Lo sappiamo molto bene: il 2 ottobre si alza il sipario sulla nuova avventura dedicata al più famoso marsupiale del mondo videoludico. Parliamo di Crash Bandicoot 4: It’s About Time, il prosieguo diretto delle avventure narrate nei primissimi titoli usciti ormai oltre vent’anni fa su PlayStation, e poi ripresi nella collezione Crash Bandicoot N. Sane Trilogy. Sembra infatti che le vicende raccontate nel titolo in arrivo su PlayStation 4 e Xbox One prevedano anche più di una vecchia conoscenza, tra il ritorno incredibile e di gran carriera della (definitivamente ex?) fidanzata di Crash, Tawna, e di altri personaggi comprimari, come il tenero orsetto Polar, senza dimenticare i classici antagonisti, a partire da Neo Cortex. Dopo avervi raccontato com’è andata la nostra prova in anteprima di tre livelli di gioco, è bene recuperare anche le fila delle trame dei capitoli precedenti, per rinfrescarci la memoria o per conoscere a fondo una saga che ha davvero fatto la storia videoludica, in particolare di PlayStation.
Crash Bandicoot: quando tutto ebbe inizio
Era il 1996 e appariva per la prima volta un platform sviluppato da Naughty Dog e pubblicato da Sony Computer Entertainment con un personaggio singolare e decisamente nuovo, ideato per lanciare un guanto di sfida alla creazione di Sonic nello stesso periodo di tempo, ma non solo. Prima dello sviluppo di Crash Bandicoot infatti, Naughty Dog voleva fare ciò che SEGA e Warner Bros. fecero per ideare Sonic the Hedgehog e il Diavolo della Tasmania: realizzare un personaggio a partire da un animale realmente esistente, ma raramente visibile sui media e agli occhi del grande pubblico. Se la prima scelta era ricaduta su «Willie the Wombat», esisteva già un personaggio omonimo nella serie TV Tazmania. Il battesimo definitivo però vede il nome di Crash, protagonista di una serie di titoli di cui andiamo a recuperare la trama, a partire, chiaramente, dall’inizio. Il videogioco che apre le scene porta come titolo lo stesso nome del protagonista, Crash Bandicoot, ed è il primo capitolo dell’omonima serie. Narra gli eventi che hanno portato alla creazione del protagonista, Crash, da parte dei suoi due principali antagonisti, il Dr. Neo Cortex e lo scienziato Nitrus Brio, decisamente intenzionati a servirsi di lui per conquistare il mondo. Ci troviamo su di un immaginario arcipelago nel sud dell’Australia, dove i due scienziati pazzi hanno in serbo un piano diabolico: formare un potentissimo esercito di mutanti tramite tale Evolvo Ray, un macchinario in grado di rendere gli animali simili agli esseri umani. Nel tentativo di realizzare il capo dei “Cortex Commandos”, Cortex sottopone agli esperimenti un bandicoot, chiamato appunto Crash, a seguito di una sorta di lobotomia, ma non tutto va per il verso giusto.
Il macchinario si rivela inefficace su Crash, che fugge ma lasciando indietro Tawna, così fatta prigioniera. Risvegliatosi sulla spiaggia dell’Isola della Follia, Crash decide di fare ritorno al maniero di Cortex per salvare la damigella in pericolo, accompagnato da una maschera benigna, lo stregone Aku Aku. Già in questo capitolo, abbiamo a che fare con diversi nemici, protagonisti anche di boss fight, che costelleranno altri successivi capitoli della storia, tra cui il capo-indigeno Papu Papu, il coniglio fuori di testa dal nome Ripper Roo o ancora Koala Kong, fino ad arrivare alla guardia del corpo dello scienziato, Pinstripe Potoroo, successivo antagonista anche in amore. Sarà proprio lui infatti a conquistare il cuore della sua amata Tawna, ponendo fine alla storia d’amore tra lei e Crash, ma non senza strascichi nel cuore e nella quotidianità del marsupiale. Bando alle ciance dunque, ormai siamo agli ultimi colpi di scena di questo primo capitolo, dove la sconfitta fa parte anche del destino di N. Brio e di Cortex, mentre il suo castello va a fuoco per via di un guasto nel laboratorio. Chiara conclusione è inoltre il salvataggio di Tawna, che però, come anticipavamo, non basta ad assicurarsi il suo cuore per sempre.
