Aloy è sulla copertina di Vanity Fair Italia

Aloy

Ancora più di Horizon Forbidden West, è stata la sua protagonista Aloy a far parlare di sé, come personaggio positivo, diventando un riferimento emancipato da qualsiasi stereotipo rappresentativo. Battaglie assurde nate in rete tra rotondità o peli sul viso, che si scontrano proprio con il riscatto stesso della cacciatrice in un’industria “finalmente libera dalle etichette”. Tanto da essergli valsa, prima una statua a Firenze, e poi anche la copertina sul numero del 18 febbraio su Vanity Fair Italia, con annesso articolo ed intervista ad Angie Smets e Annie Kitain, rispettivamente Studio Director & Executive Producer di Guerrilla Games e Senior Writer della serie.

Nell’articolo si parla sia del gioco, che del ruolo di Aloy stessa all’interno dell’industria. Kitain ha fatto capire di come siano sempre state interessate all’interiorità dei personaggi e di come il fatto che Aloy sia emarginata dalla nascita crei una forte connessione emotiva con il giocatore.

Questo un passaggio che sottolinea la stessa Smets:

Se osserviamo le statistiche più recenti di PlayStation scopriamo, infatti, che circa il 42 per cento dei giocatori sono donne. Sono fermamente convinta che siamo riusciti a creare un personaggio che piace ai giocatori indipendentemente dal fatto che siano maschi o femmine

Lasciandovi al tweet qui sotto di Vanity Fair Italia, vi rimandiamo anche alla nostra recensione del gioco, e alla nostra guida alle tecniche arma.