Annunciato insieme a PlayStation 5 a giugno 2020, Horizon Forbbiden West ha da subito conquistato l’interesse del grande pubblico, grazie alle solide premesse costruite dal precedente capitolo Horizon Zero Dawn e da quello che a tutti gli effetti si presentava come il primo vero baluardo della nona generazione di Sony. Le enormi aspettative nei confronti della nuova fatica di Guerrilla Games furono tuttavia ridimensionate dall’annuncio della natura cross-gen del titolo, notizia che ad oggi non ci spaventa più. I quattordici minuti di gameplay di Horizon Forbidden West hanno infatti lasciato ben poco spazio a critiche o perplessità.
A presentarci le disavventure di Aloy tra le esotiche rovine di San Francisco sono il Game Director Mathijs de Jonge e il Narrative Director Ben Mccaw. Sicuri e concisi, ci hanno subito catapultato nel “proibito west” dove la protagonista deve farsi strada tra macchine aggressive e una pericolosa tribù per salvare un volto familiare ai fan del primo capitolo: Erend. Molti sono i nuovi elementi che possiamo apprezzare durante questa peripezia: notiamo innanzitutto che la nuova tribù, chiamata Predoni, è in grado come Aloy di eseguire l’override sulle macchine. Questa caratteristica apre infinite nuove possibilità di scontri con i nemici umani, che nel titolo originale non brillavano per spettacolarità. Altra nota dolente del sistema di combattimento originale era la lancia, che restituiva un feedback piuttosto misero, rendendo quasi sempre le armi a distanza una scelta obbligata. Per gli amanti del corpo a corpo possiamo dire che in Horizon Forbidden West la lancia sembra a tutti gli effetti degna del suo nome: combo spettacolari e inedite mosse speciali distruggeranno con facilità le armature avversarie.
Horizon Forbidden West: il piacere dell’esplorazione
Chi ha giocato Horizon Zero Dawn è rimasto affascinato dall’interpretazione di Guerrilla di un mondo post-apocalittico, dove le rovine del nostro presente sono seppellite sotto il dominio della natura selvaggia. L’esplorazione di quel mondo così incantevole non era tuttavia così profonda come ci si potesse aspettare, con sporadici punti di arrampicata e l’impossibilità di esplorare i fondali marini. È proprio sul concetto di profondità che sembra invece puntare il nuovo capitolo: l’ammaliante selva di San Francisco è esplorabile in lungo e in largo, una maschera da sub permetterà ad Aloy di immergersi sott’acqua senza eventuali problemi di ossigeno mentre il suo Focus migliorato evidenzierà tutti gli appigli che potranno essere usati per arrampicarsi. L’esplorazione subacquea sarà probabilmente uno dei perni portanti di questa nuova avventura, considerata la cura maniacale che il team ha impiegato nel creare i fondali. Ma i nuovi strumenti per la traversata non finiscono qui: un rampino accelererà le fasi di scalata o potrà essere usato come strumento tattico in combattimento, mentre l’Alascudo, che ricorda la Paravela di The Legend of Zelda: Breath of the Wild, permetterà di planare e attutire le cadute da grandi altezze.
Come invece era facile aspettarsi, molte saranno le nuove creature che si porranno sul cammino della protagonista. Lo scontro tra Aloy e il mammut robotico Tremorzanna chiude le danze del filmato. Qui possiamo apprezzare molte nuove aggiunte al nostro futuro arsenale, tra cui una fionda con granate adesive che riduce drasticamente la mobilità delle creature, delle frecce perforanti, un lanciatore esplosivo e delle bombe fumogene. Gli sviluppatori accennano anche a un sistema di potenziamento presso dei banchi da lavoro, meccanica che si preannuncia interessante e un passo nella giusta direzione rispetto al capitolo precedente. L’enfasi si è posta anche sulla varietà di approccio al combattimento, il Game Director incentiva i giocatori a essere astuti e creativi per affrontare nel miglior modo le bestie che ci si pareranno davanti.
Non molto ci è dato sapere sulla storia. La nuova missione di Aloy sembra incentrata sull’esplorazione delle rovine del mondo antico, dove si nascondono le “tecnologie necessarie a fermare la piaga”. La natura di questa piaga ci resta al momento ignota, ma possiamo supporre che l’eccentrico Sylens abbia qualcosa a che fare con essa. Buone sono le premesse di un racconto che finalmente approfondirà comprimari come Erend, che non sembra essere l’unico che accompagnerà Aloy nel suo nuovo viaggio.
Poche ma presenti incertezze
Nonostante ci sia ben poco da recriminare alla quasi impeccabile presentazione di Guerrilla Games dopo quasi un anno di silenzio stampa, bisogna fare delle dovute precisazioni. Il gameplay è stato mostrato su PlayStation 5, ma neanche quest’ultima sembra permetterne i 60 fps. Resta dunque da vedere se il titolo sarà caratterizzato dalle classiche due modalità: cinematografica che punta al 4K 30 fps e performance, dove la risoluzione varia per mantenere i 60 frame stabili. Se questo problema è dunque facilmente arginabile su PlayStation 5 e, in parte, su PlayStation 4 Pro, è ben più difficile immaginare la prestazione di Horizon Forbidden West sul modello base della console Sony di ottava generazione. Il colosso giapponese non è tuttavia nuovo a dei veri e propri miracoli quando si tratta di opere first-party, che hanno sempre saputo garantire una buona performance su ogni versione di hardware. L’omissione di una data di uscita ha rappresentato forse l’unica grande mancanza dell’evento, ma il team rassicura che avremo notizie a riguardo molto presto.
Inoltre, la speranza è quella di ricevere tra le mani un action-RPG open-world capace di sopperire alle lacune del primo capitolo, che vantava un gameplay decisamente poco appassionante, meccaniche gameplay viste e riviste in altri titolo del genere e una narrazione non proprio coinvolgente. Certo, le premesse per avere un gioco decisamente migliore rispetto al precedente ci sono tutte, ma sicuramente potremo ricevere conferma di questa sensazione soltanto pad alla mano. Quello che abbiamo visto però è stato decisamente positivo e questo fa ben sperare!
PIATTAFORME: PS5, PS4
SVILUPPATORE: Guerrilla Games
PUBLISHER: Sony Interactive Entertainment
DATA D’USCITA: TBA
Horizon Forbidden West ha tutte le carte in tavola per alzare la già ambiziosa asticella delle esclusive Sony, grazie al consolidamento delle meccaniche che avevano reso così fresco il primo capitolo e la rifinitura degli elementi di esplorazione, ora più immediati e profondi. Anche dal punto di vista grafico la software house olandese non si lascia mancare nulla (Decima Engine, una garanzia), mostrando paesaggi mozzafiato e creature sempre più realistiche. La trama rimane ancora quasi del tutto un mistero, ma non vediamo l’ora di scoprire di più sulla piaga che Aloy dovrà affrontare.