Crossfire Legion Provato: vecchia scuola, ma anima moderna.

Crossfire Legion

Crossfire è uno dei videogiochi più giocati e di successo di sempre, con l’incredibile cifra di 698 milioni di giocatori (provenienti da 80 diversi paesi) nel corso della sua storia, dando vita a un franchise seguitissimo e piuttosto espanso di cui Crossfire Legion è solo l’ultimo esponente in cui contesto parzialmente inedito, quello degli strategici in tempo reale. Uno dei titoli di punta della line-up presentata la scorsa estate da Prime Matter (sebbene ancora non abbia una data d’uscita confermata), Legion è prodotto in collaborazione con Smilegate, che ne ha affidato la realizzazione allo studio canadese Blackbird Interactive, dall’interessante curriculum in merito agli RTS.

Crossfire Legion: cosa bolle in pentola?

Come strategico in tempo reale non sembra fornire grosse sorprese o innovazioni, ma quel che abbiamo potuto vedere e toccare con mano è risultato dannatamente convincente.
Lo scopo del gioco, al comando della nostra armata, sarà quello di annientare le basi nemiche all’interno di scenari di guerra futuristici (ma non troppo): fondamentale, come in tutti i giochi del genere, sarà la reattività con cui impartiremo ordini alle truppe, racimolando risorse, costruendo avamposti e complessi e, naturalmente, scontrandoci (per lo più a fuoco) contro i nemici che tenteranno di assaltare le nostre basi o difendere le proprie.

Potremo dunque raccogliere materiali e carburante dai punti nevralgici utilizzando le unità manovali, che nella loro versatilità andranno anche a costruire tutti gli altri edifici, compresi nuovi avamposti di espansione e stoccaggio, oltre che ovviamente alle caserme, alle fabbriche, alle torri di vedetta e tutte le altre strutture di cui avremo bisogno. Distruggendo tutte le basi di un avversario si reclamerà automaticamente la vittoria.

Territorialità

Gli scenari di guerra saranno distintivi. Noi abbiamo potuto provarne due.
La mappa “Mountainside”, pensata per gli scontri 1 contro 1, è ambientata su delle montagne rocciose, piene di aree ottimali per tendere delle imboscate e postazioni sopraelevate, da cui tenere a bada i nemici in avvicinamento.
L’altra mappa disponibile nel nostro hands-on era denominata “Predator” ed era designata preferibilmente per gli scontri su larga scala, con sei giocatori. Un’area ricca di risorse, con un vasto sito di raffinerie che può fare la differenza: controllarla tutta significa avere in mano le sorti del conflitto.

Le impostazioni di movimento sono piuttosto standard e intuitive, perlomeno per chi ha già un minimo di dimestichezza col genere. Chiaramente ci vorrà un po’ di tempo per ambientarsi e trovare le scorciatoie di mouse e tastiera più consone al proprio stile di gioco, ma alcune di quelle già implementate le abbiamo trovate particolarmente funzionali, soprattutto nelle fasi più avanzate della partita, con decine di unità e strutture in campo.
Una nota molto positiva è l’intuitività e la chiarezza dei comandi, degli upgrade degli edifici e delle varie abilità, anche quando hanno caratteristiche particolari, come nel caso delle skill dei comandanti.

Crossfire Legion: le forze in campo

Naturalmente ci saranno più fazioni tra cui scegliere, ognuna con pregi, difetti e caratteristiche specifiche, tra cui i carismatici comandanti: interessante la possibilità di utilizzarne le potenti abilità in campo, abilità in grado di cambiare le sorti di una battaglia. Naturalmente si tratta di skill da spendere con saggezza, dato l’uso limitato che se ne può fare.

La Global Risk è una coalizione di governi riconosciuti nel mondo che ha unito le forze per mantenere il controllo sulla popolazione mondiale e le sue risorse. Si dedica al mantenimento della pace e dell’ordine, proteggendo sia l’ordine costituito che i suoi cittadini, che si affidano a loro affinché lo status quo non cambi.
Lo stile di gioco della fazione si base sulla superiorità numerica e la consistenza delle armate, pronte a ogni evenienza. Anche quando le cose si mettono male, Global Risk è sempre pronta con nuove truppe e risorse a fornire supporto ai propri alleati.
Il comandante che ci è stato presentato è Cardinal, un veterano in grado di spremere il meglio dalle truppe a sua disposizione e con la possibilità di creare un fuoco di sbarramento devastante, soprattutto contro i nemici con bassa mobilità.
La Black List, invece, è una compagnia militare privata che combatte per conto delle nazioni svantaggiate e in cerca di rivalsa, credendo sia giunta l’ora per l’umanità di ergersi e creare qualcosa di migliore. A costo di spostare i paradigmi dell’intera società, pur di creare giustizia ed equità.

Lo stile di gioco dei Black List si fa più veloce e dinamico, con tecniche non convenzionali e tattiche di guerriglia avanzate in grado di cogliere di sorpresa i propri avversari. Phoenix è il leader della fazione, che ha trasformato una forza di guerriglia in un esercito organizzato, moderno e sinergico. Le sue abilità sono impagabili, potendo ricollocare velocemente le truppe in un punto e curare ad area i danni ricevuti dagli alleati. A Black List e Global Risk si aggiungerà anche una terza fazione, che verrà rivelata a febbraio.

Modalità di gioco

La modalità single player verrà svolta tramite una specifica campagna della durata di quindici missioni, giocabili con ognuna delle tre fazioni disponibili. Chiaramente la storia cambierà a seconda della bandiera a cui si presterà fedeltà, ma non è ancora stato chiarito se le missioni saranno diverse per ognuna di esse o semplicemente saranno le stesse ma vissute da parti diverse della barricata.
La modalità di partita tramite automatching prevederà, naturalmente, l’MMR per stabilire classifiche e partite equilibrate. Le lobby private e pubbliche saranno invece aperte anche a giocatori di livelli diversi e si potranno creare e giocare con altissimi livelli di customizzazione, utilizzando sia le regole e le modalità standard che tutta una serie di modalità alternative e modificatori speciali.

Per il futuro sono già previsti non solo la già anticipata terza fazione pronta ad entrare nell’arena (insieme alle immancabili nuove mappe, truppe, comandanti etc.) ma anche un sistema di personalizzazione delle armate tramite “carte” non ancora ben specificate, scenari specifici da giocare in modalità cooperativa e il supporto di un editor completo per le mappe.

Data d’uscita: N.D. (2022)

Piattaforme: PC, console non ancora specificate

Sviluppatore: Smilegate / Blackbird Interactive

Publisher: Prime Matter

Crossfire Legion si prospetta come un titolo di tutto rispetto per gli amanti degli RTS: cammina apparentemente sul solco della tradizione, con un occhio di riguardo all’intuitività e all’immediatezza, ma appare anche evidente che non mancheranno complessità e varietà di situazioni. Anche tecnicamente, seppur non presentando feature di spicco, il titolo risulta piacevole: motivo in più per attendere con interesse una build più completa e la data d’uscita effettiva, o quantomeno quella della beta pubblica.

Toumarello è il nickname che si porta appresso ormai da anni, ma non chiedetegli di spiegarvelo: è un tipo logorroico e blablabla. Per vivere (in ogni senso) scrive e descrive, in particolare di roba multimediale, crossmediale, transmediale... insomma, gli interessa il contenuto ma spesso resta affascinato dall'utilizzo del contenitore. Ama Tetris e le narrazioni interattive.