Babylon’s Fall è la nuova Ip targata Platinum Games, la quale venne presentata nel 2018 sotto l’etichetta di Square Enix. Un Concept curioso, che proiettava i giocatori in un mondo fantasy-medievale nei panni di prodigiosi cavalieri. Più tardi, il titolo guidato dal Director Kenji Saito, tornò a mostrarsi in un intrigante gameplay, che esibiva un cocktail di meccaniche facilmente riconducibili a NieR Automata, con una conseguente boss fight spettacolare e combattimenti action degni dello studio di Bayonetta. Le premesse sembravano dunque ottime e la voglia di mettervi mano sul loro nuovo progetto era tanta, a tal punto di renderci persino impazienti di scoprirne la data d’uscita.
Durante la conferenza digitale di Square Enix, il titolo è tornato a mostrarsi in un nuovo video, il quale è stato accompagnato da un’intervista agli sviluppatori che hanno provveduto a fornire ulteriori informazioni, seppur manchi all’appello il giorno in cui il titolo approderà su console e PC. Tuttavia, l’azienda ha comunicato l’arrivo di una beta (QUI per registrarvi) che si dividerà in tre fasi, la cui prima avverrà su PC entro la fine di luglio, e successivamente anche su PlayStation 4 e PlayStation 5 (di cui è stata annunciata un’apposita versione). Eppure, la nuova presentazione della creatura di Platinum Games ha fatto decisamente discutere e dopo aver analizzato tutte le novità annunciate, insieme al gameplay illustrato, noi di Gamesvillage ve ne vogliamo parlare in questa nuova anteprima.
Babylon’s Fall Anteprima: la vera natura del nuovo action-rpg di Platinum Games!
Nella serata del 13 giugno, Square Enix e Platinum Games hanno fornito una grande quantità di informazioni su Babylon’s Fall, svelando soprattutto la vera natura del progetto la quale non si limita ad essere solamente un hack’n’slash dall’ottimo sistema di combattimento. Nella video intervista intrattenuta con gli sviluppatori, apprendiamo che la nuova creatura dagli autori di Bayonetta, NieR Automata ed Astral Chain sarà un MORPG (Multiplayer Online Role Playing Game) con elementi Game as Service, permettendo ai giocatori di vivere questa avventura in solitaria o in cooperativa con altri guerrieri, instaurando dunque una struttura always online. L’intento, secondo Yosuke Saito, è quello di capitalizzare l’esperienza di Platinum Games negli action in un mondo fantasy ambientato nella città di Neo Babilonia, sovrastata dall’immensa Torre di Babele. Infatti l’incipit vede un gruppo di guerrieri equipaggiati di uno strumento speciale denominato “Gideon Coffin”, il quale permette di utilizzare dei poteri speciali che analizzeremo più avanti. Questi eroi, avranno il compito di scalare la mastodontica torre e raggiungerne la cima, una strenua lotta per la libertà sottratta dalla guerra che impazza tra una nazione e un grande impero. Sebbene non sono state rivelate ulteriori informazioni sulla componente narrativa del titolo, apprendiamo invece una grande mole di dettagli sul gameplay e struttura della nuova Ip, focus principale di tutta la presentazione organizzata dalla casa nipponica.
https://www.youtube.com/watch?v=QTDfTtK35d0
La Gideon Coffin è uno strumento speciale di cui si avvalgono i guerrieri nel nuovo prodotto di Platinum Games, tramite la quale possono affrontare i nemici con delle build ibride. Attraverso questo peculiare equipaggiamento, il giocatore potrà brandire due armi contemporaneamente, ed instaurare uno stile di gioco ibrido oppure proiettato in una sola direzione. Infatti gli sviluppatori spiegano come gli utenti potranno armarsi di una spada ed equipaggiare una staffa nella Gideon, sfruttando così un approccio dalla corta-lunga distanza. Infatti, lo stile di gioco verrà dettato semplicemente dal nostro equipaggiamento in utilizzo, mentre tale strumento magico garantirà l’utilizzo di due armi contemporaneamente, evocando quella secondaria attraverso dei filamenti magici che possono scagliarla senza alcuna remora contro il nemico, eseguendo soprattutto una non quantificata varietà di azioni. Viene sottolineato come tale oggetto possa contenere un massimo di due armi extra, attaccando con quest’ultime liberamente ed ampliando in questo modo le nostre combo. L’ispirazione al combat system di NieR Automata la troviamo soprattutto nel modo in cui questi equipaggiamenti vengono evocati sul campo alle spalle del giocatore, emulando in special modo il rinfodero delle spade e spadoni di 2B. Gli sviluppatori fanno sapere che vi saranno al lancio cinque tipologie di armi come spade, martelli, staffe, scudi ed archi, ognuna delle quali offriranno diverse possibilità combattive ai guerrieri. La Gideon Coffin oltre ad essere un ottimo strumento combattivo, giocherà un ruolo fondamentale all’interno del costrutto narrativo di Babylon’s Fall e non solo: essa può essere utilizzata in altri modi come per risucchiare l’energia da un nemico, muoversi velocemente o potenziare temporaneamente gli alleati, insomma, essa trova diversi ruoli all’interno del gameplay, influenzando lo stile di gioco e la direzione intrapresa per la propria personalizzazione. Insomma, seppur alla base troviamo delle interessanti meccaniche di gioco, amalgamate in un sistema di combattimento non troppo lontano dall’ultimo lavoro di Yoko Taro riprendendone alcune caratteristiche, ciò che preoccupa molti utenti è la natura Game as Service del titolo, insieme ad una direzione artistica che sin da subito ha fatto storcere il naso.
