamità Ganon imprigionato nel castello che un tempo era stato un vero e proprio bastione per i popoli di Hyrule. Inoltre, nei panni di Link abbiamo avuto diverse occasioni per esplorare luoghi a lui familiari e rimettere insieme i brandelli dei suoi ricordi, che l’hanno legato a doppio filo ai Campioni che hanno combattuto stoicamente al suo fianco. Tuttavia, nulla di quanto narrato nel più recente episodio di Legend of Zelda può essere paragonato all’approccio de L’Era della Calamità, che promette di calarci nel vivo della disperata guerra contro Ganon e fare la conoscenza di Daruk, Mipha, Revali e Urbosa, nonché di Re Roham in persona, vagliando ulteriormente il legame fra loro e il Campione di Hylia in un modo che, di fatto, non era possibile implementare in Breath of the Wild.
Devo proteggere tutti quanti!
E cos’è che Hyrule Warriors: L’Era della Calamità ci permette di capire riguardo il vero e proprio sequel di quest’ultimo? Tutti gli appassionati della saga ricordano i mesi trascorsi a speculare sui molteplici intrecci narrativi e sulle rifiniture alle meccaniche di gioco che gli sviluppatori potrebbero inserire in Breath of the Wild 2, e la cosa interessante è che il qui presente prequel potrebbe tramutare in realtà molti dei desideri già espressi: ad esempio, è molto probabile che Zelda sia uno dei personaggi fondamentali sia in termini di gameplay che di storia, considerato quanta percentuale del trailer si soffermi su di lei e come ad un certo punto la si veda bloccare un Lynel utilizzando il potere della Stasi, uno fra i tanti che saranno certamente a sua disposizione nel corso dell’avventura. Inoltre, anche se l’ho già detto a più riprese, vale la pena tornare a sottolineare come sarà possibile difendere Hyrule interpretando il nostro Campione preferito, che potrebbe benissimo non essere il buon Link, e magari anche pilotare le loro Bestie Divine, anche se nulla a tal proposito è stato ancora confermato… diciamo che al momento si tratta solo di un’auspicabile fantasia del sottoscritto.
Un’altra delle teorie riguardanti la futura incarnazione della saga di Breath of the Wild ruota intorno all’eventualità di intraprendere dei balzi lungo la linea temporale degli eventi, che dunque potrebbero venire manipolati alla stregua di quanto visto in Ocarina of Time, Majora’s Mask, Oracle of Ages e Twilight Princess (e, in forma limitata, anche in Skyward Sword). Queste ipotesi sono affiorate subito dopo il rilascio del trailer di Breath of the Wild 2, dato che l’assenza di Sacrari e Torri Sheikah sulla mappa e, soprattutto, le condizioni del Castello di Hyrule, decisamente migliori di quelle viste nel predecessore, erano state interpretate come indizi giustificabili con la presenza di alterazioni dimensionali e viaggi nel tempo: la leggendaria ocarina ha fatto la sua comparsa in due episodi, accordando a Link la facoltà di manipolare gli avvenimenti con l’ausilio di poche, semplici note e consentendo ai programmatori di inserire una pletora di meccaniche incentrate sulle modifiche apportate ai livelli in diversi periodi storici, dunque non è detto che il nostro eroe non riesca a mettere le mani su un oggetto con poteri simili quando non addirittura sull’ocarina stessa. Mantenere la medesima mappa di Breath of the Wild avrebbe perciò senso qualora il team di sviluppo avesse intenzione di variarne aspetto e contenuti a seconda dell’epoca visitata, anziché costruire un mondo completamente nuovo. Al momento, è difficile dire come e se queste supposizioni troveranno spazio ne L’Era della Calamità, dato che quest’ultimo potrebbe persino confutare radicalmente la possibilità di salti temporali fornendo un contesto stabile per gli eventi che hanno portato alla guerra contro Calamità Ganon: viceversa, una cronologia ben definita potrebbe fornire il giusto incipit per rivisitare gli eventi già accaduti in Breath of the Wild 2 e, magari, trovare il modo di alterarne l’esito, dato che in termini di storia sapremmo con precisione quali sarebbero le circostanze fondamentali su cui fare leva. Insomma, al di là della frenesia dell’azione hack’n’slash, il nuovo Warriors in salsa Zelda potrebbe avere svariate ramificazioni narrative da esplorare, tutte ugualmente interessanti.
Ultimo ma non meno importante dettaglio che collega Hyrule Warriors L’Era della Calamità a Breath of the Wild 2 è che i lavori per entrambi i titoli vengono portati avanti in contemporanea: oltre ad essere impegnata in prima persona con lo sviluppo del sequel, Nintendo sta curando anche i parallelismi che verranno inseriti nel titolo Koei Tecmo e che andranno quindi a formare affascinanti connessioni tra il passato e il futuro di Hyrule. Non è difficile nemmeno ipotizzare che il secondo episodio di Breath of the Wild stia procedendo a rilento proprio per la meticolosità che la Nintendo Entertainment Planning & Development Division sta dedicando alla costruzione della storia de L’Era della Calamità, onde fare in modo che i due giochi siano coerenti e privi di contraddizioni: beninteso, ciò non significa che la produzione di Omega Force stia in qualche modo intralciando o rallentando la pubblicazione del prossimo capitolo della saga di The Legend of Zelda ma, al contrario, potrebbe tradursi in un’ottima mossa per rispolverare l’intero franchise e questa specifica declinazione in particolare. Essere in grado di sviscerare la storia dei Campioni, il loro rapporto con Link, Zelda e il regno di Hyrule e vivere in prima persona lo spaventoso conflitto con Calamità Ganon genererà un’incredibile risonanza per Breath of the Wild 2, oltre a fornirci un gran bel modo per riallacciare i rapporti con la mitologia e il folclore del mondo di gioco prima di immergerci, Spada Suprema e Scudo Hilya stretti in pugno, nelle sue inenarrabili meraviglie.
Nintendo e Koei Tecmo hanno annunciato ufficialmente che un gustoso approfondimento di Hyrule Warriors L’Era della Calamità verrà mostrato nel corso del Tokyo Game Show il 26 settembre. La presentazione inizierà alle 22, ora giapponese (le 15 qui da noi) e dovrebbe durare circa 50 minuti, mentre il rilascio del gioco è previsto per il 20 novembre. Potrete assistere all’esibizione dal vivo seguendo lo streaming su YouTube: dite la verità, state già facendo il conto alla rovescia?