Monster Hunter Rise Anteprima: la caccia riapre su Switch

Monster Hunter Rise

Monster Hunter Rise torna a far parlare di sé durante TGS 2020, evento in cui Capcom ha mostrato in anteprima l’ultimo capitolo della saga. Oltre a quello che è possibile intravedere nel video, molte altre indiscrezioni sono trapelate, rendendo il titolo uno dei più attesi del 2021. Allo stesso tempo, diversi sono i dubbi rimasti in sospeso, elementi più o meno importanti che rendono l’attesa ancora più trepidante. A noi non resta altro che immergerci nelle suggestive atmosfere di Monster Hunter Rise, per assaporare ancora una volta il gusto indimenticabile della caccia.

Monster Hunter Rise: Su Switch nel Giappone del passato

Durante il TGS 2020, la novità più stupefacente riguardate Monster Hunter Rise è sicuramente quella della sua uscita su Nintendo Switch. Capcom ha deciso di puntare sull’ultima nata e super apprezzata console nipponica, valorizzando la portabilità e permettendo ai molti fan di potersi cimentare nella caccia, ovunque e in qualsiasi momento, proprio come era avvenuto con Monster Hunter Generations Ultimate. Una gradita possibilità che non ci era stata concessa con Monster Hunter World.

Monster Hunter Rise

L’ultimo capitolo della saga Capcom sembra proprio ripartire da questi due titoli, valorizzandone i punti forti e cercando di sistemare quelli deboli. In Monster Hunter Rise, infatti, possiamo ammirare un ritorno allo stile antico e affascinante del Giappone medievale, valorizzato da una splendida sequenza animata che fa da apertura al video. Mentre seguiamo un Palamute, il nuovo compagno animale che sarà affianco al nostro cacciatore, che corre liberamente e rapidamente all’interno dell’ambiente, veniamo rapiti dalla bellezza dell’ambiente selvaggio, all’interno del quale spiccano costruzioni rocciose e case in rovina.

La certezza del cambio di ambientazione l’abbiamo all’arrivo del fedele animale dal suo padrone, che indossa armatura ed equipaggiamento dallo stile decisamente orientaleggiante. In questo nuovo capitolo, in ogni caso, non dovremo rinunciare ai simpatici e utilissimi Palico, come il filmato di conferma. In Monster Hunter Rise potremo farci accompagnare da due animali, scegliendo di volta in volta se sfruttare due dei simpatici gattoni, una coppia di Palamute oppure uno per genere. Decisione importante da prendere sia sulla base del nostro stile di gioco che sulla tipologia di caccia da portare a termine.

Monster Hunter RiseUna minaccia enorme in un vasto mondo

Come abbiamo già detto, Monster Hunter Rise riprende le atmosfere del Giappone medievale già viste in Generations Ultimate, andando a sopperire inoltre a una delle carenze più grandi riscontrate in MHW: la presenza di una storia solida. In questo capitolo, infatti, saremo catapultati nel pittoresco villaggio di Kamura, località che attira cacciatori da ogni parte del mondo per scontrarsi con i terribili mostri che lo circondano. Il paese, inoltre, è alla ricerca di eroi temerari in grado di sconfiggere una calamità terribile che già anni prima lo aveva colpito: il Magnamalo. La gigantesca creatura, che possiamo ammirare in tutta la sua temibile potenza distruttiva nel video di presentazione, sta per tornare e deve essere fermata.

Prima di arrivare allo scontro finale, però, saremo liberi di girare all’interno di un mondo vasto, senza stanze separate da caricamenti ma all’interno di una mappa stratificata dove muoverci, cacciare e accrescere il nostro bagaglio di esperienze ed equipaggiamento. Il villaggio di Kamura fungerà da campo base, all’interno del quale migliorare armature e armi, depositare oggetti e completare missioni. All’interno del mondo, potremo contare sulla resistenza e la velocità del nostro Palamute che, oltre ad essere una fondamentale risorsa durante gli scontri, potrà essere usato anche come mezzo di trasporto, permettendoci di raggiungere velocemente aree specifiche della mappa in brevissimo tempo, senza quindi dover consumare la nostra resistenza come avveniva in Monster Hunter World.

