Blizzard ha annunciato oggi di voler rinunciare alla sua tradizionale convention di inizio anno, e che il BlizzCon 2022 è stato cancellato. Per il momento la software house non ha parlato di un rinvio e non ha reso nota nessuna data in cui l’evento potrebbe essere spostato. Sembra infatti che l’intenzione dell’azienda californiana sia quella di reimmaginare completamente l’evento.
“Ogni BlizzCon richiede l’impegno di ognuno di noi per essere realizzato, lo sforzo di un’intera compagnia, alimentata dal nostro desiderio di condividere ciò che creiamo con la community di cui ci interessiamo tanto. In questo momento sentiamo che l’energia necessaria a realizzare uno show come questo sarebbe meglio utilizzata nel supportare i nostri team e nel proseguire con lo sviluppo dei nostri giochi e delle nostre esperienze.
In più, ci piacerebbe anche prenderci il tempo per reimmaginare come potrebbe apparire il BlizzCon del futuro. Il primo evento è stato tenuto 16 anni fa, e così tanto è cambianto nel frattempo, soprattutto i tanti modi in cui i giocatori e le community possono unirsi e sentire di essere parte di qualcosa di più grande. Qualsiasi sarà la forma dell’evento in futuro, dobbiamo anche assicurarci che sia il più possibile sicuro, accogliente e inclusivo. Siamo impegnati in una continua comunicazione con i nostri giocatori, e pensiamo che il BlizzCon giocherà un ruolo fondamentale in questo nostro futuro. Siamo emozionati rispetto a quello che potremo fare con questo evento quando lo modificheremo in futuro”
Dunque il BlizzCon 2022 non si terrà il prossimo febbraio, e tutti gli annunci previsti per l’evento, come quelli relativi a Diablo 4, Overwatch 2 (che comunque sono ancora in sviluppo e non hanno una data d’uscita), così come all’ultima patch di World of Warcraft Shadowlands dovranno arrivare in altri modi.
Blizzard si trova al momento nell’occhio del ciclone, con una serie di accuse, mosse da molti impiegati ed ex impiegati dell’azienda, che hanno denunciato l’ambiente di lavoro tossico e ostile, in particolare nei confronti delle donne. La compagnia è stata oggetto di un’indagine durata due anni da parte del California’s Department of Fair Employment and Housing, che si è conclusa con la formalizzazione delle accuse lo scorso luglio.
Nel frattempo il DFEH ha ampliato le sue accuse, affermando che Blizzard abbia provveduto a nascondere alcune prove durante le indagini, un’accusa che l’azienda respinge con vigore. Tra le tante cause intentate contro l’azienda, quella mossa dalla U.S. Equal Employment Opportunity Commission si è recentemente conclusa con il pagamento di 18 milioni di dollari dal parte dell’azienda stessa. Nel frattempo però, Blizzard ha licenziato oltre venti dipendenti proprio in seguito alle accuse di molestie.
E nonostante tutto i problemi interni alla software house non sembrano finire mai, con gli impiegati che continuano a spingere, attraverso i social, per ottenere un cambiamento sostanziale. Un clima teso dunque, che ha portato alla cancellazione di questo BlizzCon 2022. E chissà quando potremo rivedere l’evento che tanto ci è diventato familiare negli ultimi sedici anni