G-Wolves Hati-S Recensione: quando le dimensioni non contano

G-Wolves Hati-S

Nell’ultimo periodo, l’industria tecnologica specializzata nella produzione di periferiche ha subito un boom di nuovi brand rispetto al passato. Uno di coloro che è riuscito a spiccare di notorietà è sicuramente G-Wolves. Per chi non lo sapesse, il marchio dell’azienda cinese è stato già autore di diversi mouse. Ragion per cui non ci troviamo davanti a dei completi novellini, tuttavia, è innegabile constatare che non stiamo nemmeno parlando di realtà presenti da decine di anni all’interno del settore. Noi di GamesVillage.it, però, siamo riusciti a mettere le nostre mani sul nuovo G-Wolves Hati-S, un mouse certamente ambizioso.

Quest’ultimo è infatti progettato per tutti i giocatori che preferiscono avere un’opzione dalle piccole dimensioni e, soprattutto, leggera. I 48 grammi offerti dalla corporazione parlano chiaro, ragion per cui sarà molto difficile pensare che durante la fruizione con l’Hati-S il vostro braccio possa stancarsi.

Prima di iniziare con l’articolo, ci teniamo a specificare che la versione da noi provata è chiamata Classic Edition. Le uniche differenze rispetto a quella Stardust sono il prezzo minore, la mancanza della struttura honeycomb anche ai lati ed un sensore diverso. La nostra scelta monta un PixArt PMW 3360, mentre l’altra ha un PixArt PMW 3389. Ma ora basta con le chiacchiere, vediamo se, dopo il suo rocambolesco ingresso nel mercato, la corporazione ha ancora bisogno di imparare o ha già perfezionato i suoi prodotti.

G-Wolves Hati-S

G-Wolves Hati-S: specifiche tecniche

Generali

  • 7 Buttons Gaming mouse, Paracord Cable ;
  • Size: 113mm x 61mm x 40mm
  • Weight: 48g +/- 3g

Tracking

  • Sensor: PMW3360
  • Resolution: Selectable resolution up to 12000cpi
  • Max. acceleration:  50 G
  • Max. speed:  250 IPS
  • Optical Lens: 1:1

Responsività

  • USB data format: 16 bits/axis
  • Frame Rate: up to 12000 fps

Altre Feature

  • Onboard memory: 5 profiles
  • Lightweight, flexible USB cable

Requisiti

  • Windows 7 or later

Un packaging ricco di contenuti

Ultimamente, nelle nostre recensioni non abbiamo avuto modo di parlare molto riguardo il packaging dei prodotti. Ciò a causa di un sempre più frequente focus su altri componenti che caratterizzeranno il prodotto. Tuttavia, il nuovo G-Wolves Hati-S è sicuramente un mouse che non pecca di extra.

Una volta aperto lo scatolo, troveremo la custodia in alluminio, la quale conterrà l‘Hati-S. Quest’ultimo è avvolto in una pellicola profumata. Sì, non stiamo scherzando, siamo seri quando diciamo che per circa due giorni abbiamo fruito della periferica con l’essenza d’aloe vera ad ogni movimento.

Ritornando a noi, il vero succo dei componenti addizionali sta per arrivare. Una volta avvistato il protagonista di questa recensione, ci aspetteranno i due cavi in paracord, nel caso in cui uno si dovesse rompere malauguratamente. Tutti gli utenti che avranno una sudorazione più marcata del normale saranno sicuramente felici nell’apprendere che sono presenti dei grip antiscivolo per i click principali, il guscio frontale ed i due lati. Pensate che sia finita qui, vero? E invece stavamo solo aspettando a rivelarvi le parti più peculiari. In tutti questi anni, non ci è mai capitata una copia che disponesse addirittura di switch in più per i bottoni primari ed uno spolverino da poter utilizzare per togliere lo sporco all’interno e esterno del G-Wolves Hati-S.

Insomma, se siamo stati sempre abituati a confezionamenti minimali, come quello del VAXEE ZYGEN NP-01, l’azienda cinese ha deciso invece di viziarci, fornendoci pezzi quasi inutili per ciò che la maggior parte degli acquirenti potrà mai farsene. Inutile dirlo, ma le dimensioni della custodia non sono molto ingombranti e portare il vostro mouse con voi sarà molto più semplice di quanto crediate.

G-Wolves Hati-S

I piedini ed un cavo rivoluzionario

Il G-Wolves Hati-S è, indubbiamente, un prodotto che non ha nulla da invidiare rispetto ai competitor. Infatti tutte le sue parti sono di ottima qualità, partendo innanzitutto dai piedini completamente in PTFE. I suddetti garantiscono uno scorrimento migliore della normale offerta in teflon, oltre che a risultare più piacevoli durante l’utilizzo e veloci nei movimenti. L’unico appunto che sentiamo di fare a riguardo, è il fatto che su alcuni tipi di tappetino possono risultare molto più ruvidi del previsto.

Il pezzo forte del mouse in questione è la tecnologia del cavo in paracord. Quest’ultimo, si collega tramite un’entrata USB. Ciò permette infinite opzioni di personalizzazione e facilitazioni nel suo trasporto. Non a caso, anche i meno esperti potranno cambiare il componente senza dover aprire la periferica e smanettare con la scheda madre.

La qualità del filo è ottima, d’altronde parliamo sempre del materiale paracord. Ammettiamo che, per i nostri gusti, risulta un po’ troppo flessibile. All’inizio della nostra sessione di test, abbiamo riscontrato un piccolo problema che vedeva il cavo flettere troppo sui lati, andando a toccare il nostro anulare. Dopo diverse modifiche al nostro setup, siamo riusciti ad ovviare tranquillamente alla complicanza. Nonostante ciò, la nostra è una pura preferenza soggettiva, visto che a molti videogiocatori garba di più una maggiore leggerezza.

