Solasta Crown of the Magister Provato: una buona alternativa

Solasta

In un periodo come questo è normale passare parecchio tempo in casa. E i veri gamer sanno come trascorrere ore su ore senza mai annoiarsi. Ci sono una miriade di titoli che garantiscono ore su ore senza mai annoiarci e, uno dei migliori e più longevi generi è sicuramente il GDR. Dopo aver trascorso l’infanzia e l’adolescenza con gli amici, seduti attorno ad un tavolo a giocare al fantastico D&D, alcuni tipi di gamer ricercano proprio quel tipo di avventura anche nell’ambito un po’ più tecnologico rispetto alla comune carta. Abbiamo avuto, nell’arco dei decenni, vari titoli che hanno adempito a questo compito e che ci hanno sorpresi, sia positivamente che negativamente. Dopo un’attesa infinita, potremmo dire, è finalmente uscito l’early access Baldur’s Gate III. Ma, dopo aver finito questa breve versione, quale altro gioco si potrebbe provare in vista del lancio ufficiale del nostro beniamino? Beh, noi di Gamesvillage possiamo trovarvi un’alternativa interessante che saprà entrare nel cuore dei più patiti senza però intaccare l’amore che provate per i vostri giochi preferiti. Semplicemente, potreste avere ancora uno spazietto per nuove avventure. E quale miglior titolo, per ingannare l’attesa, se non Solasta Crown of the Magister? Beh, le premesse non sembrano poi così male e per quanto riguarda il gameplay ci potrebbe anche convincere più del resto. Perciò, senza ulteriori indugi, vi lasciamo alla lettura del nostro Provato!

Solasta: da dove comicio?

Partiamo dal principio: cos’è Solasta Crown of the Magister? È un titolo GDR presente su Steam che ricalca parecchio la struttura dei giochi da tavolo, soprattutto di un più specifico D&D da cui traggono molto spunto. Ma tranquilli, qui nessuno vuole denunciare nessuno. Infatti, Wizards of the Coast ha concesso a Tactical Adventures, sviluppatore di Solasta, una licenza per utilizzare il set di regole Dungeons and Dragons SRD 5.1. Così facendo non avete più scusanti, voi amanti del d20 e dei combattimenti a turni, Solasta potrebbe davvero fare al caso vostro.

In questa sezione non possiamo parlarvi dei vari problemi tecnici che abbiamo riscontrato giocando a Solasta. Non ci sembrerebbe nemmeno giusto raccontarvi alcuni aneddoti dato che ci proviamo con in mano una versione parecchio eraly access. Quindi, oltre a dirvi che ci sono alcuni cali di frame, i modelli dei personaggi che vanno ancora rifiniti, le luci che vanno settate ancora e alcune zone che andrebbero rivelate senza un alone troppo scuro, ci soffermeremo maggiormente sui lati che ci sono piaciuti in Solasta. Anche perché, di tutte le cose che vi abbiamo elencato, alla release ufficiale ci aspettiamo che siano state modificate, ottimizzate e eliminate. Perciò non avrete di cui preoccuparvi. Per il resto, direi che è tempo di raccontarvi le mie prime ore di gioco in Solasta.

Solasta

Diciamo che, partendo dal menù iniziale, per ora, la lingua italiana è un privilegio che ancora non possiamo permetterci. Ma, oltre alla lingua originale ben scandita ci sono altri sottotitoli a potervi garantire una maggiore comprensione della storia principale. Anche se non vi consiglierei quelli in Cinese semplificato, a meno che non lo stiate studiando o non siate dei madrelingua. Partire quini con un doppiaggio inglese e con altrettanti sottotitoli non va a lenire la vostra esperienza, e i più veterani lo sanno bene. Per sua fortuna, o sfortuna, Solasta è un titolo molto lento. Bisogna leggere bene il tutorial, che ci viene presentato in varie sezioni con i primi personaggi già creati con cui potremo iniziare a giocare. Ogni parte del tutorial tocca vari aspetti del titolo e li spiega in modo tale che, una volta partita la prima missione, possiate capire come approcciarvi al meglio ai vari ostacoli e, soprattutto, quale personaggio del vostro party sia più adatto al combattimento ravvicinato, agli incantesimi, oppure allo stealth.

Come già detto, Solasta è un titolo lento, proprio come vuole il buon vecchio D&D dove i veri eroi passano anche 27 ore di fila a giocare (storia vera, non sto mentendo). Quindi, se volete farvi la partitina rapida questo non è il titolo che fa per voi. Dovete rilassarvi, accendere il PC e stare serenamente seduti sulla vostra poltroncina. Perché in questo gioco si legge molto, si riflette e ci si diverte comunque!

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Solasta: crea il tuo party

Appena entrati potrete scegliere di usare i personaggi creati dal gioco stesso o di dare libero sfogo alla vostra fantasia. Gli eroi già presenti sono ben equilibrati e sono un ottimo modo per iniziare, soprattutto per chi non è così tanto avvezzo. Una volta scelto di non usare i 4 avventurieri base, possiamo cominciare col dirvi come si mostra la schermata di custumizzazione.

