Horizon Call of the Mountain Anteprima: nuovi orizzonti in realtà virtuale

Horizon Call of the Mountain

“Dove mi state portando?” É la domanda che si pone non solo Ryas, protagonista del titolo che stiamo per sviscerare in anteprima, ma anche nostra, mentre apriamo gli occhi in un mondo che già conosciamo sotto un diverso punto di vista, in parecchi sensi diversi. Horizon Call of the Mountain è il nuovo titolo spin-off dell’universo creato da Guerrilla Games che ci trascina nuovamente nel mondo di Aloy, la giovane e audace protagonista di Horizon Zero Dawn e Horizon Forbidden West (di cui trovate qui la nostra recensione), tra macchine decisamente spettacolari e panorami selvaggi e mozzafiato. Questa volta però, durante quanto è stato mostrato alla scorsa edizione dello State of Play in questo trailer del gameplay, non accompagniamo più la ragazza, bensì un nuovo protagonista. E soprattutto, vestiamo letteralmente (o quasi) i suoi. Quanto meno, guardiamo con i suoi occhi il mondo intorno a noi grazie all’uso previsto di PlayStation VR2. Come ci è sembrata questa realtà virtuale e il gameplay promosso nel trailer? Scopriamo insieme la nuova creatura di Guerrilla Games e Firesprite.

HORIZON CALL OF THE MOUNTAIN

Horizon Call of the Mountain: ritorno al futuro (della tecnologia)

Se era già stato annunciato con un teaser a gennaio, Horizon Call of the Mountain torna ora in tutta la sua bellezza e corposità in nemmeno due minuti di trailer dedicato al gameplay che ci mostra come sarà metterci al comando di un personaggio differente rispetto ad Aloy. Apparentemente senza alcun legame di parentela o tipo di familiarità, Ryas ci conduce all’interno di un’avventura ambientata sempre nello stesso mondo e, novità, in realtà virtuale. Nello specifico, si tratta proprio dello sfruttamento tecnologico di PSVR2, pensato in esclusiva per l’ultima edizione della console di casa Sony, PlayStation 5, rivelandoci in questa circostanza il comparto tecnico e artistico della nuova IP in arrivo prossimamente, senza però averci indicato una possibile finestra temporale di lancio. Non mancano nemmeno dettagli e visibilità su alcune delle meccaniche con cui potremo avere a che fare indossando il visore e mettendo mano al controller di PS VR2. Cominciamo ad analizzare proprio queste ultime, dove la novità del titolo sembra soprattutto essere tecnologica, più che di concept design. Se abbiamo a disposizione l’intero repertorio di mosse che abbiamo già sperimentato nella serie principale di titoli, ora siamo sì principalmente coinvolti grazie al visore e alla conseguente modalità in prima persona, ma di per sé le azioni che possiamo compiere non sono così diverse da quanto abbiamo già visto, sia in questo franchise, che in altri action adventure del suo calibro. Si passa da salti da una sporgenza all’altra, salire sulle funi, nuotare nelle acque cristalline e popolate dalle macchine, fino a scoccare frecce da un arco parecchio simile a quello che Aloy impugnava. Dunque niente di davvero mai visto e sperimentato prima d’ora, ma sicuramente coinvolgente per chi saprà indossare il visore pensato per la nuova tecnologia realizzata per PS VR2 e calarsi nei panni di un prode guerriero come Ryas.

HORIZON CALL OF THE MOUNTAIN

Pochi dettagli sulle vicende nel mondo di Horizon

Da un punto di vista invece della narrazione pura, sappiamo davvero ben poco. Il video trailer comincia su di una barca, dove sembriamo apparentemente prigionieri di due uomini che conducono la piccola imbarcazione sulle acque di un fiume, mentre ci possiamo osservare le sole mani. Queste sono sicuramente ben definite e dettagliate da un punto di vista dell’accuratezza grafica ed estetica, anche se in parecchi movimenti, almeno osservando il trailer, possono sembrare quasi anomale e dare un senso di parziale identificazione in prima persona per via della loro distanza rispetto alla visuale. Sembrano infatti rimanere sospese nel vuoto mentre compiamo le diverse azioni in nostro potere, ma ci auguriamo che questo senso di straniamento sia solo dovuto a una esperienza non chiaramente in realtà virtuale. Tornando al fulcro narrativo, poco solido e approfondito ma solo sfruttato come motivo scatenante dell’azione complessiva, dobbiamo scoprire come mai le macchine hanno deciso di attaccare e come possiamo reagire di conseguenza a questa nuova, impellente minaccia. Ora è tempo di uscire dall’ombra e cominciare la scalata alla luce di minacce e nuovi pericoli. Siamo pronti ad affrontarli con tutte le potenzialità a nostra disposizione? Come ultimo dettaglio, a seguire i due minuti dedicati alla nuova IP, sono inoltre state annunciate alcune novità nel nuovo update per Horizon Forbidden West, grazie a una patch che introdurrà alcune migliorie, come nuovi costumi, la possibilità di resettare le skill e qualche miglioramento di gameplay. Non dimentichiamo nemmeno la nuova modalità ultra-difficile che renderà il tutto ancora più sfidante e appassionante per gli amanti di questo mondo in costante espansione, filone d’oro che per il momento non si è ancora esaurito e che continua a regalare gioie, emozioni e tante avventure ad alto ritmo per tutti gli appassionati.

Piattaforme: PlayStation 5, PlayStation VR2

Sviluppatore: Firesprite, Guerrilla Games

Publisher: Sony Interactive Entertainment

Data d’uscita: TBD

Se l’obiettivo sia stato centrato, difficile davvero poterlo dire senza sbilanciamenti soggettivi, vista la scarsità quantitativa di informazioni rilasciate e a nostra disposizione. Sappiamo solo che dal trailer mostratoci, per quanto breve, la qualità grafica e la fluidità regalate dal motore grafico sono davvero ineccepibili e di alta qualità, promettendo sin da ora un’esperienza dalle aspettative decisamente elevate e con performance di non poco conto. Difficile poter restituirci ora un titolo qualitativamente meno performante e soddisfacente dei titoli della saga principale; non solo Aloy merita un viaggio da ricordare. Siamo decisamente curiosi di scoprire cosa avranno in serbo Firesprite e Guerrilla per il lancio di questo titolo e se sapranno sfruttare a dovere la tecnologia di PS VR2, considerando che le azioni contemplate nel gameplay non sono troppo distanti da quanto abbiamo già sperimentato nel filone narrativo principale della saga di Horizon. Come ben sappiamo, la teoria è sempre diversa dalla pratica e dunque ci auguriamo di avere a che fare con un’esperienza videoludica davvero all’altezza delle aspettative e del calibro delle produzioni precedenti. Non vediamo l’ora di poter venire a conoscenza di ulteriori dettagli di un titolo che deve ancora riuscire a convincerci davvero; siamo solo all’alba della scoperta di nuovi orizzonti tutti da esplorare.

Si svezza con Medievil e Tomb Raider, cresce con Final Fantasy, matura con la scrittura di qualsiasi genere di videogiochi. Giocatrice da più di 20 anni, Francesca coniuga passione e studio in una tesi magistrale a tema videoludico e la nutre quotidianamente tra console e articoli su videogiochi, cinema e serie TV. Toglietele tutto, ma non la scrittura.