Chivalry 2 Recensione: tra lame e dardi, è tutta una questione di tempismo

Chivalry 2

A fine maggio vi avevamo dato una prima infarinatura di Chivalry 2 nel nostro provato della beta, e vi avevamo parlato di quanto sangue scorreva tra le spade, le frecce e tutte le altre armi disponibili nel nuovo titolo di Torn Banner Studios. Ovviamente, anche ora torneremo a parlarvi di sangue, combattimenti, teste mozzate e urla al limite del ridondante, in questo slasher medievale molto divertente. Prima però, piccola parantesi sulla storia del team canadese che ha sviluppato il gioco. Nel 2012 hanno fatto uscire il primo Chivalry, con il sottotitolo di Medieval Warfare, per poi far uscire l’espansione standalone Deadliest Warrior nel 2012. Il 2017 è invece l’anno di Mirage: Arcane Warfare, ma i combattimenti fra maghi non riscossero gran successo, tanto da dover spegnere i server nel 2018. Ora sono ritornati con i sani combattimenti all’arma bianca, senza strani incantesimi di alcun tipo: se togliamo una buona percentuale di giocatori su Steam che non hanno digerito l’esclusività di Epic Games Store per la versione PC, il successo che ha riscontrato il gioco in questa prima settimana di vita è decisamente elevato. Ma noi lo abbiamo provato comunque su PlayStation 4.

Chivalry 2 Beta

Chivalry 2: Agatha da una parte, Massoni dall’altra

La storia in questo gioco c’è, si intravede nelle partite, ma fa più da contorno che da punto cardine. Del resto stiamo  parlando di un gioco multiplayer in cui fino a 64 giocatori si possono scannare in un loop continuo di morte, quindi, raccontare una storia in questa situazione può risultare superfluo ma, come detto, esiste, si lega anche al capitolo precedente, e vede scontrarsi la fazione degli Agatha (colorata di blu) contro quella dei Massoni (colorata di rosso). Ai fini del gioco, basterebbe sapere questo, ma per chi volesse approfondire, può leggere sulle pagine dedicate all’interno del gioco, per scoprire ad esempio che l’erede al trono che difendono i Massoni nella mappa “L’assedio di Rudhelm” è Valen Malric, figlio bastardo di Re Malric, fondatore proprio dei cavalieri vestiti di rosso. Ma sottigliezze, perché quando giocherete nei panni degli Agatha in quella situazione, l’unico vostro intento sarà quello di tartassare di colpi il povero bot con la corona.

Iniziamo dunque a parlare di come funziona il gioco. Ve lo avevamo accennato nell’anteprima: da pochi attacchi base, si può diramare un’ampia forbice di mosse, combo e parate. Il tutorial iniziale vi spiegherà tutte le possibilità che avrete in combattimento. Ma quando scenderete sul campo di battaglia, metterle in atto non sarà affatto facile, e le prime volte potrebbe capitare che andare a testa bassa e agitare in modo pazzerello un’alabarda o una spada a due mani vi possa sembrare la cosa migliore da fare. E lo diciamo subito, no, non è così. Avrete la possibilità di sferrare tre attacchi diversi: uno che che tende a tagliare il piano orizzontale (da destra a sinistra), uno quello verticale (dall’alto al basso) e uno la profondità, con un affondo. Avrete poi la possibilità di parare (se avrete equipaggiata l’arma adatta a farlo) e schivare. Tutto qua. Ma la grandezza del gioco di Torn Banner Studios sta proprio in questo. La combinazione di questi cinque movimenti, unita ad un ottimo tempismo, fa capire chi è riuscito ad entrare nei meccanismi di gioco e chi no. Chi riesce a parare e contrattaccare, passando velocemente dall’attacco alla difesa. Se infatti un vostro colpo viene parato, l’inerzia passa all’avversario, e la cosa migliore da fare per voi sarà difendervi. Occhio però a stare troppo sulla difensiva, poiché troppi attacchi potranno rompervi la guardia e rendervi vulnerabilissimi. Se invece l’attacco va a segno, meglio provare a continuare l’offensiva.

Chivalry 2

Una questione di tempismo

Perché in fondo, Chivalry 2 è un gioco in cui la strategia del singolo e il tempismo fanno tutta la differenza del mondo. Durante la partita, per quanto i giocatori in campo potranno essere fino a 64, riuscirete a notare quelli che si riescono a destreggiare e muoversi meglio, tra parate e colpi al momento giusto. Generalmente tengono anche all’estetica del proprio avatar. Perché in questo gioco c’è anche un vasto assortimento per personalizzare il proprio guerriero, ma ne parleremo meglio dopo. Dicevamo, del combattimento: il team canadese ha da sempre voluto riproporre in questa serie l’atmosfera di film come Il Gladiatore o Braveheart, far sentire il giocatore in mezzo a combattimenti tra schieramenti imponenti, e quasi si ha un po’ di timore a starci in mezzo. Il risultato è raggiunto, alla grande. Vedere gruppi di giocatori urlare in mezzo al campo di battaglia e andare a caricare i nemici fa un bell’effetto. E capire come muoversi con la propria squadra può decidere le sorti della partita. Anche se il gran numero di giocatori porta ad un paio di problemi. Il primo è che, anche se i colori delle squadre sono diverse, talvolta alcune skin potrebbero disorientarvi creando confusione, senza farvi capire chi è alleato e chi è nemico. In secondo luogo, il fuoco amico. Menare in 5 un malcapitato avversario solitario è divertente, ma attaccare alla rinfusa con un mazzapicchio può causare più danni agli alleati che altro. In Chivalry 2 infatti è fondamentale essere attenti su ogni singolo attacco, vedere dove sono i propri alleati e provare quanto meno a non abbatterli. Soprattutto quando giocherete come arcieri. Pensando di andare a segno con un meraviglioso colpo con tanto di freccia infuocata, vi capiterà di bruciacchiare un vostro compagno di squadra che stava duellando epicamente. Oltretutto, dovrete dare un occhio anche al paesaggio circostante, perché troverete catapulte, balestre o armi di fortuna da raccogliere: massi, barili, e sì, se volete saperlo, potrete tirare galline o direttamente le teste appena mozzate degli avversari.

