Nella serata che ha annunciato finalmente il prezzo e data di lancio di PlayStation 5, vi è stato spazio per diversi imponenti reveal che ci hanno fatto sobbalzare dall’entusiasmo, noncuranti di una comunicazione gestita in maniera tutt’altro che ottimale da Sony. Già da diverso tempo, sono giunti alle orecchie di tutti diversi cinguettii che comunicavano indirettamente il segreto di Pulcinella, tant’è che l’annuncio di Final Fantasy XVI non ci ha colti alla sprovvista, ma non possiamo negare il fatto che ne siamo rimasti piuttosto sorpresi. Affidato alle mani della divisione Business Division 3 di Square Enix, al Producer Naoki Yoshida (Final Fantasy XIV Online) e al Director Hiroshi Takai (Romancing SaGa e The Last Remnant), il nuovo capitolo della fantasia finale sembra siglare un netto ritorno sulla retta via, senza rinunciare alla nuova identità acquisita dal brand da qualche anno a questa parte.
Quello di Final Fantasy XVI è un annuncio assai importante per la saga stessa, soprattutto dopo gli eventi che hanno coinvolto l’intricato sviluppo del quindicesimo capitolo, i quali lo hanno portato ad un collasso per via di una gestione negativa. Eppure, le carte in tavola oggi sono estremamente diverse da quelle giocate in passato, e il trailer presentato all’ultimo PlayStation Showcase ci ha trasmesso delle aspettative positive, incuriosendoci su questo ritorno sì al passato, ma senza trascurare il presente raggiunto. Dunque, dopo aver analizzato il video mostrato da Square Enix, vi parliamo nel dettaglio di Final Fantasy XVI, in una nuova anteprima.
Final Fantasy XVI: Io sono lo scudo del mio signore e la spada che lo ucciderà
Final Fantasy ci ha abituato a vestire i panni di un eroe, di un predestinato, il cui viaggio era già scritto sulle vellutate pagine di quel libro che oseremmo chiamare Destino. Nel corso degli anni, la narrazione, i temi trattati e le circostanze che coinvolgono i protagonisti sono maturate, abbandonando quel canone puramente fantasioso. In Final Fantasy XVI ritroviamo quel ritorno al fantasy di cui abbiamo sentito tanto la mancanza nel quindicesimo capitolo della saga, condividendone semplicemente un tratto fantapolitico. In un’era non meglio precisata dove è in atto una guerra tra regni per la conquista del potere assoluto, ricopriremo il ruolo di una guardia del corpo, il cui compito è quello di proteggere la vita del signorino Joshua, figlio dell’arciduca del regno a cui apparterremo. Nel trailer illustrato da Square Enix, si notano sin da subito diversi richiami al passato della saga e alcuni indizi, come il Chocobo di razza bianca di proprietà del protagonista, lasciano presagire che il sedicesimo capitolo sia ambientato ad Ivalice, ampiamente visitata in Final Fantasy XII, Final Fantasy Tactics e Vagrant Story. L’influenza di Naoki Yoshida è ben visibile attraverso un design che strizza l’occhio ai personaggi e agli usi e costumi occidentali, oltre ad imitarne le architetture medievali, confermando dunque l’abbandono di qualsiasi forma di tecnologia.
La narrazione sembra cambiare completamente registro, poiché attraverso gli occhi del protagonista, il giocatore vivrà una storia la quale vedrà lo scudo di Joshua intraprendere un percorso estremamente opposto da quello avviato inizialmente. Un evento in particolare sembrerebbe sconvolgere la sua fedeltà riposta nel piccolo Joshua, il cui personaggio sembra nascondere un segreto che vada oltre qualsiasi immaginazione: sarà questa la causa scatenante che trasformerà lo scudo nella lama che ucciderà il suo signore. Il video però fornisce ulteriori dettagli sulla trama, presentandoci uno scenario politico intricato, che vede i Regni gemelli scontrarsi per la supremazia ed ottenimento degli Eikon e dei cristalli. Nel frattempo, vediamo anche il suddetto protagonista in età maturata, segnato sul volto da un tatuaggio che simboleggia la truppa d’èlite – o mercenari – di cui fa parte, il cui compito è dare la caccia agli araldi degli Eikon. Ciò che ci ha trasmesso il trailer dal punto di vista narrativo è che Final Fantasy XVI punterà a raccontare una storia con diversi balzi temporali, dove vedremo pian piano l’evoluzione del protagonista, e le motivazioni che lo porteranno a conseguire una fredda vendetta.
Due esseri legati da un destino sanguinolento
Final Fantasy XVI in quei pochi minuti di trailer, ci ha dato modo di apprendere un grande quantitativo di informazioni su Joshua e il protagonista. Joshua si presenta come un personaggio protetto da un’ampolla costruita dalla sua nobile famiglia, la quale guida il villaggio in cui risiede il giovane dai capelli biondi. Egli però nasconde un marchio sulla mano, con cui, attraverso i suoi poteri, riesce addirittura a curare le persone ferite. Un dono, si potrebbe pensare in un primo momento, ma la verità – che arriva dopo una manciata di minuti – è che in lui alberga un potere spaventoso, ed altrettanto distruttivo. L’eccessiva protezione che la famiglia ha avuto nei suoi confronti, lo porterà ad affrontare un trauma di un’entità così spropositata da permettergli di rivelare finalmente la sua identità, facendo comparire con un’evocazione spettacolare l’incandescente Ifrit. Questo perché, a giudicare dalla scena d’apertura dell’affascinante trailer, alcuni individui denominati “araldi” sono capaci di stipulare un contratto o un legame con le varie divinità, prendendone in prestito i poteri. E’ impossibile al momento capire come alcuni individui, incluso il protagonista, siano capaci di controllare tali poteri, e per scoprirlo dovremo solamente attendere maggiori informazioni a riguardo.
