Dopo il successo del primo mouse dell’azienda, lo NP-01, VAXEE ritorna nel mercato con una nuova periferica pensata per l’Esports. Nello specifico, parliamo del modello Outset AX, sviluppato in collaborazione con il giocatore professionista Zhengwei “alex” Bian, uno dei pilastri del panorama di Counter Strike in Asia.
Ovviamente, le aspettative non possono che essere alte per il nuovo VAXEE Outset AX, soprattutto se consideriamo l’approccio estremamente competitivo che il team ripone all’interno dei suoi prodotti. Come per lo NP-01, anche questo modello potrà essere acquistato esclusivamente dal sito ufficiale del brand. Sarà possibile scegliere tra la variante translucente (glossy) e quella opaca (matte). Quest’ultima è stata la variante da noi testata. Ma ora basta con le chiacchiere e scopriamo se anche questa volta VAXEE ha fatto centro, o meglio, headshot.
VAXEE Outset AX: specifiche tecniche
Brand | OUTSET |
Model | AX G |
Type | Non-symmetrical / Sloping Back |
Sensor | PixArt PMW3389 |
Switches | HUANO 60g |
Adjustable click latency | 2 / 4 / 8ms |
Scroll wheel system | Optical / 24 steps |
Adjustable Lift-off distance | Low/ Mid / High |
Weight | 76g (without cable) |
Skate thickness | 0.6mm |
Cable | Paracord / 2m / 6.6 feet |
DPI | 400 / 800 / 1600 / 3200 |
USB report rate (Hz) | 125 / 500 / 1000 |
Buttons | 5 |
USB connector | USB 2.0 / 3.0 |
Un packaging che lascia poco all’immaginazione
Così come per il suo predecessore, anche il nuovo VAXEE Outset AX presenta un packaging pressochè minimale e privo di extra al suo interno. Una volta aperta la scatola, sempre dal design bianco e con scritte minimali (che tuttavia ci piacciono, essendo degli amanti del minimal), troveremo solamente il mouse.
Avete capito bene: niente libretto di istruzioni, inviti alla community, piedini extra. Solo il vostro VAXEE Outset AX accoglierà l’apertura del packaging. In una situazione ordinaria, avremmo probabilmente criticato questa scelta da parte del brand, ma stiamo pur sempre parlando di un marchio che ha fin da subito messo in chiaro il proprio focus: l’Esports. Proprio per questo ci troviamo in linea con questo atteggiamento diretto poiché nel mondo competitivo non c’è spazio per estetica e frivolezze, ma solo performance e qualità. Una piccola postilla, però, va fatta per i piedini di riserva, i quali possono essere sempre acquistati addizionalmente dal sito ufficiale e sono disponibili sia nella versione 0,45mm che 0,65mm.
Click e sensore che non lasciano molto da dire
Iniziamo subito con il botto analizzando le performance dei click e sensore che troviamo all’interno del VAXEE Outset AX. Per quanto concerne i primi, essi sono degli Huano con forza di attuazione di 60g. Ciò vuol dire che non saranno duri da premere, ma nemmeno troppo leggeri. In pratica, è un’ottima via di mezzo che farà piacere ad un’ampia fetta di giocatori.
I due tasti principali hanno un leggerissimo pre-travel (iniziazione del movimento di attuazione ove, in realtà, l’input ancora non è partito), tuttavia è quasi impossibile da notare in gioco, quindi non è classificabile come un vero e proprio difetto, anche perché noi stessi ce ne siamo resi conto solo dopo aver testato appositamente della sua esistenza. I due click laterali utilizzano anch’essi gli Huano 60g, ma non hanno presentato alcun difetto. La loro locazione è centrale e la lunghezza è omogenea. Sarà molto difficile premerli per sbaglio, visto che sono collocati nella parte alta del lato sinistro, inoltre la forza di attuazione richiesta previene input accidentali. In breve, così come per lo NP-01, anche l’Outset AX presenta click di ottima qualità.
Il sensore utilizzato è di tipo PixArt PMW 3389, uno dei modelli top di gamma del momento (considerando che il 3370 non è ancora entrato pienamente nel mercato). Inutile dirlo, ma le prestazioni offerte sono eccelse e non abbiamo riscontrato nessun errore tecnico. La formula preferita da VAXEE resta sempre quella del Plug & Play, ragion per cui potrete regolare DPI, debounce dei tasti, polling rate e lift off distance direttamente dai bottoni appositi sul retro.
