Watch Dogs Legion Online Provato: un inizio poco incoraggiante

Watch Dogs Legion

A distanza di qualche mese dall’uscita di Watch Dogs Legion (di cui potrete recuperare la recensione sulle nostre pagine ), Ubisoft ha reso disponibile come previsto la modalità online dell’open world londinese, la quale, si evolverà man mano nei mesi a venire grazie a degli update già pianificati dal team di sviluppo. Si tratta di un’esperienza pensata per permettere ai giocatori di affrontare missioni inedite dopo aver sconfitto la minaccia di ZeroDay e liberato Londra dalla morsa militare di Albion, dove uniranno le forze con altri membri del DedSec per portare a termine incarichi, missioni speciali e molto altro ancora, intervallando il proprio dovere virtuale con diverse attrazioni proposte dal free roaming.

Abbiamo provato negli ultimi giorni il comparto multigiocatore del titolo, cercando soprattutto di capire come in futuro Ubisoft intenderà di evolvere l’esperienza online attraverso i contenuti che presto si aggiungeranno all’offerta; nonostante una scarsa affluenza di giocatori nei server, vi è stato modo di tuffarci anche nell’unica modalità PvP al momento disponibile. Fatti dunque i consueti convenevoli, non ci resta che parlarvi della modalità online di Watch Dogs Legion, disponibile su PlayStation 4, Xbox One, Xbox Series X|S, PlayStation 5, mentre arriverà tra pochi giorni anche su PC.

Watch Dogs LegionWatch Dogs Legion Online: problemi d’accesso

Nel momento in cui viene pianificata una modalità multigiocatore, si studia una strategia atta ad attirare quanti più giocatori possibili per una maggiore affluenza di utenti nei propri server. Gli sparatutto per esempio, si sono adattati al trend degli ultimi anni introducendo una modalità Battle Royale nella propria offerta online, e nella maggior parte dei casi, si è verificato un boom di accessi nei primi giorni di lancio di tale contenuto. Partendo da questo presupposto, dunque, ci chiediamo quali siano le intenzioni da parte di Ubisoft per la modalità online di Watch Dogs Legion, e cosa intenderà fare per convincere quanti più giocatori possibili a tornare in quel di Londra, per affrontare nuove missioni e godersi un giro turistico con un amico. Perché questo quesito? Semplicemente, dal momento in cui è stata introdotta, abbiamo visto un’affluenza tutt’altro che augurabile al titolo di Ubisoft, la quale affatica le funzionalità del matchmaking per la ricerca di altri giocatori. Ci ha lasciati di stucco la scelta di bloccare la sessione di gioco con un massimo di quattro giocatori attivi, un numero piuttosto contenuto se consideriamo la grandezza della mappa di gioco. Altra nota negativa che influenza l’infrastruttura della modalità, sono le numerose disconnessioni che avvengono frequentemente, oltre ai svariati crash dell’applicazione che ci hanno recato diversi fastidi. Il primo approccio dunque non è stato dei più lusinghieri, tanto da indurci nella tentazione di staccare tutto e lasciar perdere.  Eppure, passato qualche giorno, abbiamo notato una maggiore stabilità del comparto online del titolo ed è proprio grazie ad essa che ora siamo qui per parlarvene. Ciò non toglie che al momento, il multigiocatore sia afflitto da una criticità non da poco: la scarsa presenza di giocatori è un fattore penalizzante per l’esperienza che Ubisoft vuole costruire intorno ad esso, e i primi a risentirne sono i contenuti realizzati ad hoc per l’online.

