The Callisto Protocol Anteprima: nello spazio, tutti possono sentirti urlare

Il primo gameplay trailer di The Callisto Protocol è stato mostrato in occasione dello State of Play di PlayStation dello scorso 2 giugno. L’attesissimo survival horror ha iniziato ad attirare paragoni con la serie horror fantascientifica Dead Space fin dal suo annuncio, grazie alle ambientazioni disagevoli e claustrofobiche e alle grottesche creature antagoniste. E, in effetti, tali raffronti non dovrebbero sorprendere, considerando che è stato concepito e sviluppato da Striking Distance, uno studio fondato dall’ex creatore e produttore esecutivo di Dead Space, Glen Schofield, nel 2019. The Callisto Protocol venne inizialmente rivelato con un trailer cinematografico ai The Game Awards del 2020 e descritto come un gioco di sopravvivenza single-player, con una grande enfasi sulla storia ambientata nell’universo di PlayerUnknown’s Battlegrounds, ma da allora le cose sono cambiate e il progetto si è lentamente evoluto in un mondo a sé stante grazie all’assoluta libertà creativa che il CEO di Krafton, Chang-Han Kim, ha concesso a Schofield.

The Callisto ProtocolThe Callisto Protocol: sapevi che chiamano Callisto “Luna Morta”?

Durante l’ultimo evento targato PlayStation abbiamo pertanto potuto dare una prima occhiata alla giocabilità di The Callisto Protocol, che ha visto il protagonista Jacob Lee, incredibilmente fotorealistico, cercare di sopravvivere in una prigione claustrofobica e poco illuminata sulla “luna morta” di Giove, Callisto, così definita dagli scienziati perché la sua superficie non presenta segni di attività geologica come tettonica a placche o vulcanismo, che nel gioco è stata invasa da una moltitudine di creature mutate. Queste ultime vanno da nemici di tipo umanoide leggermente sfigurati ad altri più simili ad alieni che hanno arti aggiuntivi simili a ragni o bocche che si scardinano lateralmente per divorare chiunque capiti loro a tiro. Il trailer ha mostrato anche alcuni spezzoni dei brutali combattimenti del gioco, in cui Lee deve smembrare i suoi nemici sia con armi a distanza che da mischia, scontrandosi corpo a corpo con i temibili mostri. Da questo punto di vista, le similitudini tra The Callisto Protocol e Dead Space risultano tangibili per la loro visceralità, e ricordano per molti versi il modo in cui i giocatori potevano usare la fidata lama al plasma per smembrare gli orribili Necromorfi. Jacob Lee sembra adottare un approccio simile, dato che nel corso del trailer impiega una grande varietà di armi, tecniche da mischia e l’ambiente circostante per mutilare e sconfiggere gli avversari.

The Callisto ProtocolSe da un lato il lavoro di Schofield con The Callisto Protocol alza a livelli stratosferici le aspettative dei fan del suo precedente Dead Space, dall’altro questi ultimi avranno l’occasione di rivisitare molto presto l’antesignano spirituale, dato che EA ha in cantiere un remake di Dead Space che vedrà la luce su PC e console current-gen nel gennaio 2023, appena un mese dopo l’uscita del titolo di esordio di Striking Distance Studios: gli scampoli di gameplay già mostrati hanno mostrato come l’implementazione del ray-tracing e di altre caratteristiche visive moderne, presenti anche in The Callisto Protocol, siano state sfruttate per migliorare le ambientazioni già tremendamente evocative e intimidatorie dell’originale del 2008. I collegamenti tra The Callisto Protocol e Dead Space, a cui come già detto hanno lavorato molti membri dell’attuale team di sviluppo, erano piuttosto evidenti nel trailer: le cupe inquadrature dei terrificanti abomini con cui avremo a che fare e della prigione desolata nello spazio nascondevano in bella vista molti indizi sul pedigree dell’avventura. Ma quali sono gli altri elementi che hanno ispirato The Callisto Protocol? Nel corso di alcune interviste rilasciate in questi mesi, anche per conto di Game Pro, sia Schofield che i suoi collaboratori sono stati tanto rapidi quanto espliciti nell’elencare una pletora di film e videogiochi che hanno ispirato la loro personale visione del survival horror. Ci sono stati cenni alle solite colonne portanti della fantascienza come Alien, Event Horizon e Prometheus. Ma gli esempi più affascinanti sono stati quelli che legano The Callisto Protocol ad alcuni capisaldi della tradizione cinematografica e videoludica di genere orientale, in particolare giapponese e coreana. Schofield ha citato Train to Busan, The Grudge e The Ring come modelli di riferimento su celluloide e si è soffermato molto sui classici dell’horror digitale giapponese, soprattutto Resident Evil ed il suo celebratissimo quarto capitolo.

