Turtle Beach Recon 200 Gen 2 Recensione: le nuove cuffie compatibili con PlayStation 5 e Xbox Series X

Turtle Beach

Le nuove console hanno portato con sé delle novità tecnologiche in ambito acustico. Dolby Atoms, Audio 3D, sono elementi che da qualche mese a questa parte stanno arricchendo il coinvolgimento delle esperienze videoludiche, avvolgendo i videogiocatori con dei comparti audio ancor più soddisfacenti. Tuttavia sono ancora pochi gli headset veramente adatti alla nuova generazione ed è tutt’ora in atto una corsa agli “armamenti” nelle fucine dei maggiori produttori di accessori. E tra le principali aziende, Turtle Beach è quella che sta offrendo uno dei maggiori contributi in tale ambito.

Qualche anno fa, l’azienda californiana proponeva la sua linea Recon, una serie di headset entry-level che potesse soddisfare il palato dei player alla ricerca di un paio di cuffie non troppo costoso ma perlomeno performante, un apporto utile soprattutto per quei titoli a sfondo competitivo. Si trattavano di accessori compatibili su tutte le piattaforme, Nintendo Switch inclusa, un’ottima soluzione soprattutto per coloro che in casa possiedono due o più console. Oggi Turtle Beach è pronta a riaffacciarsi con la sua linea Recon (a proposito, QUI potrete recuperare la nostra recensione delle Turtle Beach Recon 500) e in particolar modo con le Turtle Beach Recon 200 Gen 2, una revisione delle precedenti Recon 200 destinata a tutte le piattaforme, incluse PlayStation 5 e Xbox Series X, e noi si Gamesvillage abbiamo potuto testare questo nuovo headset della casa californiana. Ve ne parliamo in questa nuova recensione.

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Turtle Beach Recon 200 Gen 2: Specifiche tecniche

  • Dimensioni: 20 x 19 x 4.5cm;
  • Peso: 263g;
  • Lunghezza cavo: 102cm;
    Cuffie:
  • Driver: Speaker da 40mm;
  • Magnete: neodimio;
  • Risposta in frequenza: da 20hz a 20Khz;
    Materiali:
  • Forcella: alluminio regolabile;
  • Fascia per la testa: plastica dura;
  • Imbottitura per testa e orecchie: cuscinetti in memory foam e semipelle;
  • Imbottiture extra: nessuna;
    Microfono:
  • Rilevazione microfono: omnidirezionale flip to mute;
  • Tipo: fisso;
  • Dimensione: 5.01mm

Turtle Beach Recon 200 Gen 2: un design immutato, ma con alcune migliorie

Le Recon 200 di casa Turtle Beach furono un grande successo per l’azienda californiana: in un momento in cui il gaming competitivo è completamente esploso, giocatori di tutte le tasche erano alla ricerca di un headset non troppo costoso ma comunque ottimo per le sessioni di gioco più efferate, trovando come soluzione le cuffie prodotte da Turtle Beach. Oggi, quel modello di riferimento ritorna sul mercato in una versione aggiornata, compatibile questa volta anche con le console di nuova generazione. Prima di passare alla qualità dell’audio e del suo microfono, soffermiamoci sul suo design. Come per le Recon 500, le Turtle Beach Recon 200 Gen 2 sono arrivate tra le nostre mani con un packaging minimale. Il contenuto della confezione infatti è limitato al singolo headset, confezionato in un involucro di plastica, ed un cavo USB-C, la cui utilità la esploreremo dopo. Ovviamente non poteva mancare il consueto manuale delle istruzioni per indicarci tutte le funzionalità del nuovo headset, mentre il cavo sdoppiatore è ancora un grande assente. Una volta prese in mano, abbiamo notato come questo nuovo headset mostri delle dimensioni molto più contenute, dai padiglioni ai suoi archetti, replicando a grandi linee il desing del suo predecessore (e precursore).

