Redfall Anteprima: i Vampiri secondo Arkane

Redfall

L’acquisizione di Bethesda e Zenimax da parte di Xbox ha svelato anche il primo titolo inedito di Arkane esclusivo per l’ecosistema Xbox. Stiamo parlando di Redfall, un’opera che si discosta molto dal genere immersive sim che ha reso famoso lo studio di Austin tra due incarnazioni di Dishonored e Prey. D’altronde però in quel del Texas si erano già cominciate a vagliare strade diverse, come ad esempio dimostra l’esclusiva temporale PlayStation 5 Deathloop (di cui trovate un’approfondita preview sul numero 28 di GAME PRO) ma con la nuova opera il cambio di direzione è decisamente più netto, come ha dimostrato il trailer e le prime informazioni emerse durante la conferenza Xbox e Bethesda di questa nuova edizione della kermesse di Los Angeles.

Redfall

Benvenuti a Redfall

Redfall è ambientato a… Redfall. No, non siamo impazziti. Il nome del gioco Bethesda, conosciuto per via di alcuni rumor con il code name di Project Omen è in realtà lo stesso della cittadina omonima (e fittizia, ovviamente) del Massachusetts. Si tratta di un’isola/città, che è rimasta isolata dal mondo a causa di un esperimento fallito, che ha dato il via alla trasformazione di alcuni abitanti nei vampiri.

Le uniche immagini disponibili, insieme al trailer, ci dimostrano come Arkane Austin abbia deciso di proseguire su un design decisamente accattivante e senza lasciare nulla al caso. La città è infatti decisamente convincente e riesce a mischiare elementi anni ’80 e anni ’90 ad alcuni più moderni. L’esplorazione potrebbe giocare un punto fondamentale, considerando che difficilmente il design così rifinito sia stato realizzato solamente a fine estetico. E oltre ai nemici e ai quattro protagonisti, di cui faremo conoscenza nelle prossime righe, sappiamo già che all’interno del gioco sono presenti anche robot: il gruppo impegnato a risolvere il mistero e a liberare la cittadina è infatti accompagnato da un simpatico droide che condivide l’atteggiamento con il companion dog della saga di Fallout. Sarà forse possibile assoldarne altri nel corso dell’avventura? Oppure no? Un’altra domanda che resta ancora da chiarire, mentre altri punti invece sono decisamente più chiari.

Tra Vampire e Left 4 Dead

Ci sarà tempo prima di vedere Redfall in azione. Lo showcase di ieri sera infatti ha solamente voluto farci scoprire gli elementi chiave del gioco, che appaiono comunque decisamente convincenti. L’ultima opera di Arkane Austin infatti è un mix di Left 4 Dead nel gameplay e di Vampire: The Masquerade (l’intero franchise, tra giochi di ruolo cartacei e videogiochi) nelle atmosfere. Il tutto però senza dimenticarsi del classico tocco degli sviluppatori texani. Ma cos’è Redfall, nel dettaglio e di cosa parla? Potremmo definirlo uno “shooter co-op fino a 4 giocatori ambientato in un mondo crudele” ma sarebbe decisamente riduttivo, perché è vero che Arkane ha abbandonato lentamente la sua struttura da immersive sim che l’ha lanciata nell’olimpo degli sviluppatori ma i punti di forza, come design e narrativa sembrano essere rimasti e anzi, probabilmente potenziati.

Redfall

Redfall è infatti un gioco giocabile interamente in single player. Questo significa che a differenza di Left 4 Dead, dove la campagna era molto più marginale, che sembrava quasi tratta da quei b-movie sugli zombie a cavallo tra gli anni ’80 e i primi anni 2000, tutto si concentrava sul gameplay cooperativo, in questo gioco il tratto narrativo è rimasto. È rimasto a tal punto che la co-op a 4 giocatori resta appunto un surplus, che potrebbe semplicemente intrattenere una determina fetta di pubblico o comunque aggiungere un qualcosa in più alla formula scelta da Arkane per lo sviluppo della sua nuova IP originale. Non cambia anche l’approccio: il gioco è infatti un open world, esattamente come le precedenti opere del team di sviluppo. Il concept è comunque decisamente intrigante: al posto di giocare su mappe enormi, molto vaste con orde e con il solo ordine di sterminare i nemici troviamo invece un mondo aperto, dove ogni approccio sarà quello più corretto: dallo stealth fino alla furia incontrollata, è tutto nelle mani del giocatore. Già, ma chi sono i nemici?Dei temibili vampiri, comunque diversi da quanto la letteratura classica ci ha sempre proposto. Abbiamo visto poco dei nemici ma sappiamo già che esisteranno diverse classi di nemici. I succhia sangue presenti in Redfall infatti sono nati da un esperimento fallito, rendendo dunque impossibile allo stato attuale ipotizzare quali saranno i loro poteri. Non ci troviamo davanti dunque un gioco che tratta i vampiri come figli di Bela Lugosi o Nosferatu, bensì un nuovo tipo di nemici.