Piedini e cavo migliorati, ma un passo indietro per la rotellina
Sfortunatamente non tutto è perfetto e, nonostante il VAXEE Outset AX sia un mouse di tutto rispetto, dobbiamo annotare qualche nota dolente per molti fruitori. Innanzitutto, ci teniamo a notificare che i piedini e il cavo della periferica sono stati migliorati rispetto allo NP-01, soprattutto i primi.
Adesso il filo è leggermente più morbido e fa sentire in maniera minore il suo peso. Ovviamente, nel caso in cui abbiate un bungee o un sistema di sospensione, potrete tranquillamente notare come il feeling risulti quasi uguale ad un wireless. Gli skates, d’altro canto, sono ora passati da 0,45mm a 0,65mm. Questo vuol dire che ad ogni movimento del mouse non sentirete più una leggera ruvidità come accadeva con la prima periferica prodotta dalla compagnia.
Tuttavia, pare che la rotellina abbia fatto un leggero passo indietro rispetto al passato. Sebbene sia stata una scelta intenzionale di VAXEE, non abbiamo apprezzato il design estremamente low profile del componente. Ad ogni suo utilizzo risulterà inevitabile toccare la superficie dell’Outset, dato che quasi tutta la rotellina è coperta. Ciò rende anche molto complesso e scomodo provare a cliccare quest’ultima ai lati. Se utilizzate poco il pezzo in analisi oppure non avete preferenze particolari, allora potete anche saltare questa critica, altrimenti, occhio prima di acquistare il prodotto poiché questa feature non è per tutti.
Non adatto alle “mani sudate”
Non stiamo scherzando: sconsigliamo l’acquisto del VAXEE Outset AX nel caso in cui la vostra sudorazione delle mani sia sopra la media. La superficie del mouse non è propriamente matte, ma un mix tra il materiale utilizzato generalmente nei mouse glossy e la suddetta.
Oltre a risultare poco comfortevole e appiccicosa, la superficie lascia anche impronte delle vostre dita piuttosto evidenti e si sporca molto facilmente. Non possiamo valutare se la versione glossy si comporta meglio, dato che non abbiamo potuto testarla, ma nostro malgrado dobbiamo ammettere che quella base ha questo enorme difetto. Consigliamo infatti di pulire spesso il VAXEE Outset AX poiché basteranno poche giornate di utilizzo per sporcarlo in maniera evidente. Unica nota positiva di questo paragrafo è che le impronte lasciate spariscono con il tempo o strofinando con un panno, per cui non daranno molto fastidio, se non estetico.
Un altro punto a segno: la forma
VAXEE si è fin da subito contraddistinta per il suo approccio fuori dalle righe all’interno dell’industria. Non a caso, anche il modello Outset presenta una forma unica mai vista prima d’ora. Siamo davanti ad un design apparentemente ergonomico, ma in realtà asimmetrico.
Sembra un concetto paradossale e contraddittorio, ma solo impugnando il prodotto (ovviamente) potrete capire appieno il feeling che stiamo cercando di descrivervi. In pratica, il VAXEE Outset AX ha una leggera curva sul lato destro, il quale lo rende quasi ergonomico, tuttavia a differenza degli altri mouse dello stesso genere, questo presenta un’altezza sulla parte centrale molto più omogenea. Ecco perchè tutti gli utenti che utilizzeranno una claw grip potranno tranquillamente trovarsi a loro agio, così come per coloro che prediligono un approccio palm grip.
Durante le nostre partite in gioco abbiamo fin da subito notato quanto l’Outset fosse comfortevole, infatti non ci siamo nemmeno dovuti abituare alla sua forma. Già dall’inizio ci sembrava di averlo utilizzato per mesi. Come vi abbiamo detto in precedenza, però, l’unico punto davvero a sfavore che ci ha fatto storcere il naso, e di non poco, è stata la qualità della superficie. Se non fosse stato per quell’elemento, vi avremmo potuto tranquillamente dire che VAXEE avrebbe prodotto un altro mouse perfetto. Speriamo che in futuro questi elementi verranno rivisti per le loro prossime creazioni, che non vediamo l’ora di scoprire.
Il nuovo mouse da gioco VAXEE Outset AX si conferma come uno dei migliori design presenti sul mercato. Grazie alla sua forma asimmetrica, ma a tratti ergonomica, vi sembrerà di aver impugnato la periferica da anni. Un ulteriore plauso va fatto soprattutto considerando che sono stati migliorati ulteriormente i piedini del mouse, ora ancora più fluidi di prima, ed il cavo che è più leggero che mai. Sfortunatamente, non abbiamo apprezzato appieno il posizionamento eccessivamente low profile della rotellina, mentre il materiale utilizzato per la superficie andrebbe completamente rivisto, essendo off limits per tutti coloro che hanno una sudorazione delle mani piuttosto marcata.