Nel corso degli anni l’influenza di Hidetaka Miyazaki si è fatta sentire in diversi tipi di videogiochi. Non fa, ovviamente, eccezione Soulstice. Già presentato in occasione dell’edizione 2021 dell’E3, il titolo è tornato a mostrarsi anche durante la gamescom di questi giorni, con un nuovo trailer di gameplay e un panel degli sviluppatori, che ha illustrato qualcosa di più della natura del videogioco e di come esso si posiziona all’interno di un mercato già ricco di prodotti simili. Soulstice, d’altronde, è anche il risultato di quando l’Italia si mette in gioco con un colosso informatico come Reply ed è la dimostrazione di come si possano fare belle cose, anche vivendo in un paese che è riuscito a perdere il treno dello sviluppo software e non è sbocciato come Francia, Germania e Olanda. Lasciando però da parte le autocelebrazioni, che non troveranno tantissimo spazio nel momento in cui questo nuovo hack ‘n’ slash debutterà su PlayStation 5, Xbox Series S, Xbox Series X e PC, è tempo di scoprire qualcosa in più sul progetto e se è in grado di convincerci dopo ben due uscite pubbliche, nelle due fiere più importanti e caratteristiche di questa industria.
Bounded by blood
Soulstice si presenta in una maniera che richiama moltissimo il Prince of Persia del 2008, quel tentativo di reboot di Ubisoft che però non si è mai trasformato in una rinascita della saga. Anche nel videogioco targato Reply, infatti, troviamo due protagoniste femminili, ovvero Briar e Lute. Si tratta di una scelta che lascia aperti diversi scenari di gameplay: il giocatore infatti controllerà solamente la prima, mentre la seconda sarà comandata interamente dall’IA e durante il combattimento sarà possibile effettuare un mix delle loro tecniche. Nel dettaglio, Briar si avvale di un combattimento in mischia, mantenendo dunque inalterata la struttura da hack ‘n’ slash, mentre invece Lute, presente sotto forma di spirito, condurrà le sue battaglie con poteri ultraterreni. Una sorta di espediente, dunque, per permettere uno scenario decisamente differente rispetto a quelli visti da altri prodotti simili. È sicuramente interessante, infatti, fondere combattimenti all’arma bianca e poteri “mistici” e si tratta di un’opzione di gameplay decisamente accattivante, che conferisce a Soulstice un qualcosa in più.
Non solo gameplay, ovviamente. Il nuovo hack ‘n’ slash è anche però un gioco fortemente narrativo, incentrato su una storia decisamente profonda e correlata ai legami di sangue. Sarebbe stato facile per Reply puntare tutto solamente sul gameplay, proponendo uno scenario e un contesto leggero: ma la vera sfida emerge anche qui, ovvero con un comparto narrativo che preferisce spiegare in maniera più dettagliata il perché succedono certe cose. E con una trama decisamente non scontata: al centro delle vicende infatti c’è la ricerca della verità sulle origini di Briar e Lute, ma anche un viaggio per riuscire a capire cosa è accaduto alla città di Ilden, con lo Squarcio che sembra responsabile di eventi terribili e maligni. A questi scenari si affiancano anche altri elementi collaterali: perché Briar e Lute sono diventate Chimere? Come è possibile che siano l’unica speranza dell’umanità? E perché l’Ordine ha dato l’ordine di conquistare la città oramai caduta in disgrazia? Il tutto è dunque studiato per offrire un’immersione ancora maggiore, traendo spunto da quelli che sono i capisaldi del dark fantasy.
Un enorme lavoro di ricerca e di ottimizzazione
Alte aspettative per Soulstice, in realtà, non sono solamente dettate dal particolare sistema di gameplay e da quella che sembra essere una trama decisamente interessante e ricca di particolari da catturare. Dietro il gioco di Reply, infatti, c’è anche un attento lavoro di design, che attinge a piene mani da capolavori del fantasy. Per stessa ammissione dello studio durante un’intervista in questi frenetici giorni di gamescom 2021, ad esempio, Berserk è stata una grande fonte di ispirazione e questi tratti si riconoscono tantissimo nelle ambientazioni di gioco, che offrono scorci epici e architettonici perfettamente in linea con le opere del compianto maestro Miura. Altri richiami vengono però offerti anche da Dark Souls (in un ciclo naturale, considerando che le opere di Miyazaki poggiano le fondamenta su influenze orientali) e da altri giochi tipicamente giapponesi. Anche la spada di Briar sembra ricordare un determinato gioco, ma ovviamente vi lasciamo il gusto di scoprirlo da voi guardando le immagini e i trailer presenti in questa preview.
Aspetto artistico a parte, che lascia ovviamente il tempo che trova, il lato tecnico risulta essere ben ottimizzato. Siamo ancora lontani dal poter dare un giudizio preliminare su come il gioco si muoverà in definitiva sulle piattaforme di riferimento ma al momento il tutto sembra essere confezionato su misura. Non abbiamo notato cali di frame rate, la grafica è pulita e i modelli poligonali, pur distanti da un fotorealismo probabilmente mai cercato sono realizzati con grande cura. Presto per esprimerci anche sulla colonna sonora ma per quanto riguarda il doppiaggio l’interpretazione di Stefanie Joosten, già Quiet in Metal Gear Solid V: The Phantom Pain è sicuramente una sorta di tranquillità: la professionista olandese, già attrice e anche cantante, è una delle voci più valide del panorama dell’intera industria dei videogiochi e ritrovarla anche in un prodotto del genere non può che ovviamente farci piacere.
Data d’uscita: 2022
Piattaforme: PlayStation 5, Xbox Series X/S, PC
Sviluppatore: Reply Game Studios
Publisher: Modus Games
Soulstice è una grande storia italiana. Dopo anni di studi, Reply abbraccia la sfida di creare un hack ‘n’ slash decisamente complesso e con qualche twist in grado di fargli abbracciare un’identità propria. Sulla base di quello mostrato fino ad ora ci sono tutte le premesse per far sì che l’opera prima del team di sviluppo non sia solamente un buon gioco, ma anche il risultato di una grande ricerca e del valore di un team di professionisti chiamato al momento giusto, nel posto giusto. In attesa di un giudizio rotondo e concreto, ci sentiamo in dovere di consigliarvi di tenere d’occhio il gioco, soprattutto se siete alla ricerca di un hack ‘n’ slash profondo e con qualche meccanica originale rispetto ai prodotti visti in passato.