MotoGP 21 Recensione: si torna in pista su next-gen!

motogp 21

Puntuale come ogni primavera, con il ritorno delle grandi competizioni motoristiche, ritorna sul mercato MotoGP 21, il videogioco ufficiale dedicato alla massima competizione su due ruote targata Milestone.

Quest’anno, l’azienda milanese aveva un compito tutt’altro che semplice: conservare e, per quanto possibile, migliorare ulteriormente l’esperienza di gioco degli ultimi anni, giĆ  di per sĆ© imponente e sempre più curata in tutti i suoi aspetti, strizzando anche l’occhio alla next-gen.

MotoGP 2021 ĆØ infatti il primo capitolo della saga a debuttare su PlayStation 5 e Xbox Series S/X, per quanto comunque le varie versioni vanteranno le stesse identiche funzioni. Dal passaggio alla next-gen, però, ĆØ chiaro quanto i giocatori si aspettino grandi cose, sia in termini di ā€œsempliceā€ update tecnico e artistico sia da un punto di vista funzionale, in un titolo che, giĆ  negli ultimi anni, ha saputo dimostrare grandi cose sotto il profilo dell’intelligenza artificiale e della gestione in generale del gameplay.

Dopo aver passato diversi giorni sulle piste virtuali del nuovo capitolo della serie targata Milestone siamo pronti a darvi il nostro giudizio definitivo che, spoiler, sarĆ  sicuramente positivo, per quanto alcune cose non ci hanno convinto proprio appieno.

Mettetevi comodi, dunque: la stagione MotoGP ĆØ tornata, anche sulle nostre fiammanti (ĆØ il caso di dirlo) PlayStation 5!

MotoGP 21MotoGP 21: un paddock gremito come non mai!

Una volta ā€œscesiā€ in pista, la sensazione di continuitĆ  offerta da questo MotoGP 21 appare subito evidente. Lo stile ā€œminimalā€ e molto fedele al materiale di riferimento dei menù, ad esempio, ci guida attraverso, come sempre, un grosso bagaglio di attivitĆ  e modalitĆ  su cui districarsi.

Sia chiaro: rispetto alla scorsa edizione non abbiamo riscontrato delle vere e proprie novitĆ , o comunque aggiunte di spicco, con il numero e le tipologie di attivitĆ  rimasto più o meno invariato. La scelta di Milestone ĆØ stata molto chiara: rifinire e migliorare sempre di più l’ottimo materiale delle passate stagioni, spingendo sempre più verso l’alto l’asticella della qualitĆ  e soprattutto della fedeltĆ  al mondo sportivo in generale di riferimento.

MotoGP 21 vede, su tutte, il ritorno di una ModalitĆ  Carriera che spinge molto sulla vena manageriale e gestionale, e si rivela ancora una volta longeva e appagante, per quanto alcuni “difetti” permangono. Questo stilema ā€œintrodottoā€ giĆ  nello scorso capitolo, non ĆØ stato alterato più di tanto, conservando tutte quelle caratteristiche che abbiamo imparato a conoscere lo scorso anno. Dopo aver selezionato il vostro avatar, potete scegliere se partire dal basso in Moto 3 o se cimentarvi direttamente tra i centauri della MotoGP, senza dimenticare la possibilitĆ  di creare un nuovo team da zero e lanciare cosƬ la sfida definitiva ai vari giganti dell’industria.

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Una volta eseguita la scelta, le responsabilitĆ  non fanno altro che moltiplicarsi. MotoGP 21 pone ancora una volta e ancora di più l’attenzione sulle abilitĆ  del giocatore nel gestire sapientemente le proprie risorse, sia economiche e di immagine, sia e soprattutto del team. La gestione dello sviluppo delle moto ĆØ ancora una volta interamente nelle mani del giocatore, sotto praticamente ogni aspetto, e si riflette in pista in maniera sempre evidente. Tutto questo senza dimenticare la gestione anche delle risorse economiche, che si legano alla scelta sia del contratto migliore per iniziare sia del personale a cui affiancarsi, il quale risulta molto importante, specialmente nelle fasi iniziali del gioco.

Potete scegliere se preferire uno staff che vi porterĆ  più soldi ma magari un contratto peggiore in termini di immagine o viceversa, il tutto, chiaramente, in base alle vostre esigenze. La scalata verso le nuove categorie ĆØ comunque molto lunga. Al netto delle numerose proposte di contratto, per ā€œsbloccareā€ la possibilitĆ  di candidarsi per un team più importante bisogna prima (giustamente) farsi un nome, attraverso una serie di obiettivi che vengono pattuiti col proprio team al momento della firma del contratto.

E, ovviamente, questi obiettivi sono legati alla performance in pista, quella che poi, in fin dei conti, è la parte più importante di un gioco del genere.

