The Cruel King and the Great Hero Recensione: dentro la fiaba

The Cruel King and the Great Hero

Rielaborare un genere iconico dei videogiochi non è mai semplice, ancor di più se si tratta del genere RPG, storico caposaldo della cultura videoludica. NIS ci prova offrendo ai gamers il suo ultimo nato, The Cruel King and the Great Hero, un titolo che mescola diversi elementi cercando di arrivare a un pubblico differente dal solito. Nonostante l’apparente semplicità dell’avventura, non è impresa facile dare un giudizio su questo titolo che presenta diversi punti di valore ma anche alcuni problemi strutturali. Per comprendere appieno il valore di The Cruel King and the Great Hero, non ci resta altro da fare se non gettarci dentro la nostra recensione (attenzione ai possibili spoiler sulla storia).

The Cruel King and the Great HeroThe Cruel King and the Great Hero: un’avventura di formazione

The Cruel King and the Great Hero racconta una fiaba, il percorso di crescita della piccola e tenera Yuu che vorrebbe diventare una grande eroina e avventuriera, proprio come lo era stato tanto tempo prima il suo defunto padre. A darle supporto e consigli, a indirizzarla su questa affascinante ma pericolosa strada, c’è il suo padre adottivo: il Dragon King. Il rapporto tra i due è molto particolare. Lei lo adora proprio come se fosse il suo genitore naturale e lui, ogni sera, le racconta le epiche imprese del suo padre biologico. In particolare c’è una storia che Yuu adora e che ogni sera chiede al nero dragone: l’ultimo scontro tra The Cruel King e the Great Hero, e amorevolmente ogni sera il gigantesco patrigno le descrive un capitolo di questa grande avventura. Perfetta per far addormentare la piccola Yuu e farle vivere sogni di grandezza e eroismo.

The Cruel King and the Great Hero

Ogni mattina, poi, Yuu si sveglia e si trova a dover affrontare diversi problemi che scoppiano nel regno. Dopo un primo addestramento lungo i pendii boscosi che circondano la montagna dove vive con il Dragon King, Yuu dovrà aiutare una tenera volpe che sta cercando di salvare la sua tribù che vive nelle regioni più fredde del regno, porre fine allo scontro tra orsi e api e compiere un onirico viaggio nella terra dei sogni. Lungo questa avventura, molti saranno gli incontri che farà, stringendo legami e amicizie, subendo tradimenti e affrontando difficoltà, il tutto con la gentilezza e la disponibilità che contraddistinguono la nostra tenera protagonista. L’ostacolo più grande deve ancora arrivare. Dietro la storia della buonanotte che ascolta Yuu ogni sera, si nasconde una terribile verità che la mette a dura prova, costringendola ad affrontare i suoi incubi e limiti così da completare il suo viaggio e diventare la grande eroina che ha sempre voluto essere o che merita di diventare.

Il lungo viaggio di formazione di Yuu è costellato da tanti amici che l’accompagnano nelle sue avventure. Alcuni di essi combatteranno anche al suo fianco, come la volpe Rocky, la simpatica e ambigua Cybat e l’angelica principessa Flora. Insieme a loro, Yuu si metterà a disposizione della comunità di mostri che vive intorno alla montagna e nei dintorni, andando a risolvere problemi, trovando oggetti, esaudendo richieste e anche ponendo fine a un’invasione da parte di creature nemiche. Sono proprio queste creature, tante e diverse tra loro, che la protagonista affronta durante il suo viaggio, nella speranza di vedere esaudito il suo più grande desiderio: seguire le orme del suo eroico padre, secondo gli insegnamenti del suo draconico patrigno.

The Cruel King and the Great Hero

Un RPG dallo stile fiabesco

Visto lo stile narrativo che troviamo in The Cruel King and the Great Hero, l’aspetto grafico non poteva che riprendere le caratteristiche di una classica fiaba cartacea. I vari intermezzi animati ricordano proprio lo sfogliare di un libro, proprio come se stessimo assistendo alla narrazione di una antica fiaba perduta. Molto spesso lo schermo si trasforma in illustrazioni in bianco e nero, abbozzate a grandi tratti, sulle pagine ingiallite di un vecchio libro di storie. Un elemento interessante che, oltre a dare un aspetto di originalità al titolo, ci fa capire come il target a cui il gioco si rivolge non è il classico giocatore di GDR, sensazione confermata dal gameplay.

Anche i momenti di gioco hanno continui riferimenti alla dimensione fiabesca. La stessa Yuu è essenziale nei tratti, deliziosamente in versione chibi, e si muove con leggiadria in questo mondo ancestrale. I mostri che incontra durante la strada mantengono le stesse caratteristiche, rivelandosi nei nemici divertenti da affrontare e senza incutere timore. La grande varietà di ambienti presenti, inoltre, ci trasporta in regni sempre differenti. Dal bosco alle montagne innevate, da profonde caverne oscure a una dimensione onirica fra le nuvole, fino a un mondo interamente ricoperto di miele. Purtroppo alla varietà di ambienti non corrisponde un’altrettanta differenza tra i nemici che incontriamo che appaiono come versioni specifiche sempre degli stessi mostri. Anche la gestione della mappa è scomoda: a schermo non abbiamo una mini mappa e quindi, per capire dove andare e come muoverci, siamo costretti a guardare costantemente quella generale.

