IIDEA soddisfatta del First Playable Fund, pronta a collaborare con il Ministero dello Sviluppo Economico

IIDEA - Italian Interactive Digital Enterntaiment Association

Come ben tutti sappiamo, IIDEA rappresenta il settore videoludico in Italia e, come giusto che sia, ha espresso la sua soddisfazione per l’azione del decreto attuativo relativo al First Playable Fund di cui vi abbiamo parlato poco fa, il quale ricordiamo garantirà un finanziamento di 4 milioni di euro all’industria videoludica con un 50% a fondo perduto.

L’Associazione fa sapere di essere più che pronta a collaborare attivamente con il Ministero dello Sviluppo Economico per la definizione degli ultimi dettagli affinché venga reso operativo il First Playable Fund. Scendendo più nel dettaglio, il fondo prevede erogazione di contributi a fondo perduto, riconosciuti nella misura del 50 per cento delle spese ammissibili, e per un importo compreso dai 10.000 euro e 200.000 euro per singolo prototipo.

Vi lasciamo alle parole di Thalita Malagò, Direttore Generale di IIDEA, sperando che finalmente, in Italia, il settore che più amiamo possa divenire florido e avere una parte importante nell’economia del Paese.

Il decreto ha introdotto dei criteri valutativi che serviranno a garantire che i progetti presentati al MISE siano sostenibili e commercialmente validi. Tuttavia, l’approccio molto aperto del Ministero e l’impianto a sportello della misura ci fanno ritenere che il First Playable Fund possa esaurirsi piuttosto velocemente. Vorremmo quindi rivolgere un appello, fin da ora, alla politica e, in particolare, a chi si occuperà dello Sviluppo Economico nei prossimi mesi. Chiediamo di poter pensare presto ad un rifinanziamento e potenziamento del First Playable Fund. Questo primo –importantissimo –passo, rischia infatti di esaurire molto velocemente la sua spinta propulsiva. Il nostro modello deve essere la Germania e ciò che ha messo in campo negli ultimi due anni: partendo da uno strumento del tutto simile al nostro, i tedeschi hanno costruito una misura di sostegno in grado di finanziare ogni stadio di produzione, dal prototipo al prodotto finito, con un budget annuale di 50 milioni di euro per i prossimi cinque anni.

All'età di sei anni, Fabio ha potuto mettere le mani su quella che sarebbe diventata, in estremamente poco tempo, la sua passione più grande: il videogioco. Dalla prima Playstation, vagando tra le terre simil-burtoniane di MediEvil fino a Crash Bandicoot e Tombi arriva, nel suo percorso di videogiocatore, a farsi appassionare da una moltitudine di generi e a crescere con loro, facendoli diventare parte integrante della sua vita e riconoscendo nel videogame una nuova forma di pura arte, oltre che di intrattenimento. Da quel momento, i suoi interessi mettono radici anche altrove, arrivando alla Settima Arte e alla musica, il gioco di ruolo e la lettura e tutto ciò che permette di sentire e immaginare mondi che ci sembrano, o sono effettivamente, lontani dalle nostre realtà.