Prima di passare all’analisi del gameplay, ĆØ giusto spendere due parole sul restante ventaglio di modalitĆ  offerte dalla produzione. Anche da questo punto di vista MotoGP 21 si dimostra molto “conservativo” riproponendo un po’ la stessa formula giĆ  vista in passato. Oltre alla Carriera ĆØ possibile cimentarsi in una Gara Singola, in una Prova a Tempo o in un Mondiale, il tutto senza dimenticare la possibilitĆ  di mettere alla prova le proprie abilitĆ  online, sfidando cosƬ i centauri provenienti da ogni parte del mondo.

Da questo punto di vista, però, le novità sono complessivamente marginali. Le modalità online disponibili sono infatti praticamente identiche a quelle dello scorso anno e, purtroppo, il gioco si affida ancora ad un sistema di Lobby se vogliamo ormai troppo vetusto.

MotoGP 21: la curva giusta al momento giusto

Una volta scesi in pista, MotoGP 21, cosƬ come i suoi predecessori, mostra tutto il suo grande potenziale, seppur senza rivoluzioni di sorta. Pad alla mano, infatti, il capitolo di quest’anno si mostra sin da subito desideroso di calcare con forza gli ottimi traguardi raggiunti negli scorsi anni, mettendo cosƬ un ulteriore tassello in un progetto di sviluppo e di innovazione lento ma inesorabile.

Il modello di guida appare ancor pulito, solido, capace di trasmettere al giocatore delle sensazioni da vero centauro. Complici anche le caratteristiche (più che altro ā€œfisicheā€) del DualSense, le cui peculiaritĆ  sono state sfruttate in maniera abbastanza soft, la sensazioni di guida appaiono ancor più forti. Tenendo in mano il pad si riesce quasi ad avvertire realmente la pesantezza di un’entrata in curva o di un contatto troppo decisivo sui cordoli, cosa chiaramente amplificata da una gestione della fisica sempre più realistica e sapiente. La resa dei bolidi in pista ĆØ infatti ancor più realistica rispetto allo scorso anno, e ci si evince non soltanto da questi dettagli, ma anche dal comportamento, banalmente, delle stesse moto in base alle diverse condizioni climatiche. Mai come quest’anno ĆØ risultato difficile guidare sul bagnato e mai come quest’anno abbiamo letteralmente divorato vari treni di gomme, specialmente su piste particolarmente ā€œcaldeā€.

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Ciò si traduce anche in un sistema di collisioni in parte rivisto e reso sicuramente più credibile, anche grazie al boost ricevuto da A.N.N.A., un’IA sempre più evoluta e che garantisce un comportamento in game di tutte le altre vetture sempre credibile, realistico e appagante. Rispetto all’anno scorso abbiamo poi potuto constatare una diminuzione dell’aggressivitĆ  dei piloti avversari, uno dei tratti peggiori dello scorso capitolo, in cui spesso e volentieri ci trovavamo letteralmente assaliti e lanciati per aria a ogni curva.

Quest’anno, l’IA degli avversari ĆØ nettamente migliorata, cosa che, tra le altre cose, mette un freno definitivo all’odiatissimo effetto elastico, che per fortuna nella serie MotoGP ha ormai abbandonato la scena da diversi anni. Tornando alla gestione delle gomme, ĆØ giusto sottolineare quanto Milestone abbia voluto dare, con questo capitolo, ancor più libertĆ  e responsabilitĆ  al giocatore, fautore maximo delle sue fortune o sfortune che siano. Prima di ogni sessione, infatti, ĆØ possibile, anzi ĆØ doveroso, tenere sotto controllo la gestione del carburante e dei pneumatici, sia per massimizzare i tempi nei test e in qualifica sia e soprattutto per reggere il ritmo di gara, una dinamica molto più complicata di quanto possa sembrare.

Rimanere a secco ĆØ infatti uno spettro tutt’altro che difficile da scrutare, poichĆ© basta veramente un niente per vanificare un intero weekend di gara (l’abbiamo provato sulla nostra pelle, fidatevi!), anche a livelli ā€œpiù bassiā€. Abbiamo usato, non a caso, l’espressione ā€œlivello più bassoā€ perchĆ©, anche quest’anno, il livello di guida e di sfida ĆØ scalabilissimo, pensato per tutti i palati, da quelli più neutri a quelli più pretenziosi, il che risulta, ovviamente, uno dei pregi principali della produzione. Sia chiaro, il livello di sfida rimane comunque elevato, anche perchĆ©, per la prima volta, MotoGP 21 introduce alcune chicche del regolamento reale che rendono le gare decisamente più interessanti e mai banali, con un ordine di arrivo mai scontato fino alle ultimissime battute di ogni tracciato.

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E, proprio parlando di tracciati, ĆØ giusto sottolineare quanto, proprio grazie ai grandi passi avanti compiuti sulla fisica e sul gameplay in generale, ogni percorso ĆØ veramente un mondo a sĆ©. Imparare a familiarizzare con una pista piuttosto che con un’altra, magari proprio a causa dell’impatto diverso sui pneumatici o sulla resa del carburante, ĆØ uno step fondamentale per ogni buon pilota, anche virtuale, che soprattutto deve imparare a conoscere bene ogni singola curva, per evitare di perdere quella frazione di secondo che alla fine della corsa può veramente risultare fatale.