The Callisto ProtocolAdoro l’ultima parte, mi fa venire i brividi ogni volta

Sebbene non vi siano dubbi su quanto la filmografia occidentale di un certo tipo sia stata una fortissima guida per The Callisto Protocol, l’inclusione di diversi horror asiatici potrebbe suggerirci qualcosa di più in merito ad alcune scelte tematiche e al ritmo narrativo che verrà abbracciato nel corso della storia: i già citati The Ring e The Grudge si concentrano sull’intensità delle emozioni che trasmettono le scene più spaventose, spesso materializzate con deformità fisiche di vario tipo, ed il trailer più recente del gioco è letteralmente intriso di queste tematiche. Inoltre, il j-horror si fonda spesso sul mistero che avvolge la reale natura delle creature che danno la caccia ai protagonisti, ed è costellato da ambiguità e segreti durante il dipanarsi degli eventi. Potremmo perciò essere indotti a pensare ad una marcata centralità su esplorazione e scoperta piuttosto che su combattimenti adrenalinici dietro ogni angolo, perciò sarà interessante verificare se The Callisto Protocol sceglierà un approccio più personale e connesso al survival horror in stile Silent Hill grazie alle molteplici influenze derivanti dalla cinematografia orientale. I migliori episodi di Resident Evil menzionati hanno invece la facoltà di delineare l’esperienza che Striking Distance Studios vorrebbe proporre nel suo titolo: il franchise firmato Capcom ha infatti contribuito a fare da apripista ai giochi horror incentrati su spazi soffocanti, risorse limitate e soluzione di enigmi. Se consideriamo l’ambientazione principale di The Callisto Protocol, ovvero la prigione spaziale Black Iron, possiamo facilmente ipotizzare che la sua architettura giocherà a nostro svantaggio quando dovremo percorrere zone anguste con poco spazio di manovra, nelle quali potremmo trovarci intrappolati tra le sbarre e un nutrito assortimento di orrori fantascientifici. L’inclusione di Resident Evil 4 fra le fonti ispiratrici suggerisce che Schofield e i suoi porranno una cura particolare sulle meccaniche di azione e combattimento, stando sempre attenti ad infondere un senso generalizzato di impotenza nel giocatore che dunque, almeno nel corso del suo primissimo playthrough, non avrà modo di contrastare ogni singola minaccia che affronterà, ma dovrà pianificare le sue mosse con strategica circospezione.

Piattaforme: PC, PS, PS5, Xbox One, Xbox Series X|S

Sviluppatore: Striking Distance Studios

Publisher: Krafton

Data di uscita: 2 dicembre 2022

La risposta dei fan al trailer di gioco di The Callisto Protocol è stata finora estremamente positiva, con grandi elogi alla grafica ed ai combattimenti al cardiopalma. Sebbene i paragoni con Dead Space siano obiettivamente inevitabili, sarà interessante vedere come il mondo creato da Striking Distance riuscirà a distinguersi dal suo illustre antenato ideale quando The Callisto Protocol farà finalmente il suo debutto sugli scaffali fisici e virtuali di tutto il mondo, giusto in tempo per immergerci fino alle viscere nell’atmosfera natalizia.

Gioca da quando ha messo per la prima volta gli occhi sul suo Commodore 64 e da allora fa poco altro, nonostante porti avanti un lavoro di facciata per procurarsi il cibo. Per lui i giochi si dividono in due grandi categorie: belli e brutti. Prima che iniziasse a sfogliare le riviste del settore erano tutti belli, in realtà, poi gli è stato insegnato che non poteva divertirsi anche con certe ciofeche invereconde. A quel punto, ha smesso di leggere.