Una squadra ben affermata

Al contrario di Marvel’s Guardians of the Galaxy, dove i giocatori sono obbligati a vestire i panni di un singolo elemento della crew più famosa dei fumetti, in Redfall sarà possibile interpretare uno dei quattro personaggi. La squadra è già ben definita: troviamo Devinder Crousley, un vero e proprio complottista del web, descritto come un investigatore del paranormale e un cripto zoologo amatoriale, alla ricerca della verità che ha colpito la cittadina omonima al gioco. Al suo fianco c’è Layla Ellison, un ingegnere biomedico che a causa di un incidente ha avuto in dono dei poteri telecinetici. Remi de la Rosa è invece un militare della Navy Rescue Unit e persegue una missione nobile in un mondo devastato da una piaga come quella di Redfall, ovvero fare sempre la cosa giusta. Ultimo componente è Jacob Boyer, un soldato di un’agenzia di sicurezza privata, dotato di un “vampiric eye” e un corvo spettrale. Il tutto ci lascia abbastanza soddisfatti, ma c’è ovviamente un punto importante da sottolineare: non sappiamo ancora se durante la campagna single player sarà possibile cambiare il personaggio che si deciderà di controllare.

I Vampiri mordono su next gen

Ok, è vero: tecnicamente PlayStation 5, Xbox Series X e Xbox Series S sono la generazione attuale. La scarsità di unità però ci invita ancora a chiamarla next gen (considerando che la maggior parte dei giocatori non può ancora acquistare liberamente le console) e Redfall è uno (dei tanti) titoli proposti in esclusiva per le nuove macchine della casa di Redmond. Il gioco di Arkane Austin infatti non sarà fruibile su Xbox One e Xbox One X, segnando dunque un taglio netto con la precedente filosofia. Il trailer mostrato purtroppo era prodotto in engine e dunque non siamo ancora in grado di dare un giudizio oggettivo sulla bontà tecnica del gioco ma i primi scorci mostrati sembrano davvero next gen.

Redfall

Uno dei motivi per cui Redfall arriverà comunque solo su piattaforme di nuova generazione potrebbe essere dovuto alla velocità dei caricamenti. Il disco a stato solido di Xbox Series X e Xbox Series S potrebbe aver dato un enorme vantaggio ad Arkane Austin, rendendo così privo la loro nuova opera di caricamenti eccessivi. Anche qui, al momento, sono solo speculazioni. L’unica cosa certa è che i possessori di vecchie console Microsoft potranno godere del titolo solamente sfruttato la tecnologia cloud, inclusa su Xbox Game Pass Ultimate.

https://www.youtube.com/watch?v=lxX-4U5uJqk

Redfall è sicuramente un gioco molto interessante. I rumor lo dipingevano come un titolo decisamente più oscuro e in molti probabilmente sono rimasti sorpresi dal vedere lo studio di sviluppo che ha dato vita a Dishonored lanciarsi in un first person shooter open world con tanto di comparto cooperativo. Nonostante il drastico cambio di rotta è curioso vedere come l’immaginario dei vampiri sia rinato e come un gioco del genere abbia comunque spazio per una narrativa importante. L’esclusiva è lontana un anno, quindi ci sarà ancora molto tempo prima di vederla in azione, anche se un video di gameplay potrebbe già debuttare alla prossima Gamescom. Occhi aperti, dunque: il nuovo corso di Xbox è cominciato legandosi a Bethesda e ai suoi alti valori produttivi e non è escluso che sarà proprio il gioco di Arkane ad essere una delle prime killer application per hardware e servizio della casa di Redmond.

Alessandro muove i primi passi nei videogiochi grazie a Crash Bandicoot 2 e The Curse of Monkey Island. Il suo genere preferito restano le avventure grafiche e narrative ma ama anche gli sportivi come ad esempio FIFA (dove comunque non sarà mai bravo quanto vorrebbe). Nel tempo libero impreca per i risultati dell'Inter, legge e suona la chitarra