The Cruel King and the Great Hero

The Cruel King and the Great Hero: tra combattimento e narrazione

The Cruel King and the Great Hero sembra volersi rivolgere a coloro che non hanno mai giocato a un GDR. Strutturato con un’esplorazione lineare di diversi dungeon distribuiti su diversi livelli, il gioco possiede tutti gli elementi base del classico gioco di ruolo: mostri casuali, sistema di livelli, combattimento a turni ed equipaggiamento migliorabile. Il tutto viene declinato in una versione molto semplificata in ogni sua componente. Il nostro team (Yuu e uno soltanto tra Rocky, Cybat e Flora) affronta una serie di combattimenti casuali durante le fasi di esplorazione della storia. I livelli Stamina (un cuore) ed Energy (una stella), simboleggiano punti vita e punti magici, spendibili per utilizzare abilità speciali. Durante il combattimento, al turno di ogni membro, sulla nostra testa compariranno simpatiche icone che rappresentano le diverse azioni: Attacco, Skills, Guard (per proteggersi e recuperare punti Energy), Item ed Escape. I nostri avversari, invece, hanno tre cuori sotto di loro che indicano la loro energia vitale. Al termine di ogni turno, gli eroi recuperano automaticamente un punto Energy.

Dopo ogni combattimento si ottengono Shell (la moneta locale), eventuali oggetti e punti EXP, necessari per salire di livello e acquisire automaticamente nuove abilità. Ogni personaggio è equipaggiabile con un’arma (che appare anche nei combattimenti), una protezione e due oggetti speciali. Tutti questi elementi solamente in rare occasioni sono acquistabili negli Shop disseminati per il mondo. La maggior parte delle volte vengono ottenuti durante lo svolgersi della storia, recuperandoli dai tesori o compiendo missioni speciali. Perché la nostra giovane Yuu, oltre a compiere il proprio destino, trova sempre il tempo di dedicarsi ad alcuni Act of Kindness, missioni secondarie che appaiono sulla mappa sotto forma di fumetto rosso e che trasportano la protagonista in nuove avventure. Questi atti di gentilezza sono molto divertenti perché aprono trame secondarie che ci aiutano a scoprire ogni angolo del mondo di The Cruel King and the Great Hero. Inoltre sono fondamentali sia per aiutare la nostra squadra a salire di livello che per ottenere oggetti speciali da utilizzare durante gli scontri.

PIATTAFORME: PlayStation 4, Nintendo Switch

SVILUPPATORE: Nippon Ichi Software

PUBLISHER: NIS America

Concludendo l’analisi di The Cruel King and the Great Hero, possiamo dire che il gioco è divertente ma non di certo entusiasmante. La grafica fiabesca è sicuramente chiarificatrice sul genere di target a cui si rivolge NIS con la sua nuova avventura: un pubblico di giovani giocatori, desiderosi di scoprire la realtà dei GDR. Gli aspetti grafici sono sicuramente realizzati al meglio, rimanendo coerenti in ogni momento del gioco alla filosofia fiabesca del titolo, proponendo un intrattenimento visivo differente. Purtroppo, per essere coerente con sé stesso, il gioco offre un gameplay forse troppo semplificato per una categoria di videogiocatori più avvezzi al genere, che non trovano una sfida stimolante nell’affrontare mostri casuali sempre uguali se non per qualche specificità data dal territorio in cui si trovano. La troppa semplicità dell’esperienza di gioco )che potete vedere nel video gameplay), annoia facilmente chi è abituato a scenari e modalità più complesse e stimolanti, e ben presto ci si trova ad andare avanti solamente trascinati dalla storia. Perché l’avventura di Yuu e della strada che la porterà ad essere un’eroina, è il vero punto di forza di The Cruel King and the Great Hero. La fiaba di una bambina cresciuta da un drago che sogna di diventare grande quando il defunto padre, riesce rapidamente a conquistare il cuore e l’attenzione. Ogni singolo capitolo ci fa affezionare sempre più a Yuu, una piccola guerriera dal cuore semplice e grande molto più del terribile segreto che l’amorevole drago custodisce.

VOTO: 6.8

Andrea Mondati nasce con il gettone per la sala giochi in mano e si massacra le dita distruggendo macchine su Street Fighter. Pur di giocare a Super Mario, prende la scossa armeggiando con un trasformatore rotto. Nella vita di tutti i giorni fa il Videomaker e il Web Editor ed è innamorato delle storie, di tutte le tipologie e forme. Cinema, videogiochi, fumetti e libri sono colonne portanti della sua vita che condivide con coloro che hanno piacere di ascoltare e, naturalmente, raccontare.