Se proprio volessimo trovare un pelo nell’uovo, e lo dicevamo poco fa, quello potrebbe essere legato al livello di sfida, che anche a livelli bassi ci ĆØ apparso, sotto alcuni aspetti, fin troppo rigido e proibitivo, per quanto mai ingiusto.

Spettacolo su due ruote

Prima vi abbiamo parlato del DualSense e delle feature introdotte dal nuovo pad di casa Sony e, di conseguenza, potete estrapolare da questa informazione che abbiamo avuto per le mani la versione PS5 del titolo.

Di conseguenza, la domanda sorge praticamente spontanea: come si comporta MotoGP 21 su next-gen? La risposta ĆØ molto semplice: bene, ma non benissimo. Sia chiaro, sul piano della qualitĆ  visiva non esistono problemi di sorta, con il titolo che gira perfettamente in 4K upscalati con il frame rate sempre saldissimo sui 60fps. Il tutto viene condito da una gestione quasi perfetta dell’illuminazione, aiutata a braccetto dall’utilizzo dell’HDR più che valido, che regala alcuni scorci veramente memorabili, specialmente su alcuni tracciati. Anche la pioggia, per fare un altro esempio, ĆØ molto curata, sia a livello di gameplay sia e soprattutto da un punto di vista estetico, con le moto che reagiscono in maniera sensibile sia all’acqua sul tracciato sia alle gocce che cadono sulle livree.

Quello che ci ha un po’ ā€œdelusoā€ ĆØ che, rispetto al capitolo dello scorso anno (e dunque su PS4 pro), non abbiamo vissuto uno stacco netto in termini di modellazione poligonale o nella resa di alcuni dettagli, specialmente quelli più marginali, rimasti decisamente ancorati alla natura cross-generazionale del prodotto.

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A ciò comunque si aggiunge una licenza totale di tutto ciò che l’universo su due ruote può offrire, con tutte le moto, tutti i tracciati e in generale tutta la veste estetica che trasuda MotoGP da ogni poro. Ciò si lega anche alla scelta di continuare con una veste estetica, anche dei menù, come dicevamo poc’anzi, minimal e sobria, che gioca sapientemente con il tema generale della competizione. A lasciar trasparire next-gen ĆØ sopratutto la velocitĆ  di transizione tra una scena e l’altra, con delle schermate di caricamento praticamente istantanee, che rendono il passaggio da una sessione all’altra agevole e mai frustrante.

Splendido, come al solito, il comparto sonoro. La riproduzione dei rumori della pista ĆØ praticamente perfetta, cosƬ come quella del rombo dei motori, rigorosamente ricreata e diversificata in base alle diverse potenzialitĆ  delle varie moto, appartenenti a categorie diverse e dunque in possesso di ā€œbocche da fuocoā€ differenti. Peccato, infine, per la telecronaca: per quanto amiamo la voce di Guido Meda, ci piacerebbe sentirlo qualche volta in più, piuttosto che quasi esclusivamente nel passaggio tra una sessione e l’altra.

PIATTAFORME: PS5, PS4, Xbox Series X/S, Xbox One, Switch, PC
SVILUPPATORE: Milestone
PUBLISHER: Milestone

MotoGP 21 ĆØ la somma del duro lavoro compiuto dal team di sviluppo negli ultimi anni. Milestone ĆØ riuscita a puntellare a dovere un’esperienza di gioco sempre più imponente, sia a livello contenutistico sia ā€œpad alla manoā€, compiendo un ulteriore passo avanti sotto praticamente ogni punto di vista. Un’intelligenza artificiale più precisa, una fisica più realistica e un livello di guida super scalabile sono i punti di forza più evidenti di un prodotto praticamente imperdibile per tutti gli appassionati del genere, che sfrutta appieno la licenza completa della MotoGP per offrire ai giocatori un’esperienza videoludica completa e appagante. Le uniche note ā€œstonateā€ sono rappresentate da una conversione next-gen sommariamente conservativa, con anche il DualSense sfruttato soltanto in parte, ma siamo sicuri che, giĆ  dalla prossima stagione, ne vedremo delle belle. In ogni caso, se siete appassionati del genere, non potete in alcun modo lasciarvi scappare questo capitolo, che continua ad apportare alla formula (giĆ  vincente) piccole migliorie ma comunque importanti. Del resto, la strada intrapresa ĆØ quella giusta e bisogna soltanto continuare a percorrerla, magari proprio in compagnia (pad alla mano) del vostro pilota o della vostra moto preferita!

VOTO: 8.5

Ho imparato a conoscere l'arte del videogioco quando avevo appena sette anni, grazie all'introduzione nella mia vita di un cimelio mai dimenticato: il SEGA Master System. Venticinque anni dopo, con qualche conoscenza e titoli di studio in più, ma pochi centimetri di differenza, eccomi qui, pronto a padroneggiare nel migliore dei modi l'arte dell'informazione videoludica. Chiaramente, il tutto tra un pizza e l'altra.