Nel free roaming, dove i giocatori potranno esplorare Londra come accade nel single-player, troviamo alcune attività legate al DedSec, che potranno essere svolte anche in solitaria, le quali saranno strutturate come delle normalissime fetch quest. Vi sono anche le missioni dedicate alla cooperativa, dove un massimo di quattro giocatori collaboreranno tra loro per portare a termine alcuni obiettivi in un’area circoscritta. In tutto ciò, gli hacker  dovranno fare breccia nell’elevatissima sicurezza del luogo indicato, tra hack, violazioni o eliminazioni stealth, fino ad arrivare ad uno scontro di logoramento nel momento in cui bisognerà mantenere la posizione mentre si effettua un download di dati. Le missioni cooperative cambiano di volta in volta, ed al momento non abbiamo riscontrato delle ripetizioni, tuttavia, gli obiettivi a grandi linee sono sempre i medesimi, con qualche occasionale variazione. Agli incarichi e alle missioni cooperative, troviamo anche gli eventi cittadini, delle missioni a tempo dove si affronteranno degli sciami di droni Albion. Al momento, il comparto multigiocatore non ha molto da offrire, contenutisticamente parlando, dato che presto arriverà anche l’operazione tattica Capobranco, la quale coinvolgerà gli utenti in una sequenza di intense missioni in cui la cooperazione sarà vitale. In tutto ciò, nonostante una partenza poco incoraggiante, sono previste altre modalità di gioco per l’online di Watch Dogs Legion, tra cui anche una nuova modalità PvP.

Watch Dogs Legion

Dove sono finiti tutti?

Dove sono finiti tutti? Effettivamente, uno dei problemi principali legati alla godibilità dell’esperienza online di Watch Dogs Legion riguarda l’affluenza di giocatori, che come abbiamo già ribadito, per una modalità appena resa disponibile su console è tutto fuorché  incoraggiante. Ad aggravare la situazione, è l’assenza di attività sociali che possano in qualche modo intrattenere i giocatori tra una missione all’altra, nonostante la densità di contenuti secondari che si possono trovare nel giocatore singolo. Il sistema di reclutamento invece è stato semplificato, ma viene legato esclusivamente all’economia dei punti abilità che si ottengono man mano giocando. Anche qui sarà possibile reclutare qualsiasi cittadino di Londra per la propria causa, per finire ad assemblare un team di hacker veramente invincibile, ma il processo ulteriormente snellito permette al giocatore di aggiungere un personaggio non giocante ad una lista di candidati preferiti, ed assumerlo scambiando i punti a propria disposizione, il tutto avviene con un paio di click. Vi è anche un battle pass per ricompensare i giocatori ad ogni level up con punti, oggetti cosmetici e valute, utile per racimolare crediti per reclutare altri personaggi nella propria squadra o effettuare compere nel negozio. Ad aggiungere una piccola marcia in più troviamo delle sfide settimanali e giornaliere, che ricompensano il giocatore con ulteriori punti esperienza.

Tuttavia, ciò non basta per rendere appetibile l’online del titolo, che rimane a conti fatti un’esperienza troncata da un lancio non proprio favorevole. Difatti, parliamo di contenuti poco invitanti per quanto concerne il PvE, i quali rischiano di annoiare gli utenti nel giro di poche ore nonostante la promessa di novità in arrivo. Ciò che manca al free roaming è un mondo di gioco con il quale i giocatori possono interagire attraverso una serie di attività, utili soprattutto a migliorare il quality of life di Legion. Nonostante la presenza di tutti i luoghi che delineano la movida londinese, non vi è purtroppo alcun incoraggiamento verso i giocatori nel stringere nuovi rapporti con gli altri utenti, rendendo dunque vano lo sforzo di realizzare un mastodontico hub in cui è possibile vivere in compagnia il fascino di una metropoli come Londra. Riteniamo che questa mancanza da parte dell’online di Watch Dogs Legion sia una criticità che grava sulla quality of life della modalità introdotta di recente, uno spreco a cui bisognerà porre rimedio con attività mirate e meccaniche convincenti.