Crash Bandicoot 2: Il ritorno di Cortex
Il secondo capitolo della vicenda esce a solo un anno di distanza, nel 1997, ripartendo direttamente dalla fine del primo episodio. Crash è fuggito dal dirigibile di Neo Cortex con Tawna, mentre lo scienziato precipita e si schianta su un’isola. Come anticipa però il sottotitolo di questo gioco, Cortex sopravvive e si rifugia in una caverna, dove scopre un cristallo viola, a lungo esaminato nel suo laboratorio ancora in compagnia di un assistente: stavolta però si tratta di N. Gin, con il quale realizza un nuovo Cortex Vortex e integrato in una grande stazione spaziale. Obiettivo: schiavizzare l’intera umanità. Servono però tutti i 25 cristalli viola sparsi sul pianeta, non solo quello che già possiedono, motivo per cui, dopo l’abbandono di Nitrus Brio, Cortex decide di farsi aiutare da Crash (meno lucido che mai), ma a che prezzo? Il marsupiale intanto vive con una nuova bionda, ma non si tratta di una storia d’amore: è la sorella Coco, con la quale abita a N. Sanity Beach, un’isola che ospita anche una giungla nella quale il marsupiale viene rapito da una strana luce e si ritrova in una Warp Room, dove Cortex gli ordina di portargli i cristalli viaggiando attraverso le porte della stanza. Per convincerlo, lo scienziato finge di essere dalla sua parte, dicendo che userà i Cristalli del Potere per evitare l’allineamento dei pianeti e salvare il mondo da una distruzione certa. Cortex però è ancora una volta parecchio sfortunato: torna N. Brio, il quale rivela a Crash che l’unico modo di salvare il mondo è di raccogliere 42 gemme invece dei cristalli, al fine di generare un dispositivo per sparare un raggio laser che distruggerà il Cortex Vortex. Nel dubbio, Crash accetta di raccogliere sia le gemme che i cristalli, scontrandosi con parecchi nemici e scoprendo solo alla fine della raccolta dei cristalli che Cortex, per via dell’energia dell’allineamento dei pianeti, userà la stazione spaziale alla base del Cortex Vortex. Lo scopo, ancora una volta, è il lavaggio di cervello a tutti gli abitanti del pianeta e conquistare il mondo. Crash riesce a fermare Cortex prima che questo utilizzi tutti i cristalli, ma il Cortex Vortex è ormai alla deriva nello spazio, venendo distrutto poco più tardi quando Crash raccoglie le gemme per il dottor N. Brio e completa il cannone laser del dottore. Finisce così la storia di Cortex?
Crash Bandicoot 3: Warped
Chiaramente no, duro a morire come non mai il nostro nemico giurato fa ritorno nel terzo capitolo della storia, la cui trama prosegue senza alcuno “strattone” o improvviso balzo narrativo. Dopo la distruzione del Cortex Vortex, diversi pezzi della stazione spaziale precipitano sulla terra, uno dei quali riesce a distruggere un’antica prigione. Entra in scena così un personaggio antagonista del nostro braccio destro, la maschera Aku-Aku, che deve ora scontrarsi con Uka Uka, suo malvagio fratello che viene liberato dopo che secoli prima era stato rinchiuso per proteggere il mondo dalla sua malvagità da Aku-Aku. Il potente stregone, ora a piede libero, salva Neo Cortex dallo spazio, e decide di dare un’altra possibilità allo scienziato poiché quest’ultimo lo ha indirettamente liberato dalla sua prigionia. Lo stregone ci introduce un nuovo personaggio e, inutile a dirlo, nuovo antagonista del gioco. Si tratta del Dottor Nefarious Tropy, il creatore del cosiddetto “Vortice risucchia Tempo”, grazie al quale potrebbero essere recuperati i Cristalli del Potere sparsi nelle varie epoche antiche (quelli del nostro tempo sono andati distrutti), e ricavarne il massimo potere. Nel frattempo Aku-Aku avvisa i fratelli Bandicoot della fuga del fratello e i tre raggiungono la torre dove si trova il Vortice risucchia Tempo, dove ha inizio la loro avventura. L’obiettivo è proprio quello di sconfiggere gli scagnozzi di Cortex, oltre a sconfiggere N. Tropy, fino a rendere inutilizzabile la macchina del tempo, che implode, fino a esiliare N. Cortex, N. Tropy e Uka-Uka all’alba dei tempi. Fino ad oggi!
E adesso… It’s About Time!
Il tempo è una componente fondamentale nella serie di Crash, soprattutto considerando il terzo episodio dove i salti temporali sono alla base non solo della storia, ma anche delle epoche attraversate dal giocatore nei tantissimi livelli. E come recita il titolo del gioco in arrivo, è davvero tempo di riprendere in mano il controller e scoprire da vicino cosa ci attende. Siamo dunque passati dalle isole Wumpa, tra ostacoli e nemici di vario tipo, ai livelli impervi del secondo capitolo, fino alla varietà sempre più ampia del terzo capitolo, da cui si riparte alla volta di nuove avventure. Abbiamo avuto a che fare con tante, tantissime casse di frutta Wumpa, ma anche di TNT e di Nitro, una più pericolosa dell’altra, oltre a tantissimi nemici diversi e a un gameplay non solo a scorrimento orizzontale, come sarebbe tipico nei platform. La telecamera ci ha seguiti da diversi punti di vista, nei vari livelli, e come abbiamo avuto modo di osservare di recente, le modalità di gameplay riescono a unire tradizione e innovazione.
Per adesso, ciò che sappiamo è che all’inizio di questo nuovo capitolo Cortex riesce a sfuggire dalla prigione temporale dove è stato confinato, chiaramente in compagnia di Uka-Uka e N. Tropy. In questo frangente però, Cortex crea qualche tipo di disagio a livello spazio-temporale… ma di cosa si tratta? Solo il… tempo lo dirà. Sempre più ridotto ormai! Pronti a imbarcarvi in una nuova avventura, dopo avervi fatto ripercorrere questo nostalgico viaggio nel passato dal sapore amarcord? Crash è già pronto… forse!