Biomutant: ecco il perchè del lungo sviluppo

BioMutant

Da tempo si sentiva ormai questo nome, Biomutant, e ora finalmente siamo giunti all’ufficialità della data d’uscita. Il 25 maggio sarà pubblicato il tanto atteso titolo da parte di THQ Nordic e Experiment 101 ma, perchè è stato impiegato così tanto tempo? Uno sviluppatore ha risposto a questa domanda.

Ovviamente, un titolo fatto con il dovuto tempo, ha sempre la meglio sul tempo e ora uno sviluppatore ha finalmente fatto un minimo di luce sullo sviluppo. Stefan Ljungqvist di Experiment 101 ha affermato che, col tempo, il titolo diveniva sempre più grande e le problematiche ad esso associate crescevano alla stessa maniera. Per esempio, lo script arrivò a contenere dalle 80.000/85.000 parole a ben 250.000 e, per un team di sole 20 persone, questo significava un enorme mole di lavoro e bug da risolvere.

È stato un lavoro piuttosto grande, perchè non è facile trovare i bug in un open world e correggerli. Una volta trovati, ovviamente, andavano risolti e quello aggiunge altro lavoro.

Si sa che qualunque gioco ormai viene pubblicato con perlomeno bug minori, ma io ora mi riferisco a bug che risultano essere distruttivi per l’intera esperienza e, ovviamente, non vogliamo pubblicare una cosa di quel tipo. Questo, credo, è ciò che più ci ha fatto passare tempo.

Vi ricordiamo che Biomutant è attualmente atteso per il 25 maggio per PlayStation 4, Xbox One e PC tramite Steam.

All'età di sei anni, Fabio ha potuto mettere le mani su quella che sarebbe diventata, in estremamente poco tempo, la sua passione più grande: il videogioco. Dalla prima Playstation, vagando tra le terre simil-burtoniane di MediEvil fino a Crash Bandicoot e Tombi arriva, nel suo percorso di videogiocatore, a farsi appassionare da una moltitudine di generi e a crescere con loro, facendoli diventare parte integrante della sua vita e riconoscendo nel videogame una nuova forma di pura arte, oltre che di intrattenimento. Da quel momento, i suoi interessi mettono radici anche altrove, arrivando alla Settima Arte e alla musica, il gioco di ruolo e la lettura e tutto ciò che permette di sentire e immaginare mondi che ci sembrano, o sono effettivamente, lontani dalle nostre realtà.