Xbox Series X straccia i tempi di caricamento di One X

Phil Spencer Xbox Series X

Come ben sapete già, le prime Xbox Series X stanno cominciando ad arrivare nelle varie redazioni e con esse, tutte le possibili informazioni tratte dai vari “hands-on” delle testate specializzate. Tutti coloro che hanno cominciato a parlarne apertamente convogliano su almeno un punto in comune, ovvero che la console sia davvero un portento di veolcità.

Su The Verge è possibile infatti trovare un vero e proprio hands-on della nuova ammiraglia di Microsoft interamente dedicato ai tempi di cariccamento di quest’ultima. Come potete vedere nel post che trovate in calce proveniente da Twitter, si parla dei tempi di caricamento comparati tra la next-gen e la potenza portata da Xbox One X in quella che, tra meno di due mesi, sarà la old-gen.

In “quasi la totalità dei titoli” i tempi di caricamento sono drasticamente ridotti rispetto a quelli di One X (sebbene i vari redattori hanno il solo permesso di testare giochi retrocompatibili per questa fase dell’embargo). Gli esempi più lampanti ovviamente arrvìvano con titoli che nella current-gen hanno tempi di caricamento infinitamente lunghi.

Tra questi vi è ad esempio Destiny 2, il quale carica “in soli” trenta secondi un pianeta, contro il minuto e più di One X. Altrove nel panorama dell’industria videoludica, Geoff Keighley stava già scatenandosi sulla console. “Tempi di caricamento enormemente migliorati su tutta la linea”, come potete vedere in questo tweet. Menziona titoli come Fortnite, Warzone, Ori, Batman Arkham Knight e titoli più datati come Modern Warfare 2 e Gears of War (disco originale per Xbox 360).

Fa sicuramente sorridere il seguente collegamento fatto da costui, “I tempi di caricamento più la Ripresa Rapida rendono la navigazione tra i vari titoli quasi al livello di un ALT-TAB”. Ricordiamo che tale miglioramento proviene dalla Velocity Architecture di Xbox Series X, una delle numerose bandiere sventolate da Microsoft nei mesi scorsi.

https://twitter.com/Nibellion/status/1310566716032929795?s=20

All'età di sei anni, Fabio ha potuto mettere le mani su quella che sarebbe diventata, in estremamente poco tempo, la sua passione più grande: il videogioco. Dalla prima Playstation, vagando tra le terre simil-burtoniane di MediEvil fino a Crash Bandicoot e Tombi arriva, nel suo percorso di videogiocatore, a farsi appassionare da una moltitudine di generi e a crescere con loro, facendoli diventare parte integrante della sua vita e riconoscendo nel videogame una nuova forma di pura arte, oltre che di intrattenimento. Da quel momento, i suoi interessi mettono radici anche altrove, arrivando alla Settima Arte e alla musica, il gioco di ruolo e la lettura e tutto ciò che permette di sentire e immaginare mondi che ci sembrano, o sono effettivamente, lontani dalle nostre realtà.