Per prima cosa pensiamo all’aspetto. Per ora, sempre perché Solasta è in accesso anticipato, abbiamo poca scelta. Quindi qualche tipo di colorazione per pelle, capelli e occhi; qualche acconciatura e alcuni parametri per la stazza del vostro alter ego. Dopo avergli o averle dato un nome, è tempo di immaginare un background che regga alle dure regole di D&D. Qui, infatti, non parliamo dei classici personaggi alla Dark Souls che creiamo anche solo per farli brutti e riderci su. In Solasta avremo modo di immaginarci il nostro eroe come meglio vogliamo. Partiamo infatti dalla razza: umano, elfo, mezz’elfo, orco e via dicendo. Poi dovremo decidere la classe di appartenenza: combattente, ranger, paladino, stregone eccetera. Successivamente sarà il turno di decidere le origini, la storia prima dell’avventura. Potrete quindi scegliere tra: spie, filosofi, guardiani, sellsword e altri ancora. Questi dati andranno ad influenzare la morale e il carattere del vostro eroe e su come si comporterà nel mondo di gioco.

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Un gameplay lento ma ricco!

Ora passiamo alla parte più succosa e lunga, ovvero quella che vi accompagnerà per l’intera esperienza: il gameplay. Devo ammetterlo, i titoli a turni non sono il mio forte, ma proprio per questo posso garantire che Solasta non è noioso. Io sono più per RPG action dove posso esplorare il mondo di gioco come voglio, dove posso schivare e attaccare i nemici velocemente, usando più i riflessi che il semplice ingegno. Ma qui, non potete permettervelo. Ogni azione deve avere una strategia dietro e ogni scelta si ripercuoterà sul vostro party. E nessuno vuole vedere morire il proprio personaggio, giusto?

Una volta imparate le basi grazie al tutorial, è tempo di iniziare la prima missione. Oltra a qualche problema dovuto dall’illuminazione e dal caricamento delle mappe, la visuale isometrica non è poi così male. I dettagli delle città e dei vari luoghi sono comunque percettibili e la tastiera è sicuramente più comoda per un titolo del genere. Infatti, amanti dei pad, in Solasta dovrete usare solo la tastiera ma tranquilli, non è così difficile. La telecamera è semplice da manovrare, così come la visione intera della mappa che avete davanti. Una volta fatto l’occhio con questi parametri, potrete gestire meglio le battaglie e scovare i tesori nascosti. Sappiate però che ogni personaggio ha i proprio pregi e difetti. I nani sono bassi, si sa, ma cosa accade quando sono gli unici bravi scassinatori che avete nel gruppo? Beh, c’è il level design a venire in vostro soccorso. Le varie arre che esplorerete sono accessibili tramite degli oggetti nascosti e trascinabili. Così, anche se doveste essere troppo basi per arrampicarvi fino al forziere, potrete trovare altre vie per raggiungere il vostro obiettivo.

È questa una delle peculiarità che più mi ha impressionato in Solasta. Ogni personaggio è differente dall’altro e tutti sono utili a qualcosa, persino quelli già salvati dal gioco stesso. È utile avere un combattente che predilige gli attacchi ravvicinati, solo se però ha dietro di sé qualcuno a coprirgli le spalle. Un mago ad esempio, o un arciere. La scelta è vostra e sappiate che ognuno può tenere più di un’arma e imparare varie abilità per migliorare le skill del corpo ma anche gli incantesimi. Alcuni hanno dei bonus per un doppio attacco, altri per scappare anche dopo aver fatto mossa per il turno e altri ancora saranno più efficaci con la spada o con la balestra. Insomma, ci sarà un motivo se, per le avventure, Solasta vi invita a giocare con 4 personaggi, giusto? Sono compagni di vita. Persone con cui dormirete, cucinerete e viaggerete spesso. Non riuscirete a non affezionarvici.

L’HUD è ricca di cose da tenere a mente ma, a differenza di altri titoli, non infastidisce l’occhio. Ogni dato è al proprio posto e a portata di mano se serve. Quindi, una volta imparata la loro ubicazione vi potrete rilassare durante i viaggi, divertirvi a scoprire la storia di Solasta durante le conversazioni e mantenere la concentrazione nei combattimenti. Cosa volete di più?

In conclusione, Solasta ci sta davvero piacendo per ora! Nonostante alcuni problemini tecnici che possono essere tranquillamente risolti prima dell’uscita ufficiale, il gameplay riesce a non annoiare grazie alle varie sezioni più action o stealth. I rompicapo per farci proseguire durante alcune fasi sono interessanti e obbligano a guardarci intorno per capire come muoverci. La caratterizzazione, nonostante sia solo un accesso anticipato, non è affatto scarna o piatta. L’unico problema restano i modelli 3D dei personaggi, fin troppo grezzi e la fisica delle luci. Per il resto, che siate dei veterani di GDR o new entry appena arrivati, Solasta può risultare un ottimo passatempo in attesa di altri titoli di maggior spessore!

Nata con in casa una PS1 ed una stanza con pareti ricche di personaggi disegnati dal padre, si innamora ben presto dei videogiochi e dei manga. Dal primo titolo giocato, Paperino: Operazione Papero, fino ad arrivare a Death Stranding, vive ogni avventura come se fosse la propria, amando e studiando ogni personaggio che le si pari davanti. Le due opere che le sono più rimaste più nel cuore sono: Bioshock Infinite e The Last of Us. Appassionata di grafica, fumetti e storytelling, nel tempo libero scrive, disegna, gioca e soprattutto immagina. Incurabile sognatrice dal 1999.