Diablo II Resurrected: intervista al team di sviluppo

Diablo II Resurrected

Perché l’ho seguito? Non saprei dirlo. Perché vedo le cose accadere come se mi trovassi in un sogno? Tutto quel che so è che, quando mi ha convocato, ho dovuto accompagnarlo. E, da quel momento, abbiamo incominciato a viaggiare assieme verso est. Sempre… verso est.

E’ con queste parole, proferite in un lungo e tormentato sospiro da Marius, l’anziano compagno dell’Oscuro Viandante, che oltre vent’anni fa si apriva Diablo II, l’episodio più amato e riverito della saga che prende il nome dal Signore del Terrore in persona: partendo dalle ottime basi gettate dal suo illustre predecessore, il sequel è riuscito ad espanderne la portata e introdurre una serie di novità che avrebbero poi rappresentato dei punti di riferimento non solo per gli episodi a venire, ma anche per tutto il genere action RPG nel complesso come l’alberatura di abilità per ciascuna classe, l’equipaggiamento potenziabile attraverso rune e gemme e la possibilità di creare oggetti partendo da alcuni materiali di base raccolti nel corso dell’avventura.

Diablo II Resurrected

Diablo II Resurrected: Domande e Risposte

Il fatto che Blizzard continui a fornire un supporto limitato per Diablo II, incluso il rilascio occasionale di alcune patch, ed a mantenere attivi i server che permettono di giocare online in multiplayer è indice del successo che il titolo continua a riscuotere fra i suoi sostenitori, dunque è comprensibile il clamore che qualche giorno fa ha ottenuto l’annuncio ufficiale di Diablo II Resurrected (qui ka nostra anteprima del gioco), una versione rimasterizzata dell’originale, comprensivo della sua espansione Lord of Destruction, con un motore grafico nuovo di zecca e qualche piccola rifinitura qua e là. Con l’arrivo imminente della prima iterazione per dispositivi mobili (Diablo Immortal) e un quarto capitolo ancora in fase di sviluppo, alla Blizzard hanno finalmente deciso di rinfrescare uno degli action RPG più apprezzati di sempre, arricchendolo con una nuova veste grafica ma tutelando e rispettando l’impostazione originale, tanto che sarà possibile cambiare il comparto audiovisivo dalla nuova resa tridimensionale a quella classica renderizzata con la semplice pressione di un tasto. In seguito alla rivelazione, che di fatto ha formalizzato le voci di corridoio che si rincorrevano da diversi mesi, abbiamo avuto la preziosa opportunità di prendere parte ad una tavola rotonda con Chris Amaral e Andre Abrahamian, rispettivamente lead artist e game designer per Diablo II Resurrected, e porre loro qualche domanda in merito a cosa possiamo attenderci da questa tanto agognata remaster.

Quando potremo mettere le mani su Diablo II Resurrected?

R: Una data d’uscita definitiva non è stata ancora stabilita, ma il gioco verrà rilasciato nel 2021. Sul sito ufficiale è già possibile prenotare l’acquisto e registrarsi come tester per la versione alfa in arrivo nei prossimi mesi.

Su quali sistemi girerà?

Diablo II Resurrected vedrà la luce su PC, PlayStation 4 e 5, Xbox One e Series S/X, nonché Nintendo Switch.

Diablo II Resurrected

Sarà possibile sfruttare cross-save e cross-play?

Purtroppo, i proprietari di piattaforme differenti non potranno giocare tra di loro ma, dato che le informazioni sui personaggi creati risiederanno sul proprio account Battle.net, saremo in grado di costruire il nostro eroe su un sistema e riprenderlo su un altro, anche se l’effettiva portata di tale funzionalità verrà analizzata e confermata caso per caso.

Quanto sarà fedele all’originale questa rimasterizzazione?

