Activision Blizzard: l’ex CEO Morhaime afferma di vergognarsi delle accuse

Activision Blizzard

É stata una dura settimana per Activision Blizzard, la quale è finita al centro dell’attenzione a causa di una serie di boicottaggi che ha subito e di alcune serie accuse che ne evidenziavano una cultura pervasiva che fonde una sorta di confraternita con una meccanica e rigida gerarchia aziendale. Non solo, i dati riportano che solamente il 20% della compagnia è composto da donne e alcune delle quali hanno affermato di essere state molestate tramite tristi battute sugli stupri, denigrate e, nel caso di una di esse, addirittura portate al suicidio (incidente che risulta essere il caso protagonista delle accuse, oggetto di indagini da parte della Corte Suprema di Los Angeles).

Dalle azioni citate nelle accuse mosse verso Activision Blizzard si sono dissociati parecchi marchi noti del settore: The Gamer, Prima Games, Switch Player, ma anche alcuni volti noti, quali Kirk McKeand e Jason Schreier. Ad essi si è recentemente aggiunto l’ex CEO della casa di sviluppo, ovvero Mike Morhaime, il quale ha co-fondato l’azienda e ci ha lavorato per quasi tre decenni prima della sua “dipartita”.

Alla notizia delle accuse verso Activision Blizzard, Morhaime ha affermato di sentirsi come se tutto quello che ha costruito nel corso degli anni e quello in cui ha sempre creduto fosse appena stato spazzato via, e forse lo è. In un lungo post su Twitter, il CEO in pensione ha espresso il suo enorme disappunto (vi riportiamo di seguito i punti salienti del suo discorso):

É tutto molto inquietante e difficile da leggere. Io mi vergogno. Sembra che tutto ciò che volessi rappresentare sia stato spazzato via. Quel che è peggio è alcune persone reali sono state danneggiate irreparabilmente e alcune donne ha vissuto un’esperienza terribile. Nel corso dei miei 28 anni ho sempre cercato di creare un ambiente sano e sicuro. Chiaramente, eravamo ancora lontani dall’obiettivo. Abbiamo deluso le donne, non le abbiamo aiutate e supportate come avremmo dovuto. Molestie e discriminazioni esistono e sono prevalenti nel nostro settore. La responsabilità ricade sul leadership, il quale ha il compito di proteggere le persone più soggette ad essere vittime di questi fenomeni. Il leadership deve eliminare la tossicità dall’ambiente. Alle donne che hanno vissuto tutto questo vorrei solo dire di vergognarmi per avervi deluse. Io vi ascolto, vi credo, vi riconosco e ho voluto condividere la vostra storia. In qualità di leader del settore posso, voglio e devo utilizzare la mia influenza per creare consapevolezza e guidarci verso un cambiamento positivo, in modo da poter combattere la misoginia, le discriminazioni e le molestie.

-Mike

Mike Morhaime

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