Endgame Gear è stata, senza alcun’ombra di dubbio, una delle nuove aziende all’interno del panorama dell’industria delle periferiche da gaming che più ha sorpreso tutti lo scorso anno. L’autore del successo del brand tedesco è stato sicuramente l’amatissimo mouse da FPS XM1. Quest’ultimo presentava un design e delle specifiche tecniche che hanno fatto gola a molti amanti del settore, che tutt’ora preferiscono fruire del prodotto in questione piuttosto che optare sui classici brand storici. Tuttavia, alcuni membri della community avevano notato alcune possibili aggiunte e, di conseguenza, altri miglioramenti apportabili allo già ottimale stato del suddetto. Con questa premessa, nasce il nuovo Endgame Gear XM1 RGB.
Come lo stesso nome ci fa capire, la novità più evidente apportata da quest’ultimo è stato l’impianto di retroilluminazione. Ma non è tutto, come ben presto scoprirete nel corso della nostra recensione. Prima di passare all’articolo vero e proprio ci teniamo a specificarvi che, al momento, è possibile ottenere il mouse da gaming al prezzo di 70 euro. Attualmente è possibile acquistare solamente la colorazione nera, però in futuro verrà pubblicata anche quella bianca. In Italia, il rivenditore ufficiale è Drako.it, da cui potete scorgere alcune delle caratteristiche primarie dell‘XM1 RGB.
Endgame Gear XM1 RGB: specifiche tecniche
Dimensione: 122,14 x 38,26 x 65,81 mm (LxHxP)
Peso: 82 gr
Connessione: USB 2.0 Type A
Lunghezza cavo: 1,85 m
Materiale: Plastica (Chassis), PTFE (Glide), Dry Grip Coating (Surface)
Ergonomics / Layout: Destro
Tipo di presa supportato: Claw Grip, Palm Grip, Finger Grip
Processo della latenza interna del segnale: <1 ms
Sensore: Pixart PMW3389 (ottico)
Microcontroller: 32bit STM ARM Cortex-M0 MCU
Risoluzione: 50 – 16,000 CPI (modificabile di 50 CPI)
Polling rate: 250, 500, 1,000 Hz (modificabile)
Accelerazione: 50 G
Velocità massima: 11.43 m / s (450 IPS)
Distanza Lift-Off: 2 mm (Standard) / 3 mm (programmabile via software)
Tasti: 6 (2x principali, 2x laterali, 1x rotellina, 1x switch profilo)
Tasti: 5 (2x principali, 2x laterali 1x rotellina)
Scroll wheel scrolling: 2-way
Switch Principale (destra / sinistra):
Interruttori Kailh GM 4.0 (meccanici)
Forza di rilascio: 60 g + -5 g
Durata: 60 milioni di clic
Il packaging
Il packaging dell’Endgame Gear XM1 RGB non si discota molto rispetto alla versione base, anzi, è prettamente lo stesso. Nonostante ciò, descriveremo quello che abbiamo trovato all’interno dello scatolo al momento della sua apertura. Semplicemente, una volta aperto il contenitore ci troveremo davanti il fulcro del nostro interesse: la periferica.
Avete capito bene, l’unico componente del box è semplicemente il nostro caro XM1 RGB ed il piccolo manuale in cui sono scritte alcune indicazioni di base. Fortunatamente l’azienda ha pensato di investire nella mancanza di accessori utilizzando un quantitativo, a tratti esagerato, di protezione. Insomma, potete stare sicuri che il mouse arriverà integro, visto che ci saranno molte componenti che faranno il loro lavoro nel migliore dei modi.
Le dimensioni dell’involucro sono piuttosto piccole. Ciò consente di optare sempre per un trasporto sicuro e leggero, adatto a tutte le tipologie di viaggio.