Con un singolo trailer e qualche scampolo di gameplay, peraltro ancora poco rifinito, è difficile farsi un’idea completa della qualità complessiva della produzione, ma tanto Chris quanto Andre ci hanno rassicurati su come ogni singolo aspetto dell’originale sia stato preservato e sarà giocabile allo stesso modo tanto con il nuovo motore grafico tridimensionale quanto con l’impostazione standard in 2D. Inoltre, nessuna modifica verrà apportata né alla sceneggiatura né agli intermezzi animati, i quali beneficeranno semplicemente di un “lifting” tecnologico per tornare al passo con gli standard visuali moderni.

Diablo II Resurrected sostituirà l’attuale Diablo II presente su Battle.net?

Un po’ per rispetto ai fedelissimi e un po’ anche per non replicare la disastrosa vicenda di Warcraft III: Reforged, Diablo II e il nuovo Diablo II Resurrected coesisteranno in contemporanea su Battle.net, ciascuno all’interno del proprio ecosistema. Pertanto, qualora vogliate giocare con una delle migliaia di mod realizzate dagli appassionati per Diablo II o, più semplicemente, non vi interessi la remaster, sarete sempre liberi di continuare a divertirvi con il secondo capitolo senza problemi.

Diablo II Resurrected

Perché è stato adottato un nuovo motore grafico?

Anzitutto, se gli sviluppatori avessero voluto ridisegnare tutti gli asset 2D in alta risoluzione, il gioco avrebbe finito per occupare svariate centinaia di gigabyte. In secondo luogo, poiché l’originale era stato realizzato per dare l’illusione della terza dimensione con giochi di prospettiva, illuminazione dinamica e profondità visiva, la scelta più logica è stata quella di replicare gli ingegnosi escamotage utilizzati all’epoca in un ambiente tridimensionale vero e proprio. Il motore originale resta comunque responsabile per i calcoli matematici che sottendono l’andamento del gioco, come le traiettorie dei proiettili, le collisioni fra personaggi e il computo dei danni.

Verranno introdotte modifiche significative al gameplay?

Come già detto, nel corso degli anni Blizzard ha riveduto e corretto alcune sfaccettature poco intuitive del titolo, pur mantenendo quelle che avrebbero richiesto una revisione troppo approfondita del codice sorgente come un inventario molto risicato e la gestione di tomi, pozioni e pergamene, che in altri giochi del genere sono invece state perfezionate: per questo motivo, Diablo II Resurrected potrebbe non risultare ottimizzato tanto quanto un moderno action RPG, ma il motivo risiede proprio nella diligenza con cui il team di sviluppo vuole replicare l’esperienza originale.

Quali altri migliorie possiamo aspettarci dalla rimasterizzazione?

Benché una lista completa di tutti i ritocchi cagionati non sia stata ancora condivisa con il pubblico, a parte un engine rinnovato Diablo II Resurrected potrà contare su diversi raffinamenti di vario tipo, come modalità a contrasto elevato per utenti daltonici e ipovedenti, traduzioni accurate e supporto ad un quantitativo maggiore di lingue, la possibilità di giocare con un controller, procedure di scambio fra giocatori migliorate e più sicure grazie al fatto che verranno condotte sui server Battle.net, inventario condiviso tra personaggi come in Diablo III, raccolta automatica degli oggetti da terra e così via, tutte interamente opzionali per i puristi senza compromessi.

Si potrà giocare in cooperativa locale?

Assolutamente sì, Diablo II Resurrected supporterà il coop sia locale che online, con partite che potranno arrivare ad ospitare un massimo di 8 giocatori.

Per finire, ci sarà anche il livello bovino?

Non c’è alcun livello bovino.

Gioca da quando ha messo per la prima volta gli occhi sul suo Commodore 64 e da allora fa poco altro, nonostante porti avanti un lavoro di facciata per procurarsi il cibo. Per lui i giochi si dividono in due grandi categorie: belli e brutti. Prima che iniziasse a sfogliare le riviste del settore erano tutti belli, in realtà, poi gli è stato insegnato che non poteva divertirsi anche con certe ciofeche invereconde. A quel punto, ha smesso di leggere.