L’acquisizione, da parte di Microsoft, di Bethesda (oltre che di tutte le altre compagnie riunite sotto ZeniMax) per l’impressionante cifra di 7.5 miliardi di dollari, ha scatenato un terremoto nell’industria videoludica i cui effetti si faranno sentire a lungo, e non solo nell’ambito della console war. Tuttavia, secondo alcuni retroscena che stanno diventando di dominio pubblico in questi giorni, Bethesda avrebbe potuto essere acquistata da tutt’altra compagnia.
Questo almeno è quanto rivela un report di Bloomberg, secondo il quale ZeniMax è rimasta sul mercato per un po’, e tra i nomi dei possibili acquirenti era spuntato, a un certo punto, anche quello di Electronic Arts. Il gigante di Redwood City sarebbe infatti interessato a espandersi acquisendo altri studi, e tra le sue mire ci sarebbe anche l’acquisizione di WB Games, quindi l’interesse per ZeniMax, e ovviamente per Bethesda, non deve suscitare eccessiva sorpresa.
L’accordo non è poi andato in porto, e con tutta probabilità si è trattato di un colpo di fortuna. Infatti, è difficile immaginare come un’azienda votata principalmente allo sviluppo di titoli che favoriscono il multiplayer, come FIFA o Battlefield, potesse gestire un catalogo di giochi più focalizzati sul single-play come è il caso di Bethesda, appunto.
Intanto sembra che Microsoft, nonostante conti adesso all’attivo ben 23 studi di sviluppo, non abbia intenzione di fermarsi con le acquisizioni: in una intervista rilasciata pochi giorni fa a CNET, il CEO della compagnia, Satya Nadella, parlando dei piani futuri, ha espressamente dichiarato che Microsoft punterà ad altre acquisizioni. Certo non è chiaro se si tratterà di grossi accordi come quello per ZeniMax, o di operazioni più piccole simili a quelle che la compagnia ha già portato avanti in passato (e in relativamente poco tempo) per studi quali Double Fire, Obsidian Entertainment, inXile e Ninja Theory. Ad ogni modo c’è solo una certezza: Microsoft non si fermerà.