God of War Ragnarok: ex sviluppatore è certo della natura cross-gen del titolo

God of War Ragnarok

Sin dal suo reveal nell’anno appena concluso, non abbiamo poi sentito molto parlare del sequel di uno dei giochi più apprezzati della generazione scorsa. Ci stiamo riferendo a God of War Ragnarok, creazione del talentuoso studio, proprietario di Sony, Santa Monica Studios. Vi avevamo già parlato della possibilità di un sequel cross-gen in un nostro articolo di qualche tempo fa e ora, si ripresenta l’argomento con una voce non del tutto nuova allo studio.

Chi parla infatti è David Jaffe, ex sviluppatre dello studio dietro la serie, il quale ha risposto a delle domande durante il suo stream. Secondo quanto detto da lui, egli è certo che la nuova iterazione sarà disponibile sia su PS4 che su PS5. Questo comunque, nonostante la fermezza nella risposta dell’ex sviluppatore, non conferma ancora nulla, visto che ora come ora Jaffe non ha alcun ruolo nello sviluppo del sequel.

Certo è che, tale dichiarazione, va in linea con le precedenti affermazioni della Sony, secondo le quali la società nipponica manterrà il supporto e la pubblicazione dei titoli su PlayStation 4 (riferendosi anche alle vecchie IP) per almeno altri tre anni e, questo, non prima di aver detto tempo addietro, che “si va avanti con le nuove generazioni, ci si evolve”.

Ovviamente, qualora il tutto dovesse esser vero, la versione PlayStation 5 di God of War Ragnarok ne gioverà per quanto riguarda il lato tecnico e, non da meno, l’utilizzo delle caratteristiche del DualSense della next-gen targata Sony. GamesVillage vi ricorda che, tali informazioni, non provengono da fonti ufficiali e, pertanto, vi consiglia di prendere il tutto con le solite pinze.

All'età di sei anni, Fabio ha potuto mettere le mani su quella che sarebbe diventata, in estremamente poco tempo, la sua passione più grande: il videogioco. Dalla prima Playstation, vagando tra le terre simil-burtoniane di MediEvil fino a Crash Bandicoot e Tombi arriva, nel suo percorso di videogiocatore, a farsi appassionare da una moltitudine di generi e a crescere con loro, facendoli diventare parte integrante della sua vita e riconoscendo nel videogame una nuova forma di pura arte, oltre che di intrattenimento. Da quel momento, i suoi interessi mettono radici anche altrove, arrivando alla Settima Arte e alla musica, il gioco di ruolo e la lettura e tutto ciò che permette di sentire e immaginare mondi che ci sembrano, o sono effettivamente, lontani dalle nostre realtà.