Razer Kiyo Pro Recensione: il sogno di (quasi) ogni streamer

Razer Kiyo Pro

In questi giorni abbiamo avuto l’occasione di provare la nuova webcam Razer Kiyo Pro, il nuovo modello top di gamma del produttore Razer. Già dal primo impatto abbiamo subito capito di trovarci tra le mani un qualcosa capace di elevare il concetto di professionalità, soprattutto in ambito streaming. In un periodo in cui a farla da padrona è la DAD, fa sempre comodo avere a disposizione una webcam capace di garantire il massimo delle prestazioni. Lasciatemelo dire: utilizzarla per questo motivo (o solo per questa motivazione) e non per evolvere la vostra figura di streamer sarebbe come avere un auto di grossa cilindrata e lasciarla parcheggiata in garage 24 ore su 24. Ma quanto ci ha impressionato la Kiyo Pro? Vi invitiamo a leggere la nostra recensione per scoprirlo!

Razer Kiyo Pro: caratteristiche della webcam

  • Sensore di luminosità adattivo ad alte prestazioni
  • Risoluzione non compressa a 1080p e 60 fps
  • Compatibilità con l’HDR a 30 fps
  • Massima flessibilità
  • Usb 3.0
  • Sensore avanzato CMOS di tipo 1/2.8 con tecnologia STARVIS

Razer Kiyo ProNon avrete altra webcam al di fuori di essa

Protetta da un packaging che subito mette in chiaro il valore del dispositivo, alla sola vista si capisce subito che la webcam è composta da materiali validi che vanno a formare una struttura più che solida. All’interno della confezione troviamo la webcam, un cavo USB 3.0 più che protetto, il tappo per proteggere la parte frontale della cam e utile per evitare l’accumularsi della polvere, un manuale con le istruzioni per utilizzare il prodotto e i classici adesivi targati Razer.

Capace di adattarsi ad ogni monitor e ad ogni angolazione, mi è bastato davvero poco prepararla e posizionarla per ottenere la giusta inquadratura. Dopo una veloce installazione tramite plug-and-play, la Razer Kiyo Pro è pronta per essere utilizzata. La differenza con la precedente webcam (anch’essa con una risoluzione pari a 1080p ma a 30 fps) è abissale: grazie ai 1080p e ai 60 fps ci ritroviamo davanti ad immagini e qualità nettamente superiori, movimenti fluidi e illuminazione sempre garantita, anche in condizioni di luce molto bassa. Quest’ultimo problema è stato completamente aggirato grazie all’Adaptive Light Sensor, che mi ha fatto dimenticare cosa voglia dire trovarsi in condizioni di scarsa luminosità. Inoltre, per effetti di luminosità ancora superiori è possibile impostare addirittura l’HDR: in questo caso però, il frame rate delle immagini va ad abbassarsi di molto, passando dai 60 fps ai 30 frame per secondo. Qui le cose a nostro modo di vedere cambiamo di parecchio e tra le due modalità, il consiglio che possiamo darvi è quello di optare sempre per i 1080p/60 fps.

Ovviamente, la Razer Kiyo Pro si distingue da molte altre webcam soprattutto per una feature che ho trovato estremamente interessante: l’obiettivo grandangolare offre una scelta di tre campi: 103°, 90° o 80°, che permettono di offrire molte opzioni sia nel campo delle videoconferenze, sia quando decidiamo di effettuare i nostri streaming. Che vogliate mostrarvi in primo piano o proporre uno sfondo professionale durante le vostre live, non occorre fare altro che impostare il campo visivo a voi più congeniale e il gioco è fatto. Inoltre, la possibilità di montare la webcam su di un treppiedi garantisce notevoli possibilità di inquadrature, cosa non offerta da tanti prodotti simili. Dopo i tanti elogi fatti alla Kiyo Pro però, è giusto portare alla luce anche alcuni punti a sfavore, che però, meglio specificarlo, non appartengono a problemi legati alla qualità del prodotto.

Razer Kiyo ProRazer Kiyo Pro: una webcam non per tutti

Diciamoci la verità! Parliamo di un prodotto di fascia alta e proprio per questo, la Razer Kiyo Pro purtroppo non è destinata a tutti i giocatori, streamer o utenti. In primis, la webcam necessita di PC/Notebook con componenti hardware ad alte prestazioni. Il mio i5 con 8 GB di Ram DDR4 non è riuscito a reggere l’impatto con il prodotto. Dopo aver collegato la webcam al PC (un all-in-one), dopo pochi secondi mi sono ritrovato davanti un computer rallentato e quasi completamento bloccate. Dunque, la richiesta di CPU della Kiyo Pro è veramente molto alta e mi ha costretto ad utilizzare un portatile con componenti hardware superiori. Questa seconda prova è andata a buon fine, con il PC che non ne ha risentito dopo il collegamento e l’installazione della webcam. Dunque, prima di optare per l’acquisto, assicuratevi di avere un dispositivo in grado di supportarla.

Oltre a questo, bisogna evidenziare anche l’elevato prezzo della Razer Kiyo Pro. Con un prezzo di listino pari a 209.99 euro, la webcam si piazza ad honorem tra quei prodotti accessibili soltanto a chi ha un portafogli pieno o decide di investire tanto per ottenere in cambio una resa quasi perfetta. Il costo così alto però è giustificato in parte sia dai materiali utilizzati per produrre la cam, sia (come abbiamo detto più volte in questa recensione) da tutto quello che offre il dispositivo a livello di qualità e comodità. Chiaramente, ci sono webcam a prezzo più contenuto e capaci di avvicinarsi alle sue prestazioni. Avvicinarsi per l’appunto, ma non eguagliarle. Dopo aver passato del tempo con la Razer Kiyo Pro, posso affermare che difficilmente deciderò di optare per altri prodotti, né all’orizzonte riesco a vedere la possibilità che altre webcam possano superare ciò che ha da offrire la piccola-grande Kiyo Pro.

Razer Kiyo ProSiamo rimasti estremamente soddisfatti dalla nostra esperienza vissuta con la Razer Kiyo Pro, una webcam “certificata per gli streamer”, ma in grado di assicurare la massima professionalità anche durante le videoconferenze. Il giorno in cui deciderete di diventare degli streamer e di farne la vostra professione, un pensierino al prodotto sarà più che lecito farlo. Non vedo l’ora di poterla utilizzare assiduamente durante le nostre dirette su Twitch, in modo tale da potervi mostrare l’assoluta qualità delle immagini e l’incredibile illuminazione sempre al top!

VOTO: 9

Il mio nome è Domenico, ma online in molti mi conoscono come TheRedDevil... sebbene per Facebook il mio soprannome sia "Auditore" e non posso nemmeno cambiarlo. Iniziato ai videogame con il mitico Atari 2600, oggi sono un "sonaro" (quasi) incallito, ma non ditelo in giro eh! Adoro i survival horror con o senza zombie... ma se dentro ci sono gli zombie è assai meglio! Ah, se non vi piace The Last of Us, sappiate che non possiamo essere in alcun modo amici!