Age of Mythology: gli sviluppatori ‘non hanno dimenticato’ il brand

Come ben sappiamo, Age of Empires sta vivendo una vera e propria era di resurrezione grazie a Age of Empires IV, da poco mostrato in un evento dedicato interamente all’IP. Forse però, non tutti sanno che i creatori dietro questa perla strategica sono gli stessi di Age of Mythology, altra IP imponente che, ai tempi, conquistò milioni di giocatori.

Lo spin-off nacque nel 2002, prendendo a mani basse dalla principale serie RTS ma incentrandosi sulla Grecia e sulla sua unica mitologia. World’s Edge, ora al lavoro su AoE IV e ex sviluppatore di AoM, lo stesso studio facente parte di Xbox Game Studios, il gruppo di team developers interni di Microsoft, ha speso qualche buona parola a riguardo.

Restate sintonizzati. Non ce ne siamo dimenticati. Amiamo Age of Mythology. Amiamo la mitologia in generale. Amiamo il franchise. Non stiamo fingendo che non ci sia o qualcosa del genere. Lo sappiamo.

Lo sappiamo. Stiamo ascoltando. Stiamo ascoltando al 100% quella richiesta.

In poche parole, questo sta a significare che qualcosa si muove per quanto riguarda lo spin-off dell’RTS. Sicuramente, un revival del franchise sarebbe oro colato per tantissimi giocatori; che sia essa un remake, un nuovo titolo o altro ancora.

Probabilmente ci sarà ancora da aspettare per Age of Mythology, ma qualora voleste un assaggio del lavoro di World’s Edge, potete dare un’occhiata a Age of Empire IV, atteso per questo autunno.

All'età di sei anni, Fabio ha potuto mettere le mani su quella che sarebbe diventata, in estremamente poco tempo, la sua passione più grande: il videogioco. Dalla prima Playstation, vagando tra le terre simil-burtoniane di MediEvil fino a Crash Bandicoot e Tombi arriva, nel suo percorso di videogiocatore, a farsi appassionare da una moltitudine di generi e a crescere con loro, facendoli diventare parte integrante della sua vita e riconoscendo nel videogame una nuova forma di pura arte, oltre che di intrattenimento. Da quel momento, i suoi interessi mettono radici anche altrove, arrivando alla Settima Arte e alla musica, il gioco di ruolo e la lettura e tutto ciò che permette di sentire e immaginare mondi che ci sembrano, o sono effettivamente, lontani dalle nostre realtà.