Nel corso delle recenti ore, il Publisher Raw Fury e la software house Playmestudio hanno pubblicato un nuovo e interessante trailer dedicato allo thriller psicologico The Signifier Director’s Cut, titolo che arriverà sugli scaffali dei negozi digitali e fisici su PC e console, di cui al momento attuale non conosciamo la data d’uscita sul mercato odierno.
L’opera già è disponibile nella versione originale, ossia senza la Director’s Cut su PC, ma gli sviluppatori hanno voluto dare alla luce questa versione cosicché i giocatori potessero avere la migliora esperienza di gioco possibile per l’opera. Ecco alcuni dettagli su The Signifier:
The Signifier è un’avventura in giallo tech-noir in prima persona che unisce indagini, psicologia sperimentale e intelligenza artificiale. Il giocatore indossa i panni di Frederick Russell, esperto di psicologia e IA e pionieristico inventore dello scanner cerebrale profondo sperimentale chiamato Dreamwalker, una tecnologia controversa permette di esplorare le memorie sensoriali e i regni dell’inconscio.
Si ritroverà coinvolto in un intrigo quando gli sarà chiesto di usare la sua creazione per risolvere un mistero: la vicepresidente della più grande multinazionale tecnologica al mondo è stata trovata morta nel suo appartamento. Esplora mondi reali e surreali, immergiti nella psicologia di frontiera, risolvi rompicapi e scopri la verità.
Caratteristiche:
- Tre dimensioni coesistenti da esplorare: la realtà, le memorie oggettive e i sogni soggettivi nel mondo della mente
- Passa da un mondo all’altro per risolvere rompicapi, sbloccare nuovi dialoghi e dipanare il mistero
- Impara concetti psicologici per usare poteri e strumenti con cui esplorare gli anfratti strani e imprevedibili dell’inconscio
- Ogni sfida fa parte del mistero e la storia procede senza tempi morti
- Una narrazione in più livelli che intesse una complessa tela di intrigo reale e suspense surreale
- Immergiti in una tensione cerebrale e riflessiva, senza jumpscare
- Una riflessione profonda sulle implicazioni dell’IA, sull’intrusione nella consapevolezza, sulla privacy e sulla natura stessa delle nostre percezioni