Nel menù iniziale potrete scegliere se far partire il matchmaking in modalità mista con squadre da 64 giocatori, da 40, o il tutti contro tutti. Personalmente, le modalità a squadre funzionano meglio, e la sensazione è che il tutti contro tutti sia più che altro un momento tra il relax e il non prendersi troppo sul serio: le arene con solo nemici che arrivano da ogni dove risultano infatti decisamente caotiche. In questa modalità potrete giocare solo al deathmatch, mentre nelle due miste potrete alternarle con le mappe ad obbiettivi. E qui ci andiamo a riallacciare alla storia di cui parlavamo prima. Vero che, ad esempio, anche una mappa deatmatch come la Battaglia di Wardenglade parla di un momento storico all’interno del gioco, con uno scontro in campo aperto, ma il già citato assedio di Rudhelm, ad esempio, vi permetterà di entrare meglio nella narrazione del gioco, partendo dalla spinta delle torri d’assedio degli Agatha, passando al dare alle fiamme le tende dei Massoni, fino allo scontro finale per uccidere l’erede al trono. Si rivive meglio una storia. Anche se alla fine, tutto dipende comunque dal gusto del singolo giocatore. La cosa sicura è che una volta che farete partire il matchmaking entrerete in una lobby in cui le mappe ruoteranno casualmente. Non potrete cioè scegliere se fare deatmatch o obiettivi di squadra. Questo potreste trovarlo un po’ scomodo. Anche la scelta di cambiare squadra in qualsiasi momento l’ho trovato quantomeno discutibile, dando poco valore alla vittoria stessa.

Chivalry II

Classi da scegliere e da livellare

Ci sono quattro classi, suddivise in tre sottoclassi. La prima di ognuna è disponibile dall’inizio, le seconde due si sbloccano man mano che si sale di livello, giocando con la classe apposita. Sono arciere, avanguardia, valletto e cavaliere. Ogni classe ha un arma primaria, una secondaria e un oggetto specifici. In più un’abilità e uno o due attacchi speciali. Il che rende il gioco estremamente vario, e vi ci vorrà diverso tempo per sbloccarle e provarle tutte, e soprattutto trovare quella con cui vi sentite più forti. Come dicevamo prima, ogni guerriero di ogni classe può essere personalizzato, con dei vestiti sbloccabili, prima livellando, e poi con la valuta in game. Potrete modificare il volto, l’elmo, la corazza, l’arma stessa, dando ampia possibilità di scelta. Si differenziano ovviamente a seconda delle fazioni (Agatha, Massoni e Uno contro tutti). Un altro punto a favore del gioco sta nel poter scegliere la visuale tra la prima e la terza persona, alternandola a seconda della situazione. Ho trovato ad esempio più efficacie giocare in prima persona con l’arciere (per capire ad esempio se ero riuscito ad infuocare la punta della freccia), mentre in situazioni più di controllo con l’avanguardia mi è sembrata migliore la soluzione in terza persona.

Graficamente Chivalry 2 fa il suo, non si grida al miracolo, ma per gestire una mole di giocatori tale ho notato solo lievi problemi, ad esempio su qualche caricamento delle texture del personaggio (che compare bruciato al respawn), ma nulla di terrificante. A livello audio, i suoni ambientali come le urla dei combattenti, le armi stesse, i frequenti corni da guerra fanno immedesimare ancor di più il giocatore nel clima da battaglia. Per finire, a proposito di mole di giocatori. In molte situazioni ci saranno diversi bot a completare le squadre. E si riconosceranno subito, sia per il loro modo goffo di venirvi incontro, sia per il volto sempre uguale, che per nomi piuttosto comuni, come Simone o Gonçalo. Saranno dei facili bersagli per farvi fare kill e punti.

Piattaforme: PC, PlayStation 5, PlayStation 4, Xbox Series X/S, Xbox One

Sviluppatore: Torn Banner Studios

Publisher: Tripwire Interactive

In conclusione, Chivalry 2 è un gioco che diverte tanto e che potrete tenere attivo parecchio tempo. Fa del tempismo la sua arma migliore, e dei controlli che sembrano semplici, nascondono invece un sistema di combattimento complesso. A tratti può risultare caotico. In ogni caso, per avere una vera valutazione completa, da buon mulitplayer online, bisognerà vedere come si svilupperà nel tempo; Torn Banner Studios ha fatto sapere di voler supportare in modo deciso il gioco post-lancio, a partire dalla mappa a obiettivi Galencourt che arriverà a breve.

VOTO: 8