Dying Light 2: Techland tenta di rassicurare i fan

Dying Light 2

L’annuncio, rilasciato recentemente da Pawel Selinger, del suo addio al team creativo di Techland aveva preoccupato, e non poco, i fan di Dying Light 2. Selinger infatti, facendo parte dell’azienda da oltre vent’anni, era una parte importante del team di sviluppo che sta lavorando sul travagliato sequel del successo survival horror dello sviluppatore polacco.

Preoccupazioni che Techland sta cercando di ridimensionare. L’azienda ha infatti tenunto a precisare che Selinger non era l’art director di Dying Light 2: quel ruolo è stato assunto, nel novembre 2019, da Eric Cochonneau. In una dichiarazione rilasciata a PC Gamer, la casa di sviluppo ha infatti chiarito la situazione:

“Vorremmo rassicurare tutti i fan di Dying Light 2 che la posizione di art director non è a rischio e che è stata ricoperta da Eric Cochonneau fin dal novembre 2019. Eric si è occupato di ogni aspetto della produzione da quel momento e il team ai suoi ordini sta facendo del suo meglio per offrire ai giocatori il miglior gioco possibile”

Le preoccupazioni dei fan, del resto, non erano del tutto immotivate. Il processo di sviluppo del nuovo titolo survival horror di Techland non è affatto stata facile finora. Dopo aver annunciato, durante la conferenza di Microsoft all’E3 2019, che il titolo sarebbe arrivato nel 2020, il developer polacco è stato costretto a rinviare Dying Light 2 a data da destinarsi lo scorso gennaio. Ad oggi non c’è ancora nessuna informazione ufficiale su una nuova data d’uscita per il gioco, e la situazione si è fatta ancor più problematica da quando Techland ha detto addio a Chris Avellone, uno degli scrittori e designer del titolo, raggiunto da alcune accuse di molestie sessuali.

Fortunatamente però, sembra che almeno l’addio di Pawel Selinger non influirà negativamente sul percorso di sviluppo di Dying Light 2.