Il protagonista, invece, compierà una lenta trasformazione: da ragazzo dedito al dovere, leale nei confronti del suo signore tanto da esserne lo scudo protettivo, svilupperà una volontà vendicativa che modellerà un carattere opposto a quello mostrato inizialmente, un uomo dallo sguardo freddo e carico di ira, tagliente come la lama di una spada. Ciò che più ci ha colpiti in questa prima presentazione del titolo è l’efferatezza di alcune scene, tra mutilazioni, decapitazioni e fiotti di sangue a decorare, una violenza maggiormente esposta che non ci saremmo mai aspettati di vedere in Final Fantasy, ma dovuta se vogliamo alla guerra che imperversa tra umani, daemon ed Eikon. La narrazione sembra dunque intraprendere una via con connotati più dark, tornando in quell’ambiente fantapolitico che si respirava in Final Fantasy XII, optando per diversi richiami ai predecessori, come una certa similitudine con la piaga delle stelle di Final Fantasy XV che abbiamo notato nel trailer. Il conflitto politico coinvolgerà i due ragazzi legati dal destino, poiché sarà l’impero a scombussolare le loro vite: l’attacco al villaggio, il protagonista che abbandonerà il ruolo di scudo per combattere il Dragone, il tradimento, eventi portanti di un burrascoso cambiamento.
Final Fantasy XVI: Risveglio
Sebbene è ormai risaputo quanto i fan di vecchia data – o la maggior parte di essi – abbia odiato il sistema di combattimento di Final Fantasy XV, un’impronta puramente action dettata da combo semi-automatiche di attacchi, il sedicesimo capitolo della saga punterà nuovamente sulla formula imbastita col predecessore, col compito di perfezionare e colmare le lacune del passato. Stando a quanto mostrato nel trailer, che abbiamo esaminato più e più volte con l’obiettivo di catturare quante più informazioni “velate” possibili, il nuovo sistema di combattimento assume ritmi più serrati e frenetici, dandoci l’impressione che verrà abbandonato il sistema del party. Infatti, il protagonista sembra agire effettivamente in solitaria, seppur sia circondato da altri compagni che però, non hanno un ruolo attivo in battaglia. Le animazioni, seppur al momento ci siano sembrate leggermente rigide, sono rapide e delineano un combat system ravvicinato rapido, avvalorato dalla possente spada impugnata dal protagonista. Impossibile inoltre non notare come i poteri della Fenice e del Garuda da lui posseduti, entrano a far parte della combo di attacchi. Con Fenice, il protagonista sfrutta l’ala per slanciarsi in aria ed effettuare combo aree, mentre può usare le fiamme per teletrasportarsi sulle brevi distanze. In un secondo momento invece, Garuda fa la sua comparsa con i suoi imponenti artigli che fendono l’aria, schiacciando l’avversario a terra, mentre Titano si unisce alla festa con i suoi possenti pugni in un altro momento.
Anche le magie saranno utilizzabili, vediamo sin dalle prime battute l’esecuzione di Ignis, la magia di tipo fuoco, con il quale il giocatore potrà combinare più attacchi e scatenare combo sempre più complesse. Il compito della divisione business 3 sarà quello di prendere il sistema di combattimento del quindicesimo capitolo e trasformarlo in un qualcosa di più solido, frenetico. L’utilizzo degli Eikon mostrato nel trailer, lascia intendere che il protagonista sarà capace di manifestare più entità di quelle intraviste nel video, delineando l’utilizzo dei suddetti poteri in battaglia come attacchi supplementari a quelli basici. Dunque, non è poi così impossibile ipotizzare un’evoluzione, un miglioramento dell’utilizzo degli Eikon con un sistema di progressione strutturato ad alberi abilità dedicato ad ognuno di essi.
Seppur dal punto di vista grafico, Final Fantasy XVI appare in una graziosa veste, con effetti particellari esaltanti, ciò che più ci è rimasto impresso è il ritorno al fantapolitico fantasy, privando il mondo di gioco di qualsiasi forma di tecnologia. Il canone narrativo imbastito dalla produzione guidata da Naoki Yoshida e Hiroshi Takai, assume connotati maturi e oscuri, rivelando al mondo un protagonista anti-eroe, pronto a fare qualsiasi cosa in suo potere per compiere la sua vendetta. Il cristallo, come figura narrativa, torna in un ruolo preponderante, tanto da rappresentare il motivo di tante guerre tra i popoli e gli Eikon. Il gameplay action lascia presagire ulteriori miglioramenti e rivalutazioni su quanto compiuto in precedenza dal team di Tabata su Final Fantasy XV, traendo ispirazione dal battle-system di Final Fantasy VII Remake. La saga dunque, ancora una volta, torna in una filosofia “old but new”, accontentando finalmente coloro che sentivano la nostalgia della Fantasia Finale. Per scoprirne di più, purtroppo, non dovremo fare altro che attendere il 2021, dove Square Enix ci da appuntamento con una nuova presentazione dell’esclusiva temporale PlayStation 5.