Verso la cima della Torre
Sebbene il successo di NieR Automata sia stata una grande fonte d’ispirazione per la nascita e realizzazione di Babylon’s Fall, la natura GAAS e MORPG del prodotto ha spento l’entusiasmo di chi attendeva con impazienza la nuova creatura di Platinum Games. Gli sviluppatori nella lunga intervista hanno provveduto a fornire le prime informazioni su tutta la componente online del titolo, a partire dal supporto post-lancio, che vedrà la pubblicazione di contenuti gratuiti con regolari aggiornamenti. E qui interviene il Live Service Director Shingo Fuchigami, che illustra un sito companion (di cui non è da escludere una versione per smartphone) nominato The Hanging Garden. Questo portale interamente dedicato all’hack’n’slash offrirà diverse novità, tra cui la possibilità di gestire il proprio personaggio anche mentre non si è collegati al gioco. Tramite questo sito, l’utente potrà modificare l’equipaggiamento, craftare nuovi oggetti consumando dei materiali e realizzare persino una nuova build, così da eliminare la necessità di essere collegati ai server del gioco. Sicuramente la possibilità di poter giocare sia in solitaria che in cooperativa rappresenta un’alternativa capace di adattarsi a qualunque tipologia di giocatore, tuttavia riconosciamo che un supporto live service è alquanto rischioso, soprattutto nel momento in cui l’attività nei server del gioco non ingrani come sperato. Per quanto concerne il supporto post-lancio, la versione 1.00 includerà abbastanza contenuti – a detta del team di sviluppo – per soddisfare inizialmente la community, per poi arricchire il titolo con l’aggiunta di nuove build e oggetti, a cui si aggiunge l’introduzione di sfide classificate per incentivare la competizione tra giocatori. Non mancheranno i consueti Battle Pass (ormai divenuti essenziali per i multigiocatore online) e microtransazioni, insieme soprattutto ad eventi stagionali che ciberanno il titolo con ulteriori contenuti. Nell’intervista inoltre – tornando sulla componente cooperativa del gioco -, gli sviluppatori specificano che l’obiettivo principale del gioco è quello di scoprire passo dopo passo la storia mentre si completano i dungeon, dirigendosi di conseguenza verso la cima della Torre. Ciascun piano si distinguerà per bioma e nemici, dove un formidabile avversario presidierà l’uscita; qui i giocatori sono chiamati a collaborare tra loro unendo le forze, combinando i vari attacchi e vincere ogni scontro portando a termine il livello, venendo infine ricompensati per i loro sforzi. Si delinea dunque anche un sistema di loot, atto a migliorare l’equipaggiamento dei prodigiosi guerrieri passo dopo passo.
Tuttavia, un altro elemento che fa ampiamente discutere è la direzione artistica, che punta su delle texture realizzate con uno stile “olio su tela”, il quale dona una qualità visiva decisamente sotto tono rispetto alle passate dimostrazioni del titolo. Nonostante sia una scelta estetica molto ricercata, notevole soprattutto negli artwork illustrati dal Character Designer Kouji Tajima ( Blade Runner 2049, Terminator: Dark Fates e Venom), all’atto pratico da l’impressione di avere a che fare con una grafica low poly, sebbene l’art direction finora ha sfornato un’ambientazione fantasy-medievale davvero intrigante, con un design dei nemici alquanto curioso. Infatti possiamo scrutare dalla distanza una bellezza mozzafiato per la città di Babilonia, con l’iconica Torre che vigila sulle abitazioni dei cittadini. Vediamo anche diverse ambientazioni, dai paesaggi innevati a semplici pianure, fino a zone laviche e palazzi regali accentuati da una portentosa architettura.
https://www.youtube.com/watch?v=tRX3EqCyB1c
Da questa ultima presentazione di Babylon’s Fall ci sentiamo alquanto interdetti. Da una parte scopriamo un sistema di combattimento ambizioso, forgiato sull’esperienza maturata da Platinum Games in NieR Automata. Dall’altra invece, troviamo un prodotto che potrebbe cadere nel marasma dei Game as Service, il cui rischio è quello di diventare la prossima vittima di un lancio non proprio scoppiettante – felici di venir smentiti -, dove il fattore penalizzante è un comparto tecnico che si mostra debole, ma ancora in tempo per migliorare e farsi valere al momento del lancio. Ciò che invece ci reca qualche perplessità è la fase beta: essa verrà districata in tre appuntamenti, di cui soltanto uno programmato entro la fine di luglio, nonostante il titolo sia ancora previsto per la fine dell’anno corrente. Siamo sicuri che la nuova Ip di Platinum Games e Square Enix non sarà l’ennesima vittima del ciclone dei rinvii?