G-Wolves Hati-S

Buoni i click e la rotellina… ma il peso?

Il G-Wolves Hati-S utilizza, all’interno dei suoi click principali e laterali, gli switch Omron 20M. Questa scelta è apprezzata da una stragrande maggioranza della communiti di appassionati, dato che garantisce un feeling migliore rispetto alla controparte 50M ed è più affidabile in termini di performance. Inutile dirlo, ma anche noi di GamesVillage.it ci siamo trovati d’accordo con l’opinione generale.

Nonostante la loro tattilità, i tasti si sono rivelati piuttosto leggeri alla pressione, ma non troppo. In pratica, crediamo che questi ultimi possano essere adatti a più della metà della popolazione di gamers. La motivazione della nostra affermazione deriva dal fatto che, oltre a non esserci veri e propri problemi, siamo dell’opinione che l’offerta di G-Wolves sia piuttosto neutra.

Lo stesso discorso può essere tranquillamente fatto con la rotellina del mouse. Anch’essa risulta piuttosto anonima, in senso buono, sul risultato finale. In breve, i due componenti menzionati certamente non rappresentano nulla di speciale rispetto alla norma, ma almeno non hanno nemmeno veri e propri problemi che li rendono inutilizzabili nelle nostre partite.

L’elemento su cui vorremmo soffermarci di più è, come avrete capito, il peso. Siamo davanti ad un mouse che pesa circa 48 grammi, quindi è pienamente nella fascia featherweight. Ci aspettavamo problemi grossi di integrità per via della feature menzionata, tuttavia a nostra sorpresa abbiamo notato che non ci sono difficoltà strutturali che possono accorciare drasticamente la vita dell’Hati-S. Un risultato eccezionale, quindi, per tutti coloro che sono alla ricerca del modello più leggero che il mercato ha da offrire, senza però rinunciare alla compattezza.

Le opzioni di personalizzazione e il sensore: un normale PixArt PMW 3360

Come lo stesso titolo di questo paragrafo anticipa, ci ritroviamo ancora una volta dinanzi ad un normalissimo sensore PixArt PMW 3360. Attenzione, non stiamo criticando la scelta da parte dell’azienda, nonostante la versione G-Wolves Hati-S Stardust monti un PMW 3389. Anzi, il nostro punto è proprio il fatto che non abbiamo nulla da riportare a proposito del sistema di tracciamento.

Il suddetto funziona normalmente e non presenta alcuna difficoltà. Il posizionamento scelto è centrale, ragion per cui quasi tutti i giocatori si troveranno d’accordo che sia la mossa migliore. Il DPI può arrivare fino a 12.000 DPI ed il polling rate ha 3 step da 125, 500 e 1000Hz.

G-Wolves ha anche pensato di includere un software, in cui c’è la possibilità di personalizzare i propri profili interni dell’Hati-S, i quali possono arrivare fino ad un massimo di cinque. Oltre alla ordinaria amministrazione, come impostare a che tipo di input corrisponde il determinato tasto, non c’è nulla di particolare. Tutto sommato, anche qui nulla da dire, ma nemmeno da elogiare.

Le nostre impressioni in gioco ed il target di riferimento

Durante le nostre partite, abbiamo notato che il G-Wolves Hati-S funziona particolarmente bene per tutti coloro che hanno una mano di media dimensione e adotti uno stile di grip claw. Infatti, il design del mouse permette un’ottima presa, soprattutto se consideriamo l’incavatura nei due lati che consente di avere più stabilità del normale.

Grazie alla sua lunghezza ridotta, di soli 114mm, alcuni riusciranno addirittura a performare una presa fingertip ed anche qui, l’Hati-S non delude. Ci dispiace per tutti quelli che amano tenere la periferica con l’intero palmo della mano, ma a meno che non abbiate l’arto in questione di contenuta grandezza, questa non è l’opzione migliore per voi.

Ritornando all’esperienza nei nostri match, non abbiamo nulla degno di nota da riportare. Come già abbiamo ripetuto per gli altri componenti, non c’è nulla di speciale anche per quanto concerne la forma del prodotto. Insomma, non siamo davanti ad una copia da rivedere, ma nemmeno dinanzi a qualcosa di originale.

Noi di GamesVillage.it abbiamo, tutto sommato, apprezzato il nuovo G-Wolves Hati-S. Tutti i componenti scelti, a partire dai piedini fino ad arrivare alla rotellina del mouse, sono di ottima qualità e non presentano alcune complicanze di grave entità. Tuttavia, non possiamo negare il fatto che nessuna di queste parti riesce davvero a spiccare e distinguersi dall’offerta proposta anche dai competitor. Sicuramente, il peso piuma ed il grande numero di extra presenti nella confezione sono alcuni dei fattori principali che potranno indurvi al suo acquisto, oltre al fatto che per molti videogiocatori questa potrebbe essere un’ottima opportunità per provare una periferica più piccola del solito. Innegabile come G-Wolves abbia finalmente perfezionato l’integrità strutturale del prodotto. Speriamo che in futuro continui su questa via.

VOTO: 8.3

Appassionato di videogiochi dalla tenera età di 5 anni, passando per diversi generi fino ad arrivare ai titoli eSports, coltivando una vera passione per la competizione e tutto ciò che la riguarda, soprattutto nell'ambito degli sparatutto in prima persona.

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