Continua la fuga di notizie dal contenzioso legale che sta avvenendo in questi giorni fra Apple e Epic Games. Dopo il polverone che è stato sollevato dalla rivelazione sui pagamenti effettuati da Epic a Sony per far sì che Fortnite supportasse il cross.play su PlayStation 4, oggi è invece il turno di Nintendo, protagonista di un fatto alquanto bizzarro.
La notizia riguarda il contratto publisher di Nintendo, che include informazioni sulle licenze dei contenuti e sugli accordi di distribuzione previsti dalla grande N. Sebbene vengano quasi oscurate tutte le 25 pagine che costituiscono il documento in questione, una minima parte rimane comunque visibile: si tratta di una sezione del contratto che obbliga i partner di Nintendo a confermare che tanto essi stessi quanto i loro dipendenti non sono “forze anti-sociali” e che non forniscono alcun denaro alle “forze” suddette.
Precisamente, Nintendo utilizza il termine “Boryokudan“, usato dalle forze dell’ordine e dai media giapponesi per riferirsi ai sindacati del crimine organizzato, comunemente noto come la Yakuza. L’ex capo redattore di Kotaku, Stephen Totilo, ha provveduto ad evidenziare il testo specifico del contratto:
Forza anti-sociale sta ad indicare un gruppo criminale organizzato (‘Boryokudan’), un membro di un Boryokudan (‘Boryokudanin’), un sub-membro di un Boryokudan (‘Boryokudan jyunkoseiin’), una società collegata a un Boryokudan ( ‘Boryokudan kanren gaisha’), un criminale che tenta di estorcere denaro a una società minacciando di causare problemi all’assemblea generale degli azionisti (‘Soukaiya’) o agendo come se sostenesse cause sociali legittime (‘Shakai undou nado hyoubou goro’), o un gruppo speciale della criminalità organizzata dell’intelligence (“Tokusyu chinou boryoku syudan”), o un altro gruppo o persona equivalente a uno dei suddetti “.
Sia ai publisher che ai developer è inoltre vietato effettuare “richieste violente”, utilizzare “minacce o violenza in relazione alle transazioni” e “diffondere false voci, utilizzare la frode o la forza”. Se da una parte questo impegno della grande N contro la criminalità organizzata risulta lodevole, è del tutto spontaneo chiedersi cosa sia potuto accadere per giungere a misure preventive di tal genere… Ad ogni modo, vi terremo aggiornati!
Nintendo went a little wild with the redactions in the contract we mention in the newsletter. The only page that wasn't marked up is the one where devs/pubs have to confirm that they're not tied to the Yakuza pic.twitter.com/0K6A7RGLeA
— Stephen Totilo (@stephentotilo) May 3, 2021