Activision Blizzard: Bobby Kotick nella bufera, tra minacce ai dipendenti e comportamento tossico

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Activision Blizzard è una delle software house che, per i motivi sbagliati, è stata al centro dell’attenzione per un periodo di tempo piuttosto lungo. La causa è presto detta. I vertici dell’azienda sono stati accusati di comportamento tossico e discriminatorio nei confronti dei loro dipendenti. Con la causa chiusa per un totale di 18 milioni di dollari, si sperava che l’argomento venisse sepolto e mai più riesumato.

Purtroppo, però, un nuovo rapporto stilato da The Wall Street Journal riporta la questione ad emergere nuovamente. Questa volta, le accuse sono rivolte al CEO di Activision Blizzard, ovvero Bobby Kotick, il quale si è trovato coinvolto in una serie di fatti a dir poco scioccanti.

Il rapporto in questione accuserebbe il CEO di essere a piena conoscenza dei modelli di comportamento tossici presenti nell’azienda, i quali sfociano sempre in molestie sessuali e abusi nei confronti dei dipendenti. Ma non solo. L’amministratore delegato Kotick, in aggiunta, è accusato di aver cercato di proteggere gli artefici delle ingiustizie, nonché di aver addirittura negato di essere a conoscenza di tali orrori.

Un caso particolarmente pesante riguarda uno stupro di una dipendente di Sledgehammer Games risalente al 2016 e una molestia del 2017, entrambi riconducibili a Javier Panameno. A questo proposito, The Wall Street Journal ha affermato che Bobby Kotick risultava essere a conoscenza dei fatti e che non ha provato neanche a fare rapporto al consiglio, così che non venissero prese misure per contrastare lo spiacevole accaduto.

Molti sono i casi analoghi, in cui un caso di molestia è andato dimenticato proprio a causa delle protezioni di Kotick verso i veri colpevoli. Purtroppo, oltre ad aver assistito a casi spiacevoli, Kotick è stato anche protagonista di molti degli abusi denunciati. Un “incidente” del 2006 ha visto il CEO di Activision Blizzard arrivare a molestare una sua stretta collaboratrice e persino lasciarle un messaggio in segreteria in cui la minacciava di morte.

In una dichiarazione, rilasciata dal consiglio d’amministrazione dell’azienda in seguito al rapporto di The Wall Street Journal, viene detto quanto segue:

Il consiglio di amministrazione di Activision Blizzard rimane impegnato nell’obiettivo di rendere l’azienda quanto più inclusiva e accogliente possibile. Stiamo attualmente perseguendo una politica di tolleranza zero nei confronti di molestie e abusi. L’impegno è indirizzato verso il raggiungimento dell’aumento delle percentuali di donne e persone non binarie nella nostra forza lavoro. Il consiglio rimane fiducioso che Bobby Kotick abbia affrontato in modo appropriato le questioni sul posto di lavoro portate alla sua attenzione.

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