Cartel Tycoon Recensione: il gestionale diversamente legale

Cartel Tycoon

Nel corso degli ultimi tempi stiamo assistendo all’arrivo sul mercato di diversi gestionali dai temi più disparati. Partendo dal classico titolo che ci permette di costruire una città, fino ad arrivare ad essere proprietari di pizzerie e studi di sviluppo. Ciò che sicuramente ci mancava, però, era un’opera interattiva che trae ispirazione dall’oscuro mondo dei cartelli della malavita. Ecco che arriva Cartel Tycoon a colmare il vuoto, grazie ai ragazzi di tinyBuild e Moon Moose.

Crediamo non ci sia bisogno di un’approfondita spiegazione, dato che il nome parla da sé. Tuttavia, in questa fruizione saremo messi alla prova all’interno del duro mondo del narcotraffico, dove corruzione e violenza la fanno da padrone. Noi di GamesVillage.it abbiamo avuto l’occasione di provare il videogioco in anteprima, anche se in attesa della sua uscita su Steam del 18 marzo potrete già scaricare la demo. Ma ora basta con le chiacchiere: abbiamo un business non propriamente legale da avviare!

Cartel Tycoon

Cartel Tycoon: pane(tte) per gli appassionati

Fin da subito, Cartel Tycoon ci ha sorpreso per la moltitudine di attività e azioni che possiamo compiere nel corso della nostra scalata. Sebbene inizieremo con pochi fondi e alleati, il titolo si rivela essere molto complesso proprio per la quantità di fattori da tenere conto. Innanzitutto, dobbiamo coprirci le spalle dalle bande rivali, le quali controllano determinati territori e non ci consentiranno di smerciare così facilmente. In realtà, solo spodestando la gang potremmo ottenere il controllo dell’area e, di conseguenza, della sua economia sommersa. Farlo richiede alleati potenti e una pianificazione a lungo termine, visto che una guerriglia attirerebbe l’attenzione del governo.

Questi ultimi sono un’altra variabile che potrà darci del filo da torcere e che avrà l’altra fetta di città nelle loro mani. Fortunatamente, gli uomini di Stato sono stati resi più flessibili, dato che una piccola “mancia” potrebbe fargli chiudere un occhio. Mica facile la vita del narcotrafficante!

Cartel Tycoon

Un business dalle mille sfaccettature

Se prima abbiamo parlato degli avversari esterni in Cartel Tycoon, ora dobbiamo indubbiamente passare all’azione: iniziamo il nostro business! Il titolo, come già anticipato nel paragrafo precedente, non è esattamente adatto ai novizi. Infatti verranno messe a disposizione molte azioni da poter compiere, dalla fase di produzione fino a quella di consegna. All’apparenza potrebbe sembrare semplice, ma fidatevi, non lo è. Ogni scelta ha una conseguenza che comporta un abbassamento (o rialzo) delle nostre liquidità, le quali sono divise i soldi “puliti” e “sporchi”. Ovviamente, mentre procediamo con la nostra “azienda” dobbiamo anche essere attenti a non produrre una quantità eccessiva di denaro illegale, altrimenti le guardie si insospettiranno. Non è finita qui perché le imprese che ci permetteranno di riciclare denaro avranno anch’esse un patrimonio massimo da non superare per non destare attenzioni indesiderate. Ad esempio, gestire una piccola compagnia di taxi che produce 500.000 dollari al mese non è esattamente congruente alla realtà

Questo aspetto di Cartel Tycoon ci è piaciuto molto proprio perché, oltre a fornire ancora più sfide, ci consente di immergerci ancor di più all’interno dell’esperienza di gioco grazie ad una versione dei fatti più coerente con la realtà. Un piccolo appunto va fatto ai neofiti che vorranno testare il titolo: non è user-friendly. Non ci riferiamo solo ai temi trattati, di certo non adatti a un pubblico sensibile, ma anche in base alla mole di caratteristiche e scelte da compiere.

Cartel Tycoon

Confusionario o geniale?

Negli scorsi paragrafi vi abbiamo accennato alla mole di attività che influenzeranno le nostre scelte nel corso della storia di Cartel Tycoon. Tuttavia, la loro implementazione è geniale oppure risulta fallace? Questo è un punto piuttosto delicato poiché non esiste una valutazione oggettiva che possa constatare se le idee messe in pratica da Moon Moose abbiano fruttato o avuto l’effetto opposto. Di certo, i giocatori che si aspettano un’esperienza più tranquilla e semplice non ne rimarranno entusiasti. Riflettere ad ogni azione può portare ad annoiarsi molto velocemente, nel caso in cui non sia appassionati dei gestionali più harcore.

D’altro canto, i veterani che sono alla ricerca di sfide sempre più stimolanti apprezzeranno le difficoltà poste da Cartel Tycoon. Durante la nostra avventura nel mondo del narcotraffico saremo portati a spremere le meningi più e più volte, dovendo fare i conti con numerose variabili esterne e interne che potranno terminare prematuramente la nostra avventura da signori della malavita. Un’arma a doppio taglio che solo la discrezione del fruitore potrà decretare se sia stato un punto positivo oppure frustrante e evitabile.

Ma quindi… Cartel Tycoon passa la nostra “dogana”?

La nostra esperienza di gioco con Cartel Tycoon è stata piuttosto soddisfacente. Partendo da uno stile artistico che unisce perfettamente 2D e 3D, fino ad arrivare a descrizioni chiare e concise che non inondano di testo l’HUD.

La storia di fondo non è ovviamente il punto fondamentale su cui si basa il titolo, ma c’è. La trama può essere infatti riassunta con l’obiettivo dei nostri protagonisti di diventare i protagonisti della scena del narcotraffico. Non è un male, visto che la maggior parte delle opere interattive di questo genere fa la stessa cose, dato che non sono narrative. Il nostro unico appunto è indirizzato principalmente ai neofiti, i quali dovranno prepararsi duramente per sostenere una sessione di Cartel Tycoon, anche se è un ottimo allenamento per le nostre meningi. Tutte le azioni dovranno essere ponderate proprio per la grande quantità di concorrenze che comporteranno.

Cartel Tycoon si è rivelato essere un altro ottimo innesto per il genere gestionale, grazie alle sue tematiche crude e la loro ottima implementazione in gioco. La mole di azioni e caratteristiche messe a disposizione sono un’arma a doppio taglio: alcuni tipi di fruitori potranno trovare stimolante e interessante dover ponderare a lungo prima di arrivare a una decisione, mentre altri non ne saranno propriamente entusiasti. Infatti, l’unico punto di debolezza che abbiamo provato nel corso di questo provato è stato l’alto livello richiesto all’utente fin da subito. I neofiti che si stanno appassionando ai gestionali potranno trovare complesso proseguire correttamente all’interno della storia, sebbene possa anche rappresentare una sfida in più. In conclusione, abbiamo apprezzato la direzione artistica del titolo, dove 2D e 3D creano un ottimo mix visivo.

VOTO: 7.7

Appassionato di videogiochi dalla tenera età di 5 anni, passando per diversi generi fino ad arrivare ai titoli eSports, coltivando una vera passione per la competizione e tutto ciò che la riguarda, soprattutto nell'ambito degli sparatutto in prima persona.