Watch Dogs Legion

Watch Dogs Legion Online: e poi c’è l’arena degli Spiderbot

Vogliamo dedicare uno spazio all’unica modalità PvP disponibile – momentaneamente – dell’online di Watch Dogs Legion: l’arena degli Spiderbot. In questa modalità, quattro giocatori si scontreranno all’interno di una mappa tra scontri ravvicinati e media distanza utilizzando i piccoli droni ragno, dove sarà obbligatorio sfruttare l’ambiente come riparo dall’attacco degli avversari. Il tutto si svolge in un deathmatch con potenziamenti per il drone sparsi sulla mappa, i quali si ripristinano dopo una manciata di secondi. Ogni partita non manca nell’offrire quella dose di adrenalina che normalmente gli shooter online trasmettono ai giocatori, e tale sensazione viene amplificata dal rientro immediato in partita dopo essere stati abbattuti. All’interno della mappa troviamo armi da fuoco e cure, come un qualsiasi sparatutto arena, e la varietà delle prime è alquanto soddisfacente, seppur non tutte quante saranno semplici da utilizzare.

Al momento, l’arena degli Spiderbot è l’unica modalità soddisfacente dell’online di Legion, e il suo pregio è quello di immergere gli utenti in partite frenetiche la cui durata non sfiora neppure i dieci minuti, un ottimo passatempo per tutti coloro che vogliono almeno lasciarsi andare in una sessione mordi e fuggi. Le regole sono piuttosto semplici: punteggio illimitato e vince colui che si trova in testa alla classifica allo scadere del tempo. Non vi saranno dunque potenziamenti che potrete innestare nel vostro spiderbot, tutto viene deciso dall’abilità del giocatore nel saper muoversi all’interno di uno spazio aperto che sfrutta la mobilità di tale drone, come il salto per raggiungere punti elevati o l’agilità per spostarsi da un punto all’altro della mappa. Sfruttare queste caratteristiche dunque permette all’utente di destreggiarsi tra i colpi degli avversari, con schivate efficaci e manovre di evasione che eludono il fuoco nemico, sfruttando il salto per arrivare il prima possibile alle armi prima che vengano sottratti da altri giocatori. Inoltre, man mano che la serie d’uccisioni aumenterà, lo Spiderbot riceverà dei potenziamenti vari, che spaziano da un radar ad una batteria più efficiente, utile soprattutto per le hack legate alle interazioni ambientali. Nonostante tale modalità non vanti di meccaniche complesse, giocare nell’arena degli Spiderbot è una delle poche attività divertenti disponibili nell’online di Watch Dogs Legion, un ottimo passatempo mentre si attendono i nuovi contenuti previsti per il 23 marzo.

Vale dunque la pena tornare su Watch Dogs Legion per la modalità online? Sì e no. Risulta impossibile nascondere il personale disappunto su quanto provato nel multigiocatore dell’open world fantapolitico costruito da Ubisoft, tant’è che troviamo decisamente più soddisfacente l’esperienza giocatore singolo del titolo. Tuttavia, nemmeno possiamo negare alcuni riscontri positivi nell’online rilasciato tramite aggiornamento gratuito. Reclutare nuovi membri per la squadra è più semplice ed immediato, con un paio di click è possibile ottenere nuovi personaggi giocabili senza dover necessariamente ricorrere agli acquisti in-game, e l’arena degli Spiderbot è una modalità PvP ben costruita, la quale non necessita di ulteriori stravolgimenti. Tuttavia, il comparto online soffre di criticità che non possono essere trascurate, come ai già menzionati problemi legati all’infrastruttura o al mancato incoraggiamento di assaporare delle attività sociali in compagnia di altri utenti. Vi è margine di miglioramento e sinceramente, non vediamo l’ora di scoprire cosa riserverà in futuro Ubisoft ai fan di Watch Dogs.

Matteo è un grande appassionato di videogiochi, manga ed anime. Come videogiocatore nasce sul Nintendo 64, Il suo primo videogioco? Super Mario 64. Col passare del tempo si è unito alla famiglia delle console di casa Sony e adora in particolare i videogiochi di produzione giapponese, ma grazie anche al suo spirito di cacciatore di trofei, prova interesse in ogni sfaccettatura del videogioco.