La prima cosa che abbiamo notato del modello giunto tra le nostre mani, è che la colorazione nera vuole replicare l’estetica della fibra di carbonio, nonostante in sostanza le cuffie siano principalmente realizzate in una plastica rigida. Nell’estetica dunque non si allontanano dalle classiche Recon 200, il che può rappresentare persino un bene dato che all’occhio sapranno soddisfare gli amanti del totally black. Su entrambi i lati dei padiglioni e sulla fascia possiamo trovare il logo dell’azienda realizzato in rilievo, sebbene la qualità sommaria dei materiali non ci trasmettono la sensazione di un prodotto incredibilmente resistente. Il microfono, un flip to mute omnidirezionale, è stato realizzato con una plastica rigida, mentre il cavo dalla lunghezza di poco più di un metro è rivestito in gomma. Il nuovo headset dell’azienda californiana però riprende alcuni pregi delle Recon 500, tra cui il confort, grazie anche ai padiglioni rivestiti con dei cuscinetti in memory foam e in tessuto tecnico, mentre la fascia per la testa viene supportata da un cuscinetto in semipelle, garantendoci così anche la comodità del prodotto per le lunghe sessioni di gioco. Il tessuto tecnico inoltre è ottimo per i periodi più freddi dell’anno: dopotutto il materiale con cui sono stati rivestiti i padiglioni riscalda gradevolmente le orecchie, riparandoci a dovere dalle temperature più basse.

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Altro elemento di design ereditato dalle Recon 500 è la tecnologia ProSpecs, la quale rende le cuffie ottime anche per chi indossa gli occhiali. I confort nelle nuove Recon 200 Gen 2 decisamente non mancano, durante le nostre sessioni di gioco infatti ci siamo trovati a nostro agio mentre indossavamo l’headset, sebbene i padiglioni tendono leggermente ad esercitare una leggera pressione sulle nostre orecchie. Sul padiglione sinistro troviamo i classici comandi on-hear, tra cui la regolazione dell’audio e quello del microfono. Le Gen 2 inoltre si avvalgono nuovamente del boost audio, un’opzione che permette di amplificare il suono emesso dagli speaker. Questa funzionalità, introdotta con le Recon 200, si serve di una batteria che si trova all’interno delle cuffie, la cui durata media di dodici ore varierà a seconda del livello di volume che abbiamo impostato tramite l’apposita rotellina. I consumi della suddetta batteria infatti varieranno a seconda della potenza audio che i driver da 40mm dovranno riprodurre, rendendo quasi obbligatorio ricaricare frequentemente gli headset per ottenere il massimo delle prestazioni. Un punto a sfavore per le Gen 2, soprattutto per il fatto che si trattano delle cuffie cablate e non wireless. Inoltre il cavo di ricarica delle cuffie non vi permetterà di indossarle mentre starete ricaricando la batteria, poiché la lunghezza di quest’ultimo è davvero ridotta. A meno che non possediate una USB-C più lunga, come il cavo del DualSense di PlayStation 5 come nel caso del sottoscritto, sarete costretti a fare qualche rinuncia durante le vostre sessioni di gioco più lunghe.

Il prodotto dunque vanta di un design semplice ed elegante, con materiali piuttosto comuni ma nemmeno troppo resistenti, sebbene le dimensioni delle cuffie calzano a pennello e risultano decisamente comode per orecchie e testa. Le Recon 200 Gen 2 dunque rimarcano pregi e difetti estetici del suo predecessore snellendone il design, introducendo un ulteriore confort con il prospecs. Nonostante alcuni dubbi sull’estetica e qualità manifatturiera delle cuffie, l’ago della bilancia pende in favore dell’audio.

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Audio amplificato ma per un tempo limitato

Abbiamo provato le nuove Turtle Beach Recon 200 Gen 2 su PlayStation 5 con diversi titoli tra cui Battlefield 2042, Hell Let Loose, The Legend of Heroes: Trails of Cold Steel e Guilty Gear: Strive. Durante le nostre sessioni abbiamo provato la modalità attiva e passiva del potenziamento dei bassi, una funzione che consuma la batteria contenuta all’interno dell’headset. Questo meccanismo, che potremo attivare avanzando il tasto in modalità PlayStation o Xbox, potenzia in maniera sensibile la qualità del suono e dei suoi bassi, dandoci un volume ancor più alto. In particolar modo, si tratta di una differenza percettibile soprattutto non indossando le cuffie, i cui speaker da 40mm trasmettono una potenza audio davvero notevole, se non a pari merito con i driver da 60mm Dual Eclipse delle Recon 500. Tuttavia, come vi abbiamo già anticipato, tale impostazione ha i suoi limiti i quali variano a seconda della potenza sonora e il consumo della batteria, che andrà necessariamente ricaricata con un cavo USB-C. Quello fornito in dotazione purtroppo è di dimensioni ridotte, a tal punto da obbligarvi a riporre le cuffie e lasciarle in carica per qualche ora.