Piedini del mouse e cavo
Alcune delle innovazioni apportate dall’Endgame Gear XM1 RGB rispetto alla versione originale è sicuramente il design dei suoi piedini. Infatti in questo modello avremo già installati degli skates più grandi, al posto dei classici quattro componenti posti agli angoli della periferica. In entrambi i casi, il materiale utilizzato è sempre 100% PTFE. Ragion per cui la qualità offerta da entrambe le tipologie di mouse feet è quasi allo stesso livello.
Tuttavia, noi di GamesVillage.it crediamo che la modifica apportata di soli due pezzi sia stata vincente. Infatti, abbiamo riscontrato un feeling migliore nei momenti in cui abbiamo provato a scorrere con il mouse durante la nostra prova. La consistenza dello spostamento è migliorata, divenendo più uniforme rispetto al passato.
Per quanto concerne il cavo installato, quest’ultimo è rimasto lo stesso utilizzato nel normale Endgame Gear XM1. Paracord è ormai sinonimo di qualità, ed è per questo che l’azienda ha deciso di non cambiare la composizione dalla fattura, la quale è pressoché eccellente. Rispetto alla norma, il filo del prodotto è più soffice e si piega con più facilità rispetto ai competitor. Un piccolo appunto che ci sentiamo di fare è quello di rendere quest’ultimo leggermente più resistente, dato che a volte potrebbe causare fastidi se non viene prima impostato bene all’interno della vostra postazione di gioco. Tuttavia, questa è una nostra preferenza poiché, a conti fatti, non c’è davvero nulla di cui potersi lamentare in questo aspetto.
Endgame Gear XM1 RGB: il cambiamento degli switch che volevamo
Se c’era un fattore che noi della redazione credevamo dovesse essere rivisto era il sistema degli switch ai click principali. Nonostante la versione base utilizzasse i celebri Omron 50M, uno dei difetti maggiori del normale Endgame Gear XM1 era quello di richiedere una forza di attuazione pari a 100gf.
Però la società è conosciuta anche per ascoltare i feedback frequenti della sua community, proprio per questo motivo sono arrivati gli altrettanto famosi Kailh GM 4.0 ad ovviare alla complicanza. Non a caso, questi ultimi richiedono 60+5gf per far iniziare l’input dei tasti principali. Sebbene sia un valore ancora più alto della media, siamo comunque davanti ad un miglioramente, il quale speriamo vada sempre più a perfezionarsi in futuro.
Anche i bottoni laterali hanno ricevuto il cambio di interruttori, anche se nel loro caso non c’era alcun problema da riportare per cui il tutto è rimasto invariato, in termini di feeling.
Un altro maggiore update concerne lo scorso problema del cigolio dei clic. Quasi tutti i possessori del mouse originale avranno notato che il tasto sinistro, o destro, si muovevano leggermente su uno dei lati. Con l’avvento dell’Endgame Gear XM1 RGB, pare che questo piccolo fastidio sia stato risolto.
Ci teniamo a specificare che il suddetto “difetto” non era percettibile durante le nostre partite, ma si tratta comunque di un perfezionamento di cui si deve parlare e, soprattutto, elogiare la cura per i dettagli degli sviluppatori.
E l’impianto RGB?
Ovviamente, non potevamo non parlare del cambiamento maggiore, e più evidente, che la versione Endgame Gear XM1 RGB porta con sè. Già il suo nome ci anticipa che è stato aggiunto un impianto di retroilluminazione. Specificamente, le sezioni del logo, rotellina e la base della periferica saranno coloro che emetteranno le luci.
Impostare il pattern ed il colore che preferiamo sarà molto semplice. In pratica, ci basterà installare il software dedicato a questo modello (fate attenzione dato che è diverso da quello base) ed iniziare a decidere le combinazioni che preferite.
Potrete settare una cromatura diversa per ogni parte RGB e avrete a disposizione ben 16.7 milioni di tonalità tra cui scegliere!