Monster Hunter Rise

Altra novità interessante sono i Wirebug, insetti-filo a cui il nostro personaggio potrà aggrapparsi sostenuto da una sorta di ragnatela, una novità non di poco conto. La presenza di questo supporto, infatti, fa evolvere notevolmente il sistema di gioco in più di un senso. Durante il gioco potremo utilizzare il Wirebug per muoverci velocemente all’interno della mappa, sia per raggiungere in tempi rapidi un obiettivo che per superare voragini o ponti rotti. Gli insetti, inoltre, permettono uno sviluppo più verticale del gioco, permettendoci di esplorare in maniera totalmente innovativa l’ambiente circostante. Infine, gli insetti-filo possono essere utilizzati anche in fase di combattimento, creando uno stile di attacco e difesa originale e altamente personalizzato. L’utilizzo dei Wirebug non sarà infinito. Avremo a disposizione solamente due cariche, rigenerabili nel tempo, che ci costringono ad usare con parsimonia i nostri insetti e a muoverci soprattutto a terra, invece che volteggiare in aria come uno Spider-Man nipponico.

L’uscita del gioco su Switch e la presenza di un ambiente così vasto e variegato, però, ha avuto delle forti conseguenze sul reparto grafico. Nonostante il gioco sia stato sviluppato sul RE Engine, il motore grafico proprietario con cui Capcom sta e ha creato molti dei suoi ultimi successi, la sensazione generale è che il titolo abbia perso qualcosa rispetto al fratello maggiore. Gli ambienti, seppur ampi, risultano meno accurati e definiti. Il risultato complessivo è comunque più che accettabile, soprattutto se paragonato a quello che si aveva a disposizione in Monster Hunter Generations Ultimate.

Monster Hunter Rise

Monster Hunter Rise tra mostri, armi e novità

Non si può certo parlare di un titolo come questo, senza dedicare un capitolo a quelli che sono gli elementi più importanti del gioco: mostri e armi. Nel video di presentazione abbiamo potuto avere un buon assaggio di entrambi, osservando diversi cacciatori scontrarsi con alcune delle nuove creature presenti all’interno di Monster Hunter Rise. Oltre al già citato Magnamalo, i nostri eroi si trovano a dover fronteggiare un Aknosom, temibile uccello sparafuoco, un Tetranadon, rospo dalle grandi dimensioni, e Great Izuchi, lucertoloni in grado di utilizzare la coda come mazza. Ancora non è dato sapere quanti mostri comprenderà il bestiario definitivo, né quante saranno le vecchie glorie e le new entry.

Insieme ai nuovi mostri (sia avversari che amici), non poteva certo mancare una rapida panoramica sulle armi e sul sistema di combattimento. Il gameplay, anche se ci ha mostrato spade, martelli e un utilizzo creativo dei barili bomba, si è concentrato in maniera particolare sulle doppie lame, altre eredità di Monster Hunter World. Si è notata infine l’assenza del rampino artiglio, sostituito dal Wirebug, e della possibilità di aggrapparsi al mostro e cavalcarlo per ferirlo o farlo schiantare, controversa azione che aveva comunque un fascino particolare. Tra assenze e novità, quel che è certo è che ci aspettano diverse ore di caccia entusiasmante.

Monster Hunter Rise sembra avere tutte le carte in tavola per segnare un nuovo grande successo di casa Capcom. Già dal video di presentazione mostrato al TGS 2020, abbiamo potuto apprezzare diverse gustose novità. Tra tutte, la presenza di un nuovo compagno animale, il canide Palamute, affiancato al confermato Palico, da utilizzare anche come mezzo di trasporto, e l’inserimento dei Wirebug. Questa seconda news, in particolare, permette uno sviluppo più verticale dell’esplorazione e delle fasi di combattimento. Il mondo a nostra disposizione sarà ampio e vasto, a livello di struttura simile a quello visto in Monster Hunter World, ma purtroppo graficamente meno accurato. Al centro di tutto ci sarà il villaggio di Kamura, simbolo dello stile generale ispirato al Giappone medievale, da dover proteggere durante il ritorno di una terribile creatura: il Magnamalo. Il mostro viene presentato all’interno del video insieme ad altre nuove creature, uniche anticipazioni che ci sono state date sul bestiario, ancora avvolto nel mistero. Non ci resta che aspettare il 26 marzo 2021 per poterci gustare una nuova stagione di caccia, magari acquistando una delle diverse edizioni con molti upgrade e contenuti aggiuntivi.

Andrea Mondati nasce con il gettone per la sala giochi in mano e si massacra le dita distruggendo macchine su Street Fighter. Pur di giocare a Super Mario, prende la scossa armeggiando con un trasformatore rotto. Nella vita di tutti i giorni fa il Videomaker e il Web Editor ed è innamorato delle storie, di tutte le tipologie e forme. Cinema, videogiochi, fumetti e libri sono colonne portanti della sua vita che condivide con coloro che hanno piacere di ascoltare e, naturalmente, raccontare.