Il mondo videoludico continua ad essere in subbuglio dopo la recente acquisizione di Activision Blizzard da parte di Microsoft, e tra le concorrenti rivali Sony è senza dubbio tra le più spaventate. Forse per una questione di salvezza personale, o semplicemente per puro profitto, la compagnia giapponese si aspetta, dopo che Activision Blizzard sarà completamente passata a Microsoft, che i titoli rilasciati delle due aziende rimangano comunque accessibili per la piattaforma di PlayStation, poiché non erano limitate ad esclusive. Sulla questione alcuni analisti hanno risposto in questo modo:
“Data la narrativa multipiattaforma e adatta ai giocatori di Xbox, è meno probabile che l’impatto riguardi “esclusività draconiane” e più “esperienze avanzate” sulle risorse di proprietà di Microsoft. I grandi successi, in particolare, producono entrate significative (e spesso maggioritarie) da parte di Sony. Non sarebbe finanziariamente valido disattivare tali entrate, in particolare perché dato il mega portafoglio di Microsoft (se l’acquisizione si chiude), non è necessario.”
La preoccupazione di Sony è lecita, considerando che Microsoft potrebbe tirare un colpo basso in faccia a tutti, e si vogliono assicurare di essere al sicuro per ogni evenienza. Anche Nintendo è preoccupata della cosa, anche se con una pressione infinitamente minore della rivale nipponica. Secondo alcuni analisti, le esclusività totali non giovano nessuno, specialmente le compagnia di grande profilo, ma sembra abbia poco senso anche il fatto di spendere 70 miliardi di dollari per lasciare tutto com’è al momento, quindi bisognerà attendere e vedere che tipo di accordo stipulano. Curiosamente, delle voci di corridoio suggeriscono che Sony e Activision siano sicuri che molti dei futuri Call of Duty avranno l’uscita per PlayStation, ma non si tratta di nulla di concreto. In ogni caso, è interessante vedere come questa grande acquisizione abbia stravolto completamente il mondo del videogioco e non, visto che praticamente tutti i media parlano dell’affare stipulato tra le due grandi aziende, e ricordiamoci che passerà come proprietà di Microsoft nel periodo dell’anno fiscale del 2023, e prima di allora sarà soltanto una partner.