Durante le nostre prove con i giochi menzionati, abbiamo potuto provare alcuni aspetti sia del boost dei bassi che dell’audio in generale e i risultati sono pressoché buoni. Con Battlefield 2042 (QUI per il nostro provato dell’open beta) ed Hell Let Loose abbiamo assaporato un concentrato sonoro soddisfacente, sebbene le nostre aspettative non sono state del tutto ben riposte. Sia chiaro, in modalità attiva i bassi e il sonoro hanno saputo trasmettere con decisione i rumori ambientali, come i passi degli avversari o le roboanti esplosioni, mentre in modalità passiva la differenza risulta quasi abissale. Ed è un peccato che non possiamo sempre sfruttare al massimo le potenzialità delle Recon 200 Gen 2, che ricordiamo vengono distribuite alla modica cifra di 59,99€. Tuttavia, in un gioco come Trails of Cold Steel abbiamo potuto apprezzare un audio a dir poco straripante, capace di non sfociare in alcuna distorsione nonostante la potenza emessa dagli speaker in modalità attiva. Anche in Guilty Gear: Strive abbiamo potuto apprezzare maggiormente i bassi proposti dalle cuffie, soprattutto per gli effetti speciali e le spettacolari musiche del gioco; tuttavia il prodotto si fa apprezzare maggiormente con l’ascolto della musica.

Infatti ascoltando la musica su Spotify notiamo subito una potenza di tutt’altra pasta, capace di rivaleggiare con i nuovi driver da 60mm Dual Eclipse brevettati dall’azienda californiana. I driver da 40mm delle Gen 2 sono un concentrato di potenza quasi avvolgente, con i bassi ancor più coinvolgenti rispetto alle sessioni di gioco ed è quasi incredibile che tale potenza non venga ben espressa in ciò per cui sono state prodotte le nuove cuffie. Passando per il microfono, un flip to mute omnidirezionale non estraibile, l’audio risulta alquanto chiaro durante la comunicazione, e data la sua sensibilità, si muterà non appena lo riporremo sul padiglione. Le sue dimensioni invece sono poco ingombranti e non potremo regolare la sua posizione vicino alla bocca in quanto rigido, sebbene la levetta che permette la sua rotazione lo abbassa in maniera sufficiente per permettere qualsiasi comunicazione. Un altro pregio del modello Gen 2 delle Recon 200 è la presenza delle varie rotelle per regolare audio, microfono e modalità attiva o passiva, le quali ci risparmiano di dover accedere a qualsiasi menù dalla console.

Le nuove Turtle Beach Recon 200 Gen 2 promettono una qualità audio adatto alle console di nuova generazione, sebbene all’atto pratico tale promessa viene limitata unicamente alla modalità passiva, legata a sua volta dal consumo della batteria (la cui longevità massima è di 12 ore). I driver da 40mm degli speaker non deludono affatto, i bassi amplificati restituiscono una potenza sonora notevole, accompagnati soprattutto da un confort dei cuscinetti in memory foam alquanto gradevole. La qualità dei materiali e della manifattura non deludono, ma non aspettatevi un prodotto incredibile sotto questo punto di vista, mentre il fattore estetico personalmente trasmette un’eleganza apprezzabile, soprattutto nella colorazione classica (nera), che replica le sembianze della fibra di carbonio. In sostanza, riteniamo che il prezzo delle nuove Turtle Beach sia leggermente superiore rispetto alla reale qualità dell’headset in questione, un costo nemmeno troppo lontano dal biglietto d’ingresso delle Recon 500, che riteniamo al momento decisamente superiori. 

VOTO: 7.5

Matteo è un grande appassionato di videogiochi, manga ed anime. Come videogiocatore nasce sul Nintendo 64, Il suo primo videogioco? Super Mario 64. Col passare del tempo si è unito alla famiglia delle console di casa Sony e adora in particolare i videogiochi di produzione giapponese, ma grazie anche al suo spirito di cacciatore di trofei, prova interesse in ogni sfaccettatura del videogioco.