Sony: brevettata una IA che gioca al posto nostro

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Sicuramente vi sarà capitato di trovarvi in quell’antipatica situazione in cui, durante una partita al vostro videogame preferito, un qualsiasi contrattempo arrivi a rovinarvi il divertimento. Siete costretti a mettere in pausa, con la certezza che non riuscirete mai a ricordarvi a che punto vi trovavate, rischiando dunque di rovinare l’intera partita. Ebbene, Sony ha deciso di risolvere questa situazione alla radice.

A quanto pare infatti, il colosso nipponico avrebbe brevettato una intelligenza artificiale in grado di studiare e replicare lo stile di gioco di un qualsiasi giocatore, e di prenderne letteralmente il posto, di fatto sostituendolo. L’idea è spiegata in dettaglio nella richiesta di brevetto, dove la IA viene definita “una modalità di intelligenza artificiale automatizzata di controllo in grado di realizzare operazioni specifiche durante l’esecuzioni di applicazioni videoludiche”.

Secondo quanto riportato, la IA viene assegnata a un profilo giocatore con un set generico di abilità. Nel corso del tempo, l’applicazione sarà in grado di osservare il modo in cui il giocatore si comporta sui vari titoli, applicando poi queste scelte sul proprio profilo. Il che significa che in breve la IA inizierà ad agire come il giocatore al ui profilo è legata. Sarà dunque possibile creare un profilo legato alla IA, in grado di sostituire il giocatore, mantenendo il suo stile di gioco.

Un brevetto che appare fantascientifico quello di Sony, e che potrebbe avere una serie di interessanti applicazioni al mondo del gaming, tra cui quella di permettere al giocatore di farsi sostituire dalla sua IA durante alcune fasi particolarmente complesse di gioco. Come recita il brevetto:

“Se il personaggio della IA ha completato degli obiettivi specifici, quegli stessi obiettivi potranno essere identificati come completati dall’utente con l’assistenza del controller IA”

Inoltre la IA sarà in grado di sostituire un giocatore anche durante una partita multiplayer cooperativa, permettendo all’utente di fare altro. I giocatori potranno infatti settare un automatic mode, per continuare a giocare fino al proprio ritorno.

Insomma, un brevetto che ci trasporta di un passo nel futuro (anche se ha l’inquietante retrogusto di una distopia fantascientifica alla Terminator), ma che non giunge del tutto inatteso, dal momento che una divisione di Sony è al lavoro su progetti relativi all’intelligenza artificiale fin dal 2019, quando simili investimenti sono stati fatti anche dalla concorrente Microsoft.