Sfortunatamente non tutto è perfetto, di conseguenza, era normale che l’aggiunta dell’intero impianto avrebbe portato ad un aumento di peso. Gli 82 grammi della proposta analizzata non sono assolutamente proibitivi, tantomeno escono fuori dall’attuale standard del mercato. Ma ci viene innegabile constatare che l’Endgame Gear XM1, con i suoi 70 grammi, resti l’opzione migliore per tutti coloro che hanno a cuore unicamente le performance. Insomma, l’XM1 RGB resta un’ottima via di mezzo per i giocatori competitivi che hanno anche l’esigenza di utilizzare un prodotto esteticamente bello da vedere, ma l’originale è comunque il mouse più adatto se siete alla ricerca di una periferica perfetta per gli Esports.
Endgame Gear XM1 RGB: il sensore e la rotellina
Questo paragrafo sarà piuttosto breve rispetto agli altri. La ragione principale è che, oltre ad essere praticamente privi di difetti, i due componenti in questione sono gli stessi presenti nella versione base.
Il sensore utilizzato è un PixArt PMW 3389, il top di gamma disponibile sul mercato attualmente. Il DPI raggiungibile dal componente è di 16.000 e può essere modificato attraverso il software dedicato. Inutile dirvi che non abbiamo trovato alcun problema durante i nostri match.
La rotellina del mouse è in gomma e ad ogni utilizzo ci siamo sempre più convinti che non abbiamo nulla di cui lamentarci. La motivazione è dovuta al fatto che riesce a posizionarsi in una categoria neutra, dove l’unico giudizio resta quello individuale, discostandosi da un’analisi di problematiche oggettive. In questa versione. è stata ridotta la forza di attuazione da 75gf a 100gf.
Il design e la nostra esperienza in gioco
Il redattore che si è occupato della recensione ha una mano delle dimensioni di 18 x 9.5cm ed utilizza una claw grip.
L’Endgame Gear XM1 RGB ha lo stesso design del primo, il che lo rende sempre una delle opzioni – se non LA – migliori per tutti i fruitori con il tipo di impugnatura ad artiglio. Il raggio in cui potrete trarne il massimo comfort e performance è tra i 17 e 19 cm, ma anche categorie più grandi potranno provare ad adattarsi e provare in prima persona. Tuttavia, consigliamo vivamente a tutti i claw grippers di dare una chance al modello, anche quello senza retroilluminazione, visto che ha tutto quello che possiate mai desiderare.
Nel corso delle nostre partite abbiamo notato un ottimo feeling sul fronte stabilità, riuscendo a tracciare e puntare in fretta e furia i nostri avversari con una precisione evidentemente maggiorata. Senza alcun’ombra di dubbio la curvatura iniziale è stata un ottimo supporto per il nostro palmo e parte della prima falange, garantendoci pochissime situazioni in cui ci è capitato di dover riaggiustare la nostra posizione. All’inizio, la forza di attivazione dei click potrebbe avvilirvi, in special modo nel caso in cui siate abituati a switch dall’input molto più leggero. Fare l’abitudine con la versione RGB sarà però ancora più semplice di prima, per cui resta unicamente una questione di tempo e preferenza.
Noi di GamesVillage.it abbiamo ampiamente apprezzato il nuovo Endgame Gear XM1 RGB. Crediamo che il cambio di switch e design dei piedini sia stata una mossa vincente, che rende ancora più piacevole l’utilizzo del mouse. Il sensore, cavo e rotellina sono rimasti pressoché invariati rispetto al modello originale, tuttavia, restano di altissima fattura. Sono state risolte piccolezze tecniche, come il cigolio dei click principali, oltre che ad aver diminuito la forza di attuazione dei tasti principali. Nonostante l’impianto di retroilluminazione sia esteticamente accattivante ed altamente personalizzabile, rende il peso della periferica (82 grammi) non propriamente adatto a tutti i giocatori che hanno a cuore unicamente le performance. Per loro, l’XM1 originale (70 grammi) sarà sicuramente la scelta migliore. Il design è uguale all’altro esponente della line-up, ma ciò non toglie il fatto che è sempre perfetto per tutti i fruitori che sfruttano la claw grip. Probabilmente, per questa tipologia di utenti, è l’opzione migliore sul mercato.