Il sicario più famoso del media videoludico sta tornando. Agente 47 è pronto per terminare l’esistenza dei suoi prossimi obiettivi e necessita del nostro aiuto. Manca davvero poco ormai all’uscita di Hitman 3, l’ultimo capitolo dedicato agli assassini su commissione che ci ha accompagnato dai primi anni 2000 su PC Windows. Allargando sia la propria fetta di utenza che la trama in sé, ora la grande fatica di IO Interactive sta per vedere la luce, precisamente il 20 gennaio 2021. Ne sono passati di cadaveri sotto i ponti prima di poter vedere la conclusione della saga dell’assassino senza nome, ma sicuramente il divertimento e l’ingegno non sono mai andati a svanire, anzi stanno sicuramente riemergendo più forti di prima. Sebbene in questo articolo non potremo parlarvi di parecchie cose che abbiamo potuto vedere e provare durante le nostre ore passate in compagnia di Agente 47, sicuramente possiamo darvi un assaggio di ciò che vi attenderà tra qualche settimana. Benvenuti quindi in questa anteprima dove non occulteremo il corpo, ma lo perquisiremo e studieremo insieme. Poi possiamo sempre buttarlo nel fiume come tutti gli altri, ovviamente.
Partiamo dalle basi di Hitman 3
Com’è Hitman 3? Beh, senza alcun dubbio è uno spettacolo per gli occhi. Ovviamente ci sono alcuni dettagli che dopo la release riusciranno a stonare di meno, ma sono problemi tecnici davvero di poco conto se guardiamo il titolo nella sua interezza. Da lontano e calcolando il comparto artistico mozzafiato, qualche pop up di texture o bug degli NPC non è niente in confronto a ciò che avremo davanti. La parte che ci sta colpendo maggiormente e che abbiamo davvero apprezzato è il menù di gioco. Questo è colmo di informazioni ma anche abbastanza intuitivo: basta semplicemente leggere. Ebbene sì cari neofiti o veterani del genere, non pensate di sfuggire a grandi letture e lunghi ragionamenti se siete interessati a Hitman 3. Questa volta è tutto più realistico, partendo appunto dal menù che tiene conto del nostro livello di esperienza, anche pregressa con gli altri capitoli, e delle informazioni che abbiamo scovato durante le precedenti missioni.
Gli approcci che potrete adottare per raggiungere il vostro target sono molteplici, non infiniti purtroppo, ma sono assicurate parecchie ore di intrattenimento, nel modo che più vi si addice. Siete dei minuziosi calcolatori che studiano la mappa e gli indizi fino allo sfinimento? L’approccio stealth vi garantirà copertura e divertimento. La furtività non fa per voi? Diciamo che avrete la vita più difficile, ma nulla è impossibile per l’Agente 47. C’è da dire che, a differenza di Hitman 2 abbiamo riscontrato uno sviluppo e una cura nell’intelligenza artificiale davvero interessanti, quindi non sarà così semplice non farsi notare. Ci sono tante perquisizioni e molti obiettivi secondari da dover completare prima di ricevere la classica telefonata di fine missione.
Squadra che vince non si cambia
Per quanto riguarda il gameplay, quindi, c’è parecchio da fare. I travestimenti saranno il fulcro delle vostre avventure, almeno durante i primi due capitoli di Hitman 3, ovvero quelli che abbiamo potuto provare per questa anteprima. Per quanto riguarda l’interfaccia e le meccaniche di gioco non c’è molta differenza con Hitman 2. Anzi, potrebbe sembrarvi che non sia cambiato nulla. Fortunatamente la fisica della gravità è stata migliorata così come i movimenti dei singoli NPC. Un elemento che invece stona riguarda le folle: c’è poca differenza tra i vari personaggi non giocanti e non parliamo solo delle guardie, ma anche del pubblico vero e proprio. Se quindi da una parte avrete maggiore scelta nell’approccio da adottare, il risvolto della medaglia pesa sulle sfaccettature del gameplay. Nonostante questo però riponiamo le nostre speranze sugli speedrunner e soprattutto sui creatori di contenuti che se le inventeranno tutte per non farsi scoprire, pubblicando video impossibili chiamati appunto “psycho stealth kills”. Per i comuni mortali invece abbiamo solo un consiglio: non fatevi beccare. Restate calmi, non date di matto e utilizzate l’”istinto” di Agente 47 per capire come sfruttare al meglio l’ambiente circostante e le persone che si trovano nell’area.
Avrete parecchie armi e oggetti che possono esservi d’aiuto durante le missioni. Tornano le pistole e i fucili, i silenziatori, le monete e… sì, anche le paperelle (sappiamo quanto vi stiano a cuore, tranquilli). La fotocamera diventa un vero e proprio strumento per hackerare alcuni sistemi e per studiare i corpi che rinverrete in alcune scene. Proprio per questo motivo, e per gli altri già elencati, giocare a Hitman 3 vi ricorderà parecchio Hitman 2, forse troppo. Se da una parte c’è ormai una consueta familiarizzazione con i comandi e con l’interfaccia di per sé, dall’altra potrebbe anche stonare e sembrare meno innovativo come capitolo rispetto al precedente. Ciò che quindi maggiormente si discosta rispetto agli altri episodi della saga sono un ampliamento dell’area di gioco, IA migliorata, fisica e gravità più realistiche e una grafica spettacolare.
Hitman 3: il pellegrinaggio di 47!
Le ambientazioni sublimi vi faranno restare a bocca aperta. Ad oggi siamo a conoscenza di alcuni luoghi che andremo a visitare in compagnia di Agente 47, ma ai fini di questa anteprima vi parleremo solo di Dubai e Dartmoor, entrambe caratterizzate fin nei minimi particolari. La prima missione è interamente costruita negli ultimi piani di uno dei grattacieli più alti del mondo. Pensate solo che le nuvole accarezzando la nuca liscia e lucente di Agente 47 e che il sole ha tutto un altro colore lassù. Buttare di sotto chi vi sta più antipatico è possibile e altamente soddisfacente, basta solo che non vi fate scoprire. Prendete un cocktail e riempitelo di cianuro, andate in bagno e date fastidio allo staff allagando il pavimento, travestitevi da cameriere e pulite l’androne dove passerà il vostro target: insomma, avete parecchia scelta per divertirvi. Dartmoor, invece, vi porta nei meandri di una villa londinese, distante da occhi indiscreti e avvolta nella nebbia. Una famiglia abbiente e il suo segreto sono il vostro obiettivo e diciamo che destreggiarsi tra i corridoi in parquet con i passaggi segreti e sfruttare i lampadari rifiniti in cristallo e oro per colpire le vostre vittime, avranno tutto un altro fascino in questa magione. Date quindi libero sfogo alla vostra creatività, ci sono un sacco di cose da fare e uccidere la vittima è solo la ciliegina sulla torta.
Con un tempismo perfetto e mai troppo pressante, anche il comparto sonoro si presenta ben studiato e soprattutto conforme alla scena che stiamo vedendo. Non parliamo ovviamente dei filmati, in quel caso sarebbe troppo semplice coordinare i due elementi artistici. No, noi stiamo parlando delle parti di gameplay, dove la musica ci segue in ogni nostra azione aiutandoci persino a capire in che tipo di situazione Agente 47 si è andato a cacciare. Tutti piccoli particolari che aumentano l’immersione e che abbiamo davvero apprezzato. Altra piccola chicca, che poi piccola non è ai nostri occhi, riguarda le cutscene antecedenti alla missione. Se in Hitman 2 eravamo accolti da un breve filmato che ci mostrava il luogo del colpo e qualche dettaglio sul nostro target principale, ora abbiamo una vera e propria cutscene studiata ad hoc per mostrarci tutte le maggiori informazioni riguardanti l’obiettivo dell’assassinio.
E in conclusione vorremmo anche tranquillizzarvi su un altro dilemma che potrebbe affliggervi. Non dovrete nemmeno avere paura che il vostro PC non regga Hitman 3: è godibile anche con i requisiti minimi o consigliati. Quindi, non è necessario avere il computer di top gamma e nemmeno una console next-gen ma, ovviamente, non aspettatevi una resa grafica al pari di questi ultimi se lo giocherete su PlayStation 4 o Xbox One.
Cosa dire quindi di Hitman 3? A noi, questo assaggio, è piaciuto davvero ma non siamo convinti del tutto: vogliamo la portata principale e un dessert che possa farci gridare al miracolo. Dopotutto, il capitolo conclusivo che narra la fine del sicario con il codice a barre sulla nuca dovrà stupirci davvero per essere ricordato nel tempo. Ad oggi, tenendo presenti anche i piccoli difetti del titolo, possiamo comunque affermare che Hitman 3 sembra sulla strada giusta per entrare nei cuori dei fan e restarci per parecchio tempo. Sapendo peraltro che IO Interactive sta persino lavorando ad un prossimo progetto con 007 come protagonista, l’emozione e l’adrenalina salgono a pari passo con le aspettative per questo ed il prossimo titolo. Non ci resta quindi che attendere la release ufficiale e sperare in